Gli incendi stanno minacciando il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Ieri le fiamme hanno bruciato 500mq nel cuore del Parco, prima di essere domate, ma il pericolo più grave è ai margini dell’area protetta

[22 Agosto 2019]

Una colonna di fumo si è alzata nella mattinata di ieri in Val Fondillo, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: in due ore sono andati a fuoco circa 500mq, prima che il fuoco fosse domato dal tempestivo intervento dei guardiaparco, seguiti da Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Protezione civile e volontari. Sono servite due ore per domare le fiamme, che avrebbero potuto fare molti più danni vista la presenza di vegetazione arbustiva altamente infiammabile; sulla natura dell’incendio sono comunque in corso le indagini di rito.

«Il positivo risultato raggiunto è anche frutto del recente, formale accordo, sottoscritto tra l’Ente parco, la Regione Abruzzo, il dipartimento Protezione civile e la direzione regionale dei Vigili del fuoco in materia di antincendio boschivo. Grazie al predetto accordo – dichiara il direttore facente funzione del Parco, Renato Di Cola – diciotto Guardie del parco sono state formate a seguito di un corso tenuto dai responsabili della Regione Abruzzo e dei Vigili del fuoco e sono pertanto in grado di operare con efficacia e tempestività , in raccordo con il Dos (Direttore operazioni spegnimento) che dal 5 agosto scorso opera stabilmente nel territorio del Parco, insieme ad altro personale dei Vigili del fuoco».

Ma ancora non basta: ben più grave è l’incendio che in questi giorni sta interessando la Valle di Comino creando apprensione anche all’interno dell’Area protetta, vista la vicinanza. L’incendio si è sviluppato per in area ricadente fuori dalla Zona di protezione esterna (Zpe), precisamente tra i Comuni di San Donato Val Comino e Campoli Appennino; la vastità della zona interessata dall’incendio ha richiesto l’impiego di due canadair e di un elicottero della Protezione civile, che operano per lo spegnimento già da diversi giorni.

«Le alte temperature registrate in questa calda estate anche nell’area Parco hanno richiesto un ulteriore sforzo e un ancor più capillare organizzazione delle strutture dell’Ente – dichiara il vicepresidente del Parco, Augusto Barile – Questo sforzo è assolutamente indispensabile ai fini della tutela dell’inestimabile patrimonio forestale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise».