I sorprendenti becchi da guerra dei colibrì, per non parlare della lingua biforcuta (VIDEO)

In alcune specie maschi danno la priorità alla scherma. Le femmine al nettare

[7 Gennaio 2019]

Per poter sostenere il loro frenetico stile di vita, la maggior parte dei colibrì ha delle lingue che si sono evolute  per scivolare all’interno di un fiore, raccogliere il nettare e spremere fino all’ultima goccia di liquido zuccherino alla loro lingua. Ma, ai tropici, in Sud America, non sempre è così. Lo studioShifting Paradigms in the Mechanics of Nectar Extraction and Hummingbird Bill Morphology”,  pubblicato su Integrative Organismal Biology da Alejandro Rico-Guevara, Kristiina Hurme e Robert Dudley del Department of Integrative Biology dell’università della California – Berkeley, e da Margaret Rubega del Department of Ecology and Evolutionary Biology dell’università del Connecticut ha scoperto qualcosa di veramente sorprendente: i colibrì maschi hanno mutato  i becchi efficientissimi per cibarsi in altri  molto più efficaci per combattere con i loro rivali per le femmine e il cibo. Strumenti ottimi per strappare piume e pelle, ma anche per lottare con i rivali lontano dai punti alimentazione.

Per riuscire a capire come funzionano becchi e lingue di questi piccolissimi e rapidissimi uccelli, i ricercatori hanno utilizzato telecamere ad alta velocità, girando così scene al rallentatore che hanno permesso di  documentare i vari modi in cui i colibrì usano i loro becchi per combattere e i compromessi che hanno dovuto fare per diventare buoni combattenti a scapito dell’efficienza con la quale si cibano.

Il principale autore dello studio, Rico-Guevara, spiega: «Credevamo che la vita dei colibrì fosse tutta una questione di bere efficacemente dai fiori, ma poi improvvisamente vediamo queste strane morfologie – becchi rigidi, ganci e dentellature come denti – che non hanno alcun senso in termini di efficienza di raccolta del nettare. Guardando queste bizzarre fatture dei becchi, non ti aspetteresti mai che provengano da un colibrì o che sarebbero utili per spremere la lingua».

Ma i becchi dritti c sono migliori per il colpire, il che potrebbe spiegare perché in alcune specie di colibrì  le femmine hanno becchi curve per arrivare dentro le campane curve dei fiori, ma i becchi dei maschi sono meno curvi. Questo a volte ha costretto i maschi a nutrirsi di fiori diversi – , più adatte a un becco dritto –  rispetto alle femmine.

Rico-Guevara conferma: «Si tratta di scegliere tra l’alimentarsi con efficienza dei fiori rispetto all’abilità nei  dei combattimenti. I colibrì sono da molto tempo conosciuti come feroci combattenti – attaccano persino falchi, gufi e altri uccelli se percepiscono una minaccia – ma i combattimenti avvengono così velocemente che gli scienziati non sono stati in grado di vederne il risultato effettivo. Dato che succede così velocemente e volano via, non è possibile rintracciarli. Ma la gente non aveva nemmeno guardato davvero i dettagli dei becchi. Stiamo facendo collegamenti tra quanto siano esuberanti e quanto dietro a questo ci sia la morfologia del becco e quel che questo implica per la loro competitività».

Per capire come questi uccelli si sono adattati a delle nicchie specializzate, Rico-Guevara e il suo team hanno fotografato e videoregistrato i colibrì per più di un decennio, spesso nelle lussureggianti foreste della Colombia dove è nato il ricercatore. Per esempio, alcuni colibrì si nutrono di un solo tipo di fiore, un risultato è che il fiore e l’uccello che si sono evoluti insieme. In alcuni casi, il becco di un uccello non si adatta a nessun altro fiore, mentre il tubo di alimentazione del fiore è sagomato in modo che nessun altro becco d’uccello possa entrare per suggere il nettare in modo efficiente. Questa relazione fornisce una fonte sicura di cibo all’uccello e un impollinatore garantito alla pianta.

Il nuovo studio descrive quel che i ricercatori hanno scoperto fino ad oggi sul raffinato  design dei becchi dei colibrì e sulle caratteristiche uniche delle lingue biforcute. Per esempio, lo studio dimostra che le lingue dei colibrì «sono in grado di cambiare forma rapidamente senza un muscolo interno, permettendo loro di pompare e intrappolare il nettare senza spendere alcuna energia aggiuntiva: un altro straordinario esempio della loro efficienza». Rico-Guevara aggiunge: «Estrarre il nettare è ciò che alimenta le loro vite, Di conseguenza, hanno sviluppato becchi molto flessibili con bordi molto morbidi, punte dei becchi molli e smussate che sono concave, come un paio di cucchiai, che si abbinano perfettamente alla lingua per spremere fino all’ultima goccia di nettare. Tutte queste caratteristiche permettono una buona tenuta tra le punte della lingua, il che migliora effettivamente l’efficienza dell’estrazione del nettare».

Eppure, nei tropici sudamericani, in  Colombia, Brasile, Perù e Costa Rica, i maschi di molte specie non si adattano a questo quadro: hanno dei becchi rigidi con una punta dura, conica, simile a un pugnale, spesso a gancio e con dentellature posteriori come i denti di un pettine. I video ad alta velocità mostrano  che il becco rigido e resistente è ideale per colpire altri uccelli, mentre la punta e le dentellature a uncino sono un modo perfetto per afferrare una piuma o due. Anche le ali dei maschi sono adattate per essere più aerodinamiche – per le battaglie in volo – di quelle delle femmine.

Non tutti questi minuscoli guerrieri utilizzano i loro becchi per proteggere il loro cibo, alcuni li usano soprattutto per battere gli altri maschi in competizioni per le femmine in luoghi di riunione chiamati lek.

Per spiegare questo comportamento, Rico-Guevara  fa un’analogia divertente: «Un lek è come un bar per single, un luogo dove molti maschi si riuniscono e cantano, cantano, cantano tutto il tempo. Le femmine vanno in questi piccoli spazi nella foresta e scelgono un maschio con cui accoppiarsi. Se riesci a ottenere un posto in quel bar, ti darà l’opportunità di riprodurti. Quindi non combattono per l’accesso alle risorse, come nelle specie territoriali, ma in realtà combattono per un’occasione di riproduzione. E nei brevi momenti in cui non c’è combattimento, vanno a nutrirsi su fiori diversi».

Il team colombiano-statunitense sta continuando a studiare gli adattamenti che accompagnano le strategie di alimentazione e di accoppiamento dei colibrì in Colombia e altrove in America Latina, compreso il motivo per cui le femmine e molti altri maschi, che si combattono occasionalmente l’un l’altro, non hanno dei becchi da combattimento.

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