Il rally senza nulla-osta nel Parco nazionale del Vesuvio diventa un caso nazionale

Interrogazione di Rossella Muroni al ministro dell’ambiente

[9 Ottobre 2019]

Il 29 settembre si è tenuto nel Parco Nazionale del Vesuvio – senza il nulla-osta dell’Ente Parco previsto dalla Legge – il rally-slalom automobilistico autorizzato dal Comune di Ottaviano che è stato funestato anche da un incidente con 4 feriti.

Prima del rally, il Parco Nazionale del Vesuvio aveva segnalato alla Procura di Nola che non era stato richiesto nessun nullaosta e che quindi gli organizzatori e gli enti coinvolti non avevano compiuto nessuna verifica di compatibilità né con il Piano del Parco, né con le disposizioni della legge quadro 394/91 sulle aree protette. Il presidente del Parco, Agostino Casillo, ha pubblicato sui social tutto il carteggio tra l’ente Parco e il Comune e il sindaco di Ottaviano Luca Capasso, che fa parte del direttivo del Parco Nazionale come rappresentante della comunità del Parco, ha scritto in risposta alle sollecitazioni di Casillo che «Il Comune di Ottaviano non ritiene di dover chiedere nullaosta al Parco del Vesuvio» e che per autorizzare un Rally in un’area protetta nazionale bastavano il parere del settore tecnico comunale e della Città Metropolitana e la sospensione temporanea del traffico accordata dalla Prefettura.

Una tesi fortemente contestata da Legambiente e  dal  consigliere del Parco Maurizio Conte che il 29 settembre si è sdraiato in strada nel tentativo di impedire l’evento e, anche se è stato portato via di peso. L’assessore allo sport del Comune di Ottaviano ha definito una sceneggiata la protesta ambientalista, ma Conte ha promesso: «Non faremo cadere la cosa, si crea un grave vulnus nell’applicazione della norma istitutiva dei parchi nazionali».

Promessa mantenuta, visto che la ex presidente di Legambiente e deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’ambiente nella quale ripercorre la vicenda: «il 29 settembre 2019 si è svolta nel Parco nazionale del Vesuvio una gara automobilistica denominata “1° slalom città di Ottaviano”. Altre volte, in passato, si era tentato di organizzare tale tipo di gare nel parco, ma i precedenti amministratori dell’Ente parco avevano sempre negato i nulla osta;

il comune di Ottaviano ha autorizzato, previo parere della città metropolitana e con l’assenso della prefettura, una gara automobilistica di slalom lungo l’asse viario provinciale (strada provinciale Ottaviano-Monte Somma) che parte da via Cesare Augusto, proprio dal Castello Mediceo, sede dell’Ente parco nazionale del Vesuvio, con arrivo a quota 500, percorso interamente incluso entro i confini dell’area parco, in zona C; vi hanno partecipato 57 vetture, anche di grossa cilindrata, marcianti ad elevata velocità, con probabile inquinamento acustico ed atmosferico; in tale occasione inoltre, si è anche verificato un incidente che ha coinvolto 4 feriti tra gli spettatori».

La Muroni sottolinea che «Per comprendere quanto sia grave l’atto, basti pensare che lo svolgimento delle gare automobilistiche si scontra con l’articolo 1 della legge n. 394 del 1991 che, al comma “a” recita che la prima finalità di un parco è quella della: “conservazione di specie animali o vegetali di associazioni vegetali o forestali, di singolarità ecologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici”. Inoltre, l’articolo 11, relativo al regolamento del parco, stabilisce che questo debba anche regolamentare la circolazione di qualsiasi mezzo di trasporto. L’articolo 13, inoltre, prevede che per interventi nel parco debba essere rilasciato il nulla osta dall’ente».

La Deputata fa presente al ministro Costa che «La partenza della gara, inoltre, sembrerebbe essere stata anche ritardata a seguito di proteste effettuate da cittadini che intendevano impedirne l’avvio perché in contrasto con le finalità di un parco nazionale. Le forze dell’ordine avrebbero poi consentito l’avvio, ritenendo valida e sufficiente l’autorizzazione della prefettura di Napoli; mentre il comune di Ottaviano ritiene che il placet del parco non sia necessario, il direttore del parco nazionale del Vesuvio ha inviato una missiva indirizzata alla procura di Nola – subito dopo aver trasmesso gli atti al prefetto, ai carabinieri forestali, alla città metropolitana e allo stesso comune di Ottaviano – nella quale sostiene che, per questo tipo di iniziative, l’acquisizione del preventivo nullaosta del parco è obbligatoria. Ciò anche in ragione della presenza di un Sic, sito di importanza comunitaria, affidato in gestione al parco dalla regione Campania, per il quale sono vigenti misure di conservazione che impongono l’acquisizione del «sentito» dell’Ente gestore per lo svolgimento di iniziative potenzialmente impattanti; anche in questo caso, come otto anni fa, la Legambiente ha fatto la «voce grossa», mentre non ha potuto far nulla il consigliere del direttivo del PNV Maurizio Conte che si è opposto, anche fisicamente, al via libera di questa manifestazione»

La Muroni chiede quindi al ministro dell’ambiente «Se tale tipo di gara sia compatibile con le finalità dell’articolo 1 della legge n. 394 del 1991, legge quadro sulle aree naturali protette, specialmente in considerazione del fatto che si tratta anche di un’area di interesse comunitario (Sic); quali siano i motivi per cui la gara sia stata effettuata ugualmente, in assenza del nulla osta dell’Ente parco, e le ragioni per le quali la prefettura di Napoli abbia consentito lo svolgimento dell’evento senza il previo parere dell’Ente parco e perché i carabinieri forestali, alle dipendenze funzionali del Parco stesso, pur presenti alla gara, non siano intervenuti; se si intenda valutare, alla luce di quanto esposto in premessa, se sussistono i presupposti per una eventuale revoca del sindaco di Ottaviano dall’incarico di membro del consiglio direttivo dell’Ente parco nazionale del Vesuvio».