In Vietnam scoperto un serpente iridescente

E’ un serpente scavatore. Il Vietnam settentrionale si conferma un’hot spot di specie endemiche rare, ma purtroppo in grave pericolo

[9 Dicembre 2020]

Nel Vietnam del Nord ci sono montagne calcaree che si elevano rapidamente  da fiumi, baie e valli. E’ una regione già nota per la sua ricca biodiversità – sempre più in pericolo – e queste formazioni carsiche e le rigogliose foreste che le ricoprono creano habitat popolati da specie endemiche e spesso molto particolari e rare.

La scoperta di una di queste specie, trovata nella provincia di Ha Giang, è raccontata nello studio “Discovery of a New Species of Enigmatic Odd-Scaled Snake (Serpentes: Xenodermidae: Achalinus) from Ha Giang Province, Vietnam”, pubblicato su Copeia da un  team di ricercatori statunitensi, vietnamiti e tedeschi che spiegano: «La specie fa parte di un raro genere di serpenti scavatori che si è ramificato dall’albero evolutivo prima della maggior parte degli altri gruppi. Per questo motivo, sembrano e si comportano diversamente da molti altri serpenti e potrebbero aiutare gli scienziati a mettere insieme nuove informazioni sull’evoluzione dei serpenti».

La nuova specie, che è iridescente, è stata chiamata Achalinus zugorum in onore dell’ex curatore del settore rettili e anfibi del National Museum of Natural History della Smithsonian Institution, George Zug, e di sua moglie, Patricia Zug, entrambi ormai in pensione.

Il team internazionale di ricercatori ha esaminato le foreste carsiche nord-vietnamite nell’estate del 2019 con l’intento di saperne di più sulla diversità delle specie del Vietnam settentrionale. Un lavorio che fa parte della più ampia missione del Global Genome Biodiversity Network  che punta a sequenziare il DNA di quante più specie possibile entro i prossimi anni. Un enorme sforzo che dipende dal lavoro sul campo e dalle collaborazioni tra le organizzazioni scientifiche.

Il principale autore dello studio, il biologo Aryeh Miller  del Department of vertebrate zoology della Smithsonian   e dell’università della North Carolina – Asheville, sottolinea che  «Quando vedi uscire queste descrizioni di specie, sembrano un piccolissimo pezzo del puzzle. Ma quando tutti lavorano su questi piccoli progetti, questo facilita i grandi studi macro-evolutivi sull’evoluzione della vita».

Smithsonian Magazine  racconta che Miller ha incontrato per la prima volta il principale coautore dello studio, Truong Nguyen, vicedirettore dell’Istituto per l’ecologia e le risorse biologiche dell’Accademia della scienza e della tecnologia del Vietnam, quando era una matricola al college e suoi mentori alla Smithsonian hanno incoraggiato la collaborazione Usa-Vietnam e ne è venuta fuori una proposta per studiare la diversità degli anfibi e dei rettili del Vietnam settentrionale. E’ stato così messo insieme un team di ricerca che ottenuto finanziamenti dalla Global Genome Initiative e che ha cominciato a passare giornate e serate a setacciare i ruscelli e la  giungla, catturando e registrando informazioni su rane e serpenti. Una sera, mentre si stavano spostando verso uno dei siti di ricerca, gli scienziati si sono imbattuti in uno strano serpente che aveva una colorazione scura e iridescente con piccole squame increspate. Il team ha subito capito che si trattava di una nuova specie sconosciuta alla scienza.

Mille racconta ancora: «E’ stato un momento davvero emozionante. L’esemplare sembrava molto diverso. Così diverso, infatti, che subito non sapevamo fosse».

Il singolare aspetto del serpente lo rendeva difficile da classificare, ma è bastata qualche ora per capire che appartiene al raro genere Achalinus , noto come serpenti dalle squame dispari.

Un altro autore dello studio, Kevin de Queiroz, curatore anfibi e rettili allo Smithsonian, spiega a sua volta che «Fa parte di un gruppo di specie che ha alcune caratteristiche strane. Questi serpenti hanno squame abbastanza piccole, con la pelle esposta tra di loro».

I ricercatori non sanno praticamente di come vive questo “nuovo” serpente,  ma sui suoi tratti fisici: uno strano schema in scala; colorazione scura e iridescente e l’assenza di fotorecettori luminosi negli occhi suggeriscono che scavi  sottoterra o sotto le foglie. Uno stile di vita sotterraneo rende questi serpenti particolarmente difficili da trovare, anche per gli scienziati che passano decenni sul campo. Nguyen conferma: «In 22 anni di rilevamento dei rettili in Vietnam, ho raccolto solo 6 serpenti dalle squame dispari. Questo è uno dei gruppi di rettili più scarsamente studiati».

Mentre continua le sue indagini sulla biodiversità nelle montagne calcaree nordvietnamite, il team di ricerca spera di trovare altri serpenti Achalinus e saperne di più sul loro comportamento.

I ricercatori hanno portato l’esemplare di Achalinus zugorum allo Smithsonian dove hanno campionato e sequenziato il suo  DNA e l’hanno aggiunto al biorepository. Presto rispediranno il serpente in Vietnam perché venga catalogato e Nguyen ha detto: «Spera che la scoperta motiverà le persone a prestare maggiore attenzione alla conservazione in Vietnam e a proteggere la biodiversità negli ecosistemi carsici, che devono affrontare minacce derivanti dall’estrazione, dalla rapida deforestazione e dal sovrasfruttamento delle specie».

Miller aggiunge che quanto denunciato da Nguyen «Sta succedendo così rapidamente che non possiamo tenere il passo. Alcune delle specie uniche di questa regione sono scomparse prima ancora di essere state descritte». Gli scienziati vogliono continuare a esaminare e cercare nuove specie nell’area, anche per tentare di far attuare al governo del Vietmam strategie di protezione dell’area: «Alla fine, l’obiettivo è trovare dei modi per far coesistere l’ambiente e le persone», ha concluso Miller.