La petizione per istituire l’Area marina protetta dell’Arcipelago toscano, in poche ore è già un successo (VIDEO)

Centinaia di firme per chiedere di istituire l’Amp prevista dal 1982

[14 Maggio 2020]

In poche, ore, senza nessuna pubblicità,  ha raggiunto subito le 500 firme e veleggia per superare le 1.500 la petizione “Area Marina Protetta Arcipelago Toscano: un mare di opportunità”, pubblicata su change.org da Legambiente Arcipelago Toscano, Guide Subacquee del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, CED – Associazione Centri Elbani Diving e ASD Diversamente Marinai con la quale si chiede al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, presidente della Regione Toscana, sindaci dell’Arcipelago Toscano, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano di riaprire l’Iter dell’istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano prevista dal 1982 e poi confermata dalla legge 394-91 sulle aree protette e dalle sue successive modifiche e dagli accordi internazionali sottoscritti dall’Italia come la Convenzione di Barcellona e gli obiettivi di Aichi per la biodiversità.

La petizione raccoglie e sintetizza, con semplicità ed efficacia 28 anni di discussione e pone con chiarezza un problema: il futuro dell’Arcipelago Toscano è nella tutela e gestione oculata delle sue risorse e nella valorizzazione e salvaguardia dei mestieri del mare, a cominciare dalla tutela della piccola pesca costiera e delle attività subacquee e di diporto sostenibile. Per questo bisogna ripartire da proposte come quella avanzata ai tempi del ministro dell’Ambiente Altero Matteoli per istituire finalmente una vera Area marina protetta e superare i vincoli a mare che riguardano Gorgona, Pianosa, Montecristo e Giannutri e istituire una vera Amp – sul modello di quanto già fatto a Capraia – che comprenda anche zone marine dell’Elba e del Giglio.

I tempi, a vedere dalla reazione di elbani, isolani e amici dell’Arcipelago sembrano maturi, sta ora alla politica, al governo e alle amministrazioni locali chiudere una vicenda che si trascina da troppo tempo. L’Arcipelago Toscano e il suo mare meraviglioso e ancora vibrante di vita e bellezza non possono più aspettare.

Ecco il testo della petizione:

 

Area Marina Protetta Arcipelago Toscano: un mare di opportunità   

Per l’istituzione dell’Area Marina Protetta dell’Arcipelago Toscano

Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Al Presidente della Regione Toscana

Ai Sindaci dell’Arcipelago Toscano

All’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscan

La natura fornisce beni di tipo materiale e immateriale. Ma quanto costa il degrado degli ecosistemi? A quanto pare molto.

Istituire un’Area Marina Protetta significa creare prosperità per i cittadini di oggi e per le generazioni a venire. L’Area Marina Protetta è la soluzione per coniugare benessere ambientale ed economico, portando a un ripopolamento ittico e quindi a un incremento del pescato a medio/lungo termine e a un aumento dell’attrattiva turistica. La sensibilità verso la tutela dell’ambiente e la crisi che i comuni costieri toscani dovranno affrontare a seguito del CoVid-19, chiedono alle istituzioni scelte coraggiose che contribuiscano al rilancio dei territori e al benessere di tutti i cittadini residenti, dei turisti, degli abitanti dei comuni limitrofi.

Studi fatti da biologi ed economisti italiani dimostrano come l’indotto dei territori costieri dipenda in buona parte dalla condizione dei mari, a partire dalle attività più strettamente correlate con la sua fruizione (centri di immersione, diporto, pesca, operatori balneari) a quelle che ne beneficiano di riflesso (alberghi, ristoranti, bar, commercianti, noleggio natanti, ecc.). L’esperienze di Aree Marine Protette precedentemente istituite dimostrano come, quando gestite bene, queste possano fare aumentare il capitale della pesca da 5 a 10 volte (si veda questo studio di Enric Sala).

Gli ambienti marini, quando opportunamente protetti, provvedono a fornire importanti servizi ecosistemici quali: zone di riproduzione per il pesce di interesse commerciale, aree di stoccaggio delle emissioni di CO2 sotto forma di biomassa, protezione delle coste dall’erosione e generazione di una buona parte dell’ossigeno che ci serve per respirare (tutto è raccolto in questo articolo).

L’istituzione dell’Area Marina Protetta nell’Arcipelago Toscano proteggerebbe risorse ambientali fondamentali, regolamentandone sapientemente l’uso in modo che diventino un patrimonio per il presente e per le generazioni future, agendo come uno strumento di valorizzazione e promozione del territorio pensato per un turismo di qualità che non lo impoverisca sovrasfruttandolo, bensì lo tuteli valorizzandolo.

Chiediamo quindi al Ministero dell’Ambiente, ai Comuni dell’Arcipelago Toscano, all’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e alla Regione Toscana, di riavviare immediatamente l’iter istitutivo dell’Area Marina Protetta-Parco a mare che comprenda le coste delle isole di Elba, Giglio e Giannutri, agendo il più velocemente possibile nella duplice ottica di (i) un’urgente tutela di questi territori, contributo indispensabile per mitigare la crisi ambientale dovuta al forte impatto antropico, e di (ii) una ripresa economica a seguito della crisi dovuta al CoVid-19. L’istituzione era prevista dalla legge n.979 del 1982,  dalla legge n.394 del 1991 e dalle convenzioni e dagli accordi internazionali sulla biodiversità sottoscritti dall’Italia.

Legambiente Arcipelago Toscano

Guide Subacquee del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

CED – Associazione Centri Elbani Diving

ASD Diversamente Marinai

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