«La conservazione degli ecosistemi è importante non solo per il nostro benessere, ma anche per il nostro senso di meraviglia»

La rana di vetro che canta e balla sotto le cascate (VIDEO)

Convergenza evolutiva con altre specie che vivono in ambienti simili

[20 Gennaio 2021]

Per attirare l’attenzione di un potenziale compagno, la maggior parte delle rane emette un caratteristico gracidio, alcune specie di rane che vivono vicino a ruscelli e cascate, dove il rumore dell’acqua può sovrastare le loro canzoni, ai loro richiami d’amore aggiungono un’esibizione fisica che può essere battere o alzare una zampa o un movimento della testa. Le rane che “ballano” vicino a ruscelli impetuosi sono state documentate nelle foreste pluviali dell’India, del Borneo, del Brasile e, ora, in Ecuador.

Infatti, lo studio “Nocturnal visual displays and call description of the cascade specialist glassfrog Sachatamia orejuela”, pubblicato su Brill da Rebecca Brunner, dell’università della California – BerKley e della Third Millennium Alliance, e da Juan Guayasamin, professore di biologia dell’Universidad San Francisco de Quito, rivela che anche la rana di vetro Sachatamia orejuela può essere aggiunta all’elenco delle specie che fanno uso di segnali visivi in ​​risposta ai loro ambienti rumorosii.  I ricercatori sottolinerano che «Questa è la prima volta che un membro della famiglia delle rane di vetro (Centrolenidae) è stato osservato mentre utilizza la comunicazione visiva in questo modo».

La Brunner sottolinea che «Una manciata di altre specie di rane in tutto il mondo utilizza la segnalazione visiva, oltre ai richiami acuti, per comunicare in ambienti molto rumorosi. La cosa interessante è che queste specie non sono strettamente correlate tra loro, il che significa che questi comportamenti probabilmente si sono evoluti in modo indipendente, ma in risposta ad ambienti simili: un concetto chiamato evoluzione convergente».

Le rane di vetro Sachatamia orejuela sono endemiche delle foreste pluviali dell’Ecuador e della Colombia e vivono esclusivamente su rocce e massi all’interno delle zone di spruzzo delle cascate, dove l’acqua impetuosa e le superfici scivolose offrono una certa protezione contro i predatori, e il loro colore grigio-verde e la pelle semitrasparente le rendono quasi impossibili da individuare. Per questo si sa poco sul loro comportamento di accoppiamento e riproduzione.

La Brunner, che studia la bioacustica in diversi ambienti ecologici, era immersa fino al petto in un torrente della foresta pluviale dell’Ecuador per registrare il richiamo di una Sachatamia orejuela quando ha osservato per la prima volta un singolare comportamento di segnalazione visiva. Non appena ha visto la rana sollevare ripetutamente le zampe anteriori e posteriori, la Brunner si è arrampicata su una parete rocciosa scivolosa e, bilancianfdosi su un pide, è riuscita a ottenere il video del balletto della rana di vetro che pubblichiamo.

La Brunner  racconta: «Ero già al settimo cielo perché dopo mesi di ricerche avevo finalmente trovato un maschio che emetteva richiami. Prima della nostra pubblicazione, non c’era alcuna registrazione ufficiale del richiamo di questa specie e informazioni di base come queste sono davvero importanti per la conservazione. Ma poi ho visto che iniziava a fare queste piccole ondulazioni e sapevo che stavo osservando qualcosa di ancora più speciale».

Mentre la filmava, la piccola rana ha continuato ad agitare le zampe e a muovere la testa. Poi la Brunner ha visto un altro maschio di rana di vetro Sachatamia orejuela a compiere le stesse azioni pochi metri di distanza.

La biologa californiana evidenzia che «Questa è una scoperta davvero esaltante perché è un perfetto esempio di come il paesaggio sonoro di un ambiente possa influenzare le specie che ci vivono. Abbiamo scoperto che Sachatamia orejuela ha un richiamo estremamente acuto, che la aiuta a comunicare al di sopra del rumore bianco più acuto delle cascate. E poi scoprire che agita anche  mani e piedi per aumentare le sue possibilità di essere notata: è un comportamento che ho sempre amato leggere nei libri di testo, quindi è più che emozionante poter condividerne un altro fantastico esempio con il mondo».

Anche se la pandemia di Covid-19 ha costretto la Brunner a sospendere il lavoro sul campo in Ecuador, spera di tornare presto nel Paese sudamericano per continuare la sua ricerc, che collega bioacustica e conservazione. Per lei, «Una delle cose migliori del lavoro sul campo è che la natura è sempre piena di sorprese: non si sa mai quali scoperte si possono fare. Spero che le nostre scoperte possano servire a ricordarci che condividiamo questo pianeta con un’incredibile biodiversità. La conservazione degli ecosistemi che supportano specie come Sachatamia orejuela è importante non solo per il nostro benessere, ma anche per il nostro senso di meraviglia».

Videogallery

  • Waving Frog, aka Sachatamia orejuela