Le martore sono le migliori amiche degli scoiattoli rossi

Vengono reintrodotte in Galles per eliminare gli scoiattoli grigi americani e fanno di nuovo aumentare il numero degli scoiattoli rossi

[9 Settembre 2020]

Greenreport.it ne aveva già scritto nel marzo 2018, dando conto di uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B da un team di  scienziati dell’Università di Aberdeen che indagava sul rapporto tra martora (Martes martes), scoiattolo comune europeo (Sciurus vulgaris –  lo scoiattolo rosso) e scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus carolinensis), poi, a febbraio 2020, la Queen’s University di Belfast ha pubblicato un altro studio dal quale emerge che nelle aree in cui vivono anche le martore il numero di scoiattoli rossi è in aumento.

Risultati che hanno indotto  gli ambientalisti della Mid Wales Red Squirrel Partnership a chiedere la reintroduzione delle martore nelle aree nelle quali è estinta e dove la competizione degli scoiatoli grigi invasivi rischia di estinguere anche gli scoiattoli rossi.

Anche se la martora è un terribile predatore di scoiattoli, a quanto pare preda molto più volentieri gli scoiattoli grigi di quelli rossi e questo interessa molto gli ambientalisti gallesi che vogliono salvare i loro ultimi scoiattoli rossi in un’area in cui ora sono di nuovo presenti anche le martore.

Infatti, tra il 2015 e il 2017, le martore sono state reintrodotte nei boschi vicino al Devil’s Bridge a Ceredigion e da lì hanno riconquistato altre zone del Galles centrale e sono state avvistate nella foresta di Tywi vicino a Lampeter.

Phil Harries del South and West Wales Wildlife Trust ha detto a BBC news che «I grigi ora hanno un predatore, mentre prima non avevano mai un predatore. Quindi vedremo cosa porterà il futuro per i rossi: speriamo tutte buone notizie».

Secondo i ricercatori della Queen’s University, la martora razzierebbe le tane degli scoiattoli grigi,  prendendo di mira soprattutto i cuccioli e le femmine che se ne prendono cura, E, anche se le martore predano gli scoiattoli rossi, in realtà lo fanno a un livello molto più basso rispetto ai grigi. Si pensa che questo sia dovuto al fatto che la martora e lo scoiattolo rosso – entrambi originari dell’Europa – si siano evoluti l’una accanto all’altro e che quindi gli scoiattoli rossi sono più consapevoli della minaccia rappresentata dalla martora rispetto allo scoiattolo grigio americano.

Huw Denman, un guardaboschi del Carmarthenshire che ha lavorato con il Vincent Wildlife Trust per reintrodurre le martore nel Galles centrale, ha spiegato a BBC News che «Non appena arrivarono le martore ci fu un catastrofico crollo di scoiattoli e insieme alle martore tornarono gli scoiattoli rossi. Lo scoiattolo grigio rappresenta una migliore fonte di cibo per la martora: sono quasi il doppio delle dimensioni dei rossi».

Un tempo gli scoiattoli rossi vivevano in tutto il Galles, ma ora sopravvivono solo in alcune enclave del Galles centrale, ad Anglesey, nella foresta di Clocaenog vicino a Ruthin e a Gwynedd.

A luglio, nell’ambito del progetto Red Squirrels United, un programma finanziato dall’Ue per salvaguardare le popolazioni nazionali di scoiattoli rossi, 4 martore sono state rilasciate in una foresta vicino a Bangor e Craig Shuttleworth, che lavora per il Red Squirrels Trust Wales ad Anglesey, conclude: «Siamo agli inizi, ma hanno già mangiato scoiattoli grigi, corvi e gazze. La nostra speranza è che la popolazione di scoiattoli rossi continentali continui a diffondersi».