Le uova di carpa le diffondono le anatre con gli escrementi. Risolto il mistero della comparsa dei pesci nei corpi idrici isolati?

Alcuni embrioni di pesce sopravvivono al passaggio nell’intestino dei germani reali

[3 Luglio 2020]

Lo studio “Experimental evidence of dispersal of invasive cyprinid eggs inside migratory waterfowl”, pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS) da un team di ricercatori ungheresi dell’Ökológiai Kutatócsoport guidato da Ádám Lovas-Kiss e al quale ha partecipato Andy J. Green dell’Estación Biológica de Doñana, Consejo Superior de Investigaciones Científicas spagnolo, potrebbe aver risolto un mistero che affascina gli scienziati da sempre. I ricercatori ungheresi e spagnoli hanno scoperto che «Le uova di carpa comune (Cyprinus carpio) e di carpa di Prussia (Carassius gibelio) possono sopravvivere all’apparato digerente delle anatre, che le ingeriscono come parte della loro dieta, e alla fine vengono espulse vive nelle loro feci. Questo potrebbe essere un modo importante di disperdere le carpe tra diversi laghi e altri corpi idrici che le anatre popolano».

Come scrive Priyanka Runwal su Audubon Magazine, sembra risolto un mistero che ha angustiato gli scienziati per secoli: «Quando si formano nuovi Stagni e pozze o quando uno stagno secco e isolato viene improvvisamente fatto rinascere dalla pioggia o dallo scioglimento della neve, da dove provengono i pesci che vivono in questi corpi idrici? Ora un nuovo studio potrebbe aver finalmente trovato la risposta: la cacca d’anatra».

I ricercatori ricordano che «La carpa comune è un pesce d’acqua dolce ampiamente conosciuto incluso nell’elenco Iucn (International Union for Conservation of Nature) delle 100 delle specie aliene invasive più dannose al mondo. La carpa di Prussia è un invasore più recente in piena espansione nella penisola iberica. Gli esemplari di queste specie hanno colonizzato corpi idrici in tutto il mondo, ma non è ancora chiaro come le loro uova raggiungano aree isolate».

Una delle autrici dello studio, Orsolya Vincze dell’Ökológiai Kutatócsoport, evidenzia: «Poiché i germani reali sono abbondanti e diffusi, anche con quella bassa percentuale, possono spostare molte uova a grazie al loro enorme numero enorme». I germani reali sono onnipresenti in tutto il Nord America, in Asia e in Europa. Queste anatre che vivono in acque poco profonde si nutrono di piante acquatiche, lumache, insetti e larve, e in primavera e all’inizio dell’estate condividono i loro stagni, paludi e bordi del lago con le carpe riproduttive. Una singola carpa comune depone fino a 1,5 milioni di uova piccole e appiccicose ogni volta che si riproduce e può farlo più volte in una stagione. Queste uova galleggiano nell’acqua o affondano e si attaccano alle piante sommerse, rappresentando un vero e proprio festino per i germani reali.

Lovas-Kiss  sottolinea che «Semplicemente, gli uccelli adorano le uova di pesce. Se i germani reali trovano queste aree di riproduzione, ci vanno e mangiano le uova fino a quando non possono più muoversi. Per loro è un’ottima risorsa di proteine»

Il ruolo fondamentale svolto dalle anatre nella dispersione di molte piante acquatiche e di invertebrati era già noto, il nuovo studio si basava sull’ipotesi che la carpa potesse disperdere le sue uova attraverso il sistema digestivo delle anatre e gli scienziati hanno quindi verificato se le anatre potevano ingerire uova di carpa vive in un certo lago e quindi espellerle attraverso le loro feci, ancora vive, in un uno specchio d’acqua diverso.

Per determinare se le uova di pesce potevano sopravvivere al passaggio nell’intestino dopo essere state ingerite da un uccello, i ricercatori hanno nutrito 8 germani reali (Anas platyrhynchos) in cattività con uova di carpa vive. Il team ha utilizzato sia le uova di carpe comuni che le uova di carpa di Prussia.  Ogni anatra è stata nutrita con circa 500 uova e i ricercatori dicono che «Sono state trovate uova vive nelle feci di 6 delle anatre utilizzate nello studio. Tuttavia, solo lo 0,2% delle uova ingerite è stato recuperato intatto nelle feci fresche, fino a 24 ore dopo il consumo da parte delle anatre. Delle 18 uova recuperate 12 contenevano embrioni vitali. Alla fine, una carpa comune e due carpesi Prussia si sono schiuse con successo. Dato il suo potenziale di riproduzione asessuata La dispersione di un singolo uovo di carpa prussiana potrebbe stabilire una nuova popolazione. Le ultime uova non nate sono morte per un’infezione fungina».

La Vincze  aggiunge: «Tre pesciolini possono sembrare un piccolo numero, dice, ma se pensate a quanti uccelli acquatici ci sono e quante uova un pesce può produrre, sono molte le uova che possono spostare.  I germani reali possono viaggiare fino a 15 miglia ogni giorno e volare diverse centinaia di miglia tra le soste durante la migrazione. Ciò significa che potrebbero eventualmente disperdere le uova in corpi idrici vicini e lontani».

I risultati dello studio suggeriscono che «Il trasporto attraverso l’intestino dell’avifauna può svolgere un ruolo importante nella dispersione di diverse specie di pesci d’acqua dolce».

Per sostenere ulteriormente la loro teoria secondo cui le anatre aiutano a diffondere i pesci in nuovi corpi idrici, i ricercatori stanno ora cercando di ripetere l’esperimento con uova di diverse altre specie di pesci per vedere se, come le uova di carpa, sopravvivono all’intestino del germano reale e si schiudono e si sviluppano con successo. «Se lo faranno – conclude la Vincze – risolverebbero un quesito che è rimasto senza risposta per secoli».