L’estinzione dei lemuri in Madagascar avrebbe enormi conseguenzei per gli esseri umani (VIDEO)

Primati indispensabili per studiare malattie come Alzheimer, diabete e l'obesità

[29 Gennaio 2019]

I lemuri, primati che vivono in Madagascar potrebbero sembrare qualcosa così isolato, un capriccio dell’evoluzione, da non essere importanti per gli esseri umani, ma condividono con noi molti geni: non ci sono così vicini come i bonobo e gli scimpanzé, ma appartengono alla nostra grande famiglia evolutiva. Ad esempio, il lemure topo è il nostro cugino più piccolo. Praticamente tutte le specie di lemuri, che potrebbero essere la chiave per curare malattie umane potenzialmente letali, sono sull’orlo dell’estinzione.
L’antropologa Patricia Wright della Stony Brook University di New York, che studia i lemuri da più di 30 anni, ha spiegato in un’intervista alla CBS che «Hanno alcune delle stesse malattie che abbiamo noi, possono ammalarsi di Alzheimer, il diabete e possono sviluppare l’obesità. “Molti esperimenti sulla salute umana sono fatti sui topi, ma il topo non è imparentato con noi e vive solo due anni, quindi non è possibile studiare alcune delle malattie a lungo termine».
La Wright ha trasformato la foresta pluviale del Parc National de Ranomafana in un laboratorio all’aperto: il suo team ha inserito chip sotto la pelle di centinaia di lemuri in modo da poter monitorare lo sviluppo dell’Alzheimer in media per 20 anni e ha ostruito una banca dati genetica con la speranza di arrivare un giorno a scoprire nuovi farmaci.
Ma quello che doveva essere uno studio di lunga durata è diventato una corsa contro il tempo: i lemuri non possono sopravvivere senza le loro foreste e il 95% dell’habitat naturale dei lemuri fuori dal Ranomafana, diventato terra bruciata per far spazio alle coltivazioni.
La Wright ha detto a Debora Patta di “Down to Earth” di CBS News: «E’ come bruciare una biblioteca. E’ un vero peccato, ma speriamo di poter salvare questi piccoli e di svelare i loro segreti»
I ricercatori catturano i lemuri con delle trappole ad hoc, poi ne verificano forza e salute, li pesano e li rilasciano incolumi nel loro ambiente naturale.
Ora i lemuri stanno affrontando una nuova minaccia: il Madagascar è stato duramente colpito dal cambiamento climatico: negli ultimi anni l’isola è stata devastata da cicloni insolitamente forti e da una grave siccità seguita da piogge torrenziali. La Wright evidenzia che «E’ un periodo molto più turbolento: la stagione delle piogge non arriva al momento giusto, la stagione secca è più estesa E’ nel 2018 gli alberi da frutta, la principale fonte di cibo dei lemuri, non sono fioriti. «Questo non era mai accaduto prima – ricorda preoccupata la Wright. – per i lemuri, è devastante perché significa che non possono ingrassare abbastanza da poter produrre prole. Probabilmente non moriranno di fame ma sicuramente avranno fame»
Quel che è certo è che in tre anni il numero di cuccioli di lemuri che sono sopravvissuti ai primi 6 mesi di vita è calato dal 70% al 47%.
La Wright ha detto alla CBS di essere rimasta scioccata anche da altri cambiamenti che ha visto nella sua ultima spedizione in Madagascar: «Quello che prima era un lago ora è del tutto secco, e anche se era un lago che si stava riducendo ogni anno, questa volta non c’è acqua, l’anno scorso qui c’erano i coccodrilli. E’ scioccante».
La Wright ha paura che la velocità con cui in Madagascar avvengono cambiamenti devastanti possa significare la fine dei suoi amati lemuri ed è sconcertata da quanto lentamente in molti riconoscono questo pericolo: «Il Madagascar stesso è come un canarino nella miniera di carbone – conclude la scienziata – E’ un’isola molto vulnerabile e quindi qui il cambiamento climatico ha un impatto maggiore. E’ un segnale di allarme per il mondo».

Videogallery

  • The Last of the Lemurs

    The Last of the Lemurs

    Madagascar's lemurs could hold the key to solving Alzheimer's – but they're on the precipice of being wiped off the map.

    Pubblicato da Down to Earth by CBS News su Lunedì 21 gennaio 2019