L’incredibile giardino di coralli molli lungo 60 km nel mare sconosciuto della Groenlandia (VIDEO)

Un ambiente di profondità eccezionale, candidato subito a diventare un vulnerable marine ecosystems di 486 km2

[2 Luglio 2020]

I ricercatori del Pinngortitaleriffik/Grønlands Naturinstitut – GINR,  della Zoological Society di Londra – ZSL e dell’University College di Londra – UCL, hanno identificato un gigantesco giardino di coralli molli nello Stretto di Davis, nella Groenlandia occidentale, caratterizzato da un’alta abbondanza di coralli molli cavolfiore e da più di 150 specie associate. La scoperta è stata descritta nello studio “Identification of a Soft Coral Garden Candidate Vulnerable Marine Ecosystem (VME) Using Video Imagery, Davis Strait, West Greenland” pubblicato su Frontiers in Marine Science.

Il giardino di corallo si trova a Toqqusaq Banke, a ovest di Nuuk, e si estende per almeno  60 km sulla piattaforma continentale della Groenlandia. Al Pinngortitaleriffik/Grønlands Naturinstitut spiegano che «Le alte densità di coralli molli, anemoni di mare, spugne, coralli gorgoniani, stelle piumate e briozoi trovati a una profondità tra 300 e 600 metri, creano una natura selvaggia di profondità che ha un’influenza positiva su altre specie. Molte delle specie di invertebrati identificate sono caratterizzate da elevata fragilità, crescita lenta e riproduzione tardiva».

Ma il lussureggiante giardino di coralli morbidi è immediatamente adiacente ad aree di pesca di gamberi, ippoglosso nero e merluzzo. Il giardino di corallo e le densità osservate degli organismi dei fondali marini fanno di quest’area una di quelle che la Fao definisce vulnerable marine ecosystems (VME) e un  Habitat OSPAR. Lo studio propone l’istituzione di un VME di 486 km2 nella piattaforma continentale della Groenlandia, che è una nazione costitutiva autonoma del regno di Danimarca, e i ricercatori ricordano che «La risoluzione 61/105 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha invitato gli Stati ad agire per proteggere le VME. Questo ha implicazioni dirette per la gestione, lo sfruttamento e la conservazione delle risorse e degli ecosistemi delle acque profonde della Groenlandia. Questo habitat sensibile ed ecologicamente importante verrebbe probabilmente gravemente o irreversibilmente danneggiato da disturbi fisici».

Dal 2017, i ricercatori di GINR, ZSL e UCL hanno utilizzato una slitta trainata in profondità durante le indagini sulla valutazione degli stock ittici ed è stata condotta un’analisi dettagliata delle immagini provenienti da 18 stazioni lungo il Toqqusaq Banke. Sono state campionate oltre 1.200 immagini fisse, ognuna delle quali rappresenta circa 8 m2 di fondale marino. Ogni immagine è stata rivista singolarmente, identificando gli organismi presenti. Il risultato so oltre 44.000 annotazioni su un’area che, messa insieme, è di 10.000 m2, pochissimo rispetto alla zona economica esclusiva (ZEE) di 2,2 milioni di km22 della Groenlandia, della quale è stata documentata dettagliatamente solo una minima parte del fondo marino.

I ricercatori del Pinngortitaleriffik/Grønlands Naturinstitut concludono: «Il fondale incontaminato, come questo giardino di coralli molli, crea habitat per altre specie e può anche fornire aree di nursery per i pesci. La documentazione di tali aree biologicamente ed ecologicamente significative è importante per migliorare la nostra comprensione dell’ecosistema marino e per la gestione delle nostre risorse biologiche».

 

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