Lipu: il nuovo presidente è Aldo Verner

Primo impegno: no alle proposte di autonomia regionale che potrebbero portarsi dietro la disgregazione del patrimonio di tutele ambientali

[16 Luglio 2019]

Il nuovo Consiglio direttivo della Lipu ha eletto con voto unanime Aldo Verner apresidente dell’associazione. Delegato Lipu di Genova, Aldo Verner è risultato il più votato dai soci dell’Upupa nelle elezioni del 18 maggio scorso e succede così a Fulvio Mamone Capria, che ha guidato la Lipu per otto anni ed attualmente è Capo Segreteria del ministro dell’ambiente Sergio Costa.

Il Consiglio direttivo della Lipu ha anche eletto i vice presidenti Stefano Allavena, già ufficiale del Corpo forestale dello Stato, e Alessandro Polinori, responsabile dell’Oasi Centro habitat mediterraneo, che entrano in Giunta esecutiva assieme al presidente e ai consiglieri Paola Lodeserto (Taranto), Michele Mendi (Parma) e Riccardo Ferrari (Torino).

La Lipu traccia il profilo del suo nuovo presidente: «Verner, veterinario, alla Lipu dal 1982, si è occupato per molto tempo di recupero della fauna selvatica in difficoltà, ha partecipato al gruppo che ha lavorato al nuovo Statuto della Lipu, adeguandolo al Codice del Terzo settore, ed è stato a lungo coordinatore della vigilanza ambientale dell’associazione. Un ruolo che lascerà, per dedicarsi pienamente all’impegnativa presidenza della Lipu».

Nel suo discorso di insediamento, Vernier ha detto che «L’onore di presiedere un’associazione gloriosa come la Lipu che dal 1965 si batte per la natura e che ha ormai assunto una piena dimensione europea, è pari solo alla voglia di continuare la nostra azione per un’Italia migliore e un mondo migliore. Ci sono sfide da affrontare subito a partire dalle proposte di autonomia regionale che, come anche la mia Liguria improvvidamente chiede, potrebbero portarsi dietro la disgregazione del patrimonio di tutele ambientali che nei decenni l’Italia ha costruito. E’ un pericolo da respingere, con l’azione di una grande coalizione di tutto il mondo ambientalista, per una natura unica e protetta. Una tortora selvatica è un bene non sezionabile: vale lo stesso tesoro in Lombardia come in Sicilia. Non si risponde alle grandi emergenze ambientali del nostro tempo facendo a pezzi la natura. E poi c’è da continuare il lavoro scientifico, di conservazione e cultura ecologica che la Lipu, con i suoi 34mila sostenitori e 1.300 volontari, porta avanti, facendolo anche attraverso linguaggi innovativi e una nuova cultura ecologica, anche grazie alle centinaia di giovani volontari che continuano ad unirsi alla Lipu, in un messaggio concreto di rinnovamento e speranza di fronte alle grandi sfide del tempo».