Mare, ratificato l’accordo Ramoge. Costa: richiesta di risarcimenti per la collisione al largo della Corsica

Pronte le Linee Guida per i documenti energetico-ambientali dei sistemi portuali

[10 Gennaio 2019]

Si è concluso in Senato l’iter di approvazione del ddl di ratifica dell’accordo Ramoge tra Italia, Francia e Principato di Monaco per la protezione dell’ambiente marino e costiero delle aree del Mediterraneo interessate. La zona Ramoge comprende le zone marittime della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, del Principato di Monaco e della Regione Liguria che formano così una zona pilota di prevenzione e lotta contro l’inquinamento dell’ambiente marino. L’Accordo Ramoge rappresenta uno strumento di cooperazione scientifica, tecnica, giuridica e amministrativa con cui . i governi francese, monegasco e italiano mettono in atto delle azioni di gestione integrata del litorale.

Secondo il ministro dell’ambiente Sergio Costa «Il via libera all’unanimità all’accordo, firmato nel 1976,  modificato nel 2003 e già operativo da anni, è un’ulteriore garanzia per la salvaguardia della biodiversità marina, a seguito anche di incidenti, come avvenuto nell’ottobre scorso al largo della Corsica con la collisione di due navi».

Costa spiega che «Proprio per questo incidente è in corso di completamento l’attività di rilevazione dei costi sostenuti per l’intervento delle unità navali della flotta antinquinamento nazionale che hanno operato per circa venti giorni nell’alto Tirreno, recuperando un’ingente quantità di prodotto inquinante. Il ministero conta di formalizzare la richiesta di rimborso alle società assicuratrici delle navi coinvolte nell’incidente entro il prossimo mese di febbraio».

Il ministro aggiunge che «Parallelamente alla soddisfazione per l’approvazione in via definitiva dell’accordo Ramoge, non posso non esprimere il mio apprezzamento per il via libera definitivo, sempre da parte dell’Aula del Senato, al ddl di ratifica del protocollo addizionale di Nagoya-Kuala Lumpur, in materia di responsabilità e risarcimenti, al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza. Un’ulteriore garanzia per la protezione dell’ambiente, nel caso di danno alla conservazione e all’uso sostenibile della diversità biologica derivante da movimenti transfrontalieri di organismi viventi modificati».

Restando in ambito marino, costa  ha annunciato che il 18 gennaio a Civitavecchia per presentare le Linee Guida per i documenti energetico-ambientali dei sistemi portuali, «che così dispongono ora di un riferimento importante per migliorare la sostenibilità ambientale».

In una nota il ministero dell’ambiente ricorda che «Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’avviso relativo all’emanazione del decreto n. 408 del 17 dicembre 2018 del direttore generale per il clima e l’energia del ministero  dell’ambiente, della  tutela del territorio e del mare, di concerto con il direttore generale  per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo e per le vie d’acqua interne del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di adozione delle Linee guida per i documenti energetico ambientali dei sistemi portuali (Deasp)».

Costa conclude: «Le Linee Guida mirano a promuovere la sostenibilità energetico-ambientale in un ambito strategico del Paese al fine di minimizzarne gli impatti. In considerazione del loro carattere innovativo, lo strumento snello e operativo delle Linee Guida potrà essere vagliato ed eventualmente aggiornato ogni tre anni, al fine di garantirne la coerenza con l’evoluzione tecnologica e normativa».