Minorca è la più grande area Mab Unesco marina del Mediterraneo (VIDEO)

L’Unesco amplia a mare la superficie protetta della riserva della biosfera per proteggere meglio uccelli marini e cetacei

[17 Luglio 2019]

Nell’ambito del programma Uomo e biosfera (Mab), l’Unesco ha approvato l’ampliamento e la riqualificazione della Riserva della Biosfera di Minorca, nelle Isole Baleari, in Spagna, aumentando in modo considerevole la sua estensione fino al mare per  incrementare la protezione dell’isola. Minorca, riconosciuta riserva già dal 1993, è un territorio con un paesaggio rurale molto ricco che ospita una notevole varietà di habitat mediterranei in cui vivono specie di animali e piante autoctoni.

La riserva Mab è stata estesa fino a 514.485 ettari rispetto ai precedenti 71.191, inserendo l’area marina che circonda l’isola, dalla costa fino a 12 miglia nell’entroterra, delimitando due aree di grande valore di S’Albufera des Grau, una laguna di acque libere separata dal mare da una barriera di sabbia e paradiso per gli amanti dell’ornitologia, e la Riserva Marina del nord dell’isola, uno spazio marittimo con un alto grado di biodiversità. Il Consell Insular de Menorca sottolinea che «Questa nuova espansione trasforma Minorca nella riserva della biosfera con la superficie più estesa del Mediterraneo, contribuisce alla tutela del mondo marino e consente l’attuazione di nuove politiche all’insegna della sostenibilità».

La presdente del Consell Insular de Menorca, Susana Mora, ha sottolineato che «Questo obiettivo è stato raggiunto grazie allo sforzo di tutti gli abitanti dell’isola e al grande impegno intorno alla Riserva della Biosfera. Mora ha inoltre affermato: Il Consell intraprende questa nuova sfida con responsabilità sia per contrastare il cambiamento climatico e per rendere il nostro territorio, terrestre e marino, un punto di riferimento in materia di politiche di sostenibilità e di equilibrio tra attività umana e ambiente».

Nella zona marittima della Riserva della Biosfera sono stati identificate dieci tipologie differenti di habitat, che possono essere suddivisi in 24 categorie.  Il loro stato di conservazione è considerato tra buono e molto buono, soprattutto se paragonato agli habitat delle coste continentali, costituendo una valida rappresentazione degli eco sistemi marittimi del Mediterraneo occidentale. L’area presa in considerazione include un’ampia presenza di habitat infra litoranei, dei piani circalitorali e batiali. Risaltano il fondo corallifero e i fondi rocciosi di gorgonie, i boschi di Laminaria e i boschi di alghe della specie Cystoseira, fondali di litotomni, costituiti da alghe calcaree dalla crescita lenta e, di conseguenza, molto vulnerabili all’impatto dell’uomo, soprattutto della pesca.

Tra gli animali sono da segnalare numerose specie di avifauna stanziali, nidificanti e migratrici e di cetacei, con una forte presenza di tursiopi (Tursops truncatus), stenelle striate (Stenella coeruleoalba), capodoglii (Physeter macrocephalus) o globicefali (Globicephala melas). Ma sono pfresenti, anche se raramente avvistati anche gli ormai rari delfini comuni (Delphinus delphis) e gli zifi (Ziphius cavirostris) e a volte si possono ammirare le maestose balenottere (Balaenoptera physalus). Inoltre il Canale di Minorca rappresenta, probabilmente, l’area principale di nutrimento dei gabbiani nelle Baleari, soprattutto della specie della berta grigia (Puffinus mauretanicus) e delle berta maggiore (Calonectris diomedea), del cormorano (Phalacrocorax aristotelis) e del gabbiano corso (Larus audouinii). Altre specie di interesse sono la berta minore (Puffinus yelkouan), che nidifica anche a Minorca, così come il mignattino (Chlidonias niger)  che sosta sull’isola durante la migrazione.

Insomma, Minorca è, nonostante il turismo di massa delle Baleari, un paradiso naturalistico tutto da preservare e ancora da scoprire.

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