Nel 2020 scoperte e denominate 156 nuove specie di piante e funghi

Ecco le più belle, brutte, strane e utili del 2020

[17 Dicembre 2020]

Nonostante le sfide del 2020, la scienza botanica e micologica è continuata con un elenco impressionante di incredibili specie appena nominate documentate con l’aiuto dei nostri collaboratori in tutto il mondo.

Quest’anno nel mondo sono state denominate 156 specie di piante e funghi prima sconosciute alla scienza e tra queste ci sono alcune nuove sorprendenti scoperte, ognuna con le proprie qualità e potenzialità uniche per l’umanità. Alcune specie potrebbero fornire un reddito vitale alle comunità locali, mentre altre in futuro potrebbero donarci cibo o medicine.

Ma ai Royal Botanic Gardens, Kew ricordano che «Tuttavia, la triste realtà che ci troviamo di fronte non può essere sottovalutata». E si tratta della realtà evidenziata dal rapporto “State of the World’s Plants and Fungi” che ci ricorda  che nel mondo 2 specie di piante su 5 sono minacciate di estinzione e che «E’ una corsa contro il tempo trovare, identificare, nominare e conservare le piante prima che scompaiano».

Tra queste “nuove” 156 specie di piante e funghi i Royal Botanic Gardens, Kew ne hanno scelte 10 tra le più strane e meravigliose che hanno denominato scientificamente. Eccole:

Il fungo dell’aeroporto di Heathrow. Quest’anno nel Regno Unito sono state denominate sei nuove specie di funghi velenosi, tra le quali c’è il Cortinarius heatherae, scoperto dal micologo Andy Overall in un posto abbastanza incredibile per trovare qualcosa di sconosciuto: lungo il fiume al confine dell’aeroporto londinese di Heathrow. Andy lo ha dedicato a sua moglie Heather. I sei nuovi funghi del Regno Unito appartengono tutti al genere Cortinarius , che è ecologicamente importante per la crescita delle piante, in particolare alberi come querce, faggi, betulle e pini. Questo genere svolge anche un ruolo chiave nel ciclo del carbonio dei boschi e nella fornitura di azoto agli alberi.  Tre nuove specie sono state trovate in Scozia e a due di queste è stato dato un nome dei parenti degli scienziati: C. britannicus, trovato a Caithness nelle Highlands e C. scoticus e C. aurae  scoperti in una foresta nel Black Wood di Rannoch. C. aurae , trovata dalla micologa dei Kew Tuula Niskanen, prende il nome da sua figlia Aura.

Le altre  tre nuove s pecie sono state trovate in Inghilterra: C. ainsworthii , dal nome del micologo di Kew Martyn Ainsworth , che raccolse il “l’esemplare tipo” della nuova specie a Devil’s Dyke vicino  Brighton; C. subsaniosus, trovato nei boschi di Barrow-in-Furness.

Uno strano arbusto padella è stato scopeto  nel 2010 dal botanico Wessel Swanepoel in un’area pre-desertica del sud della Namibia nel 2010. Wessel non ha potuto collocare l’arbusto in nessun genere conosciuto o estinto. Allora si è rivolto all’esperto molecolare dei Kew Felix Forest e al suo team per un’analisi dell’arbusto e  i risultati hanno mostrato che il DNA della pianta corrispondeva alla famiglia ai cavoli, ma non corrispondeva con quello di nessuna delle famiglie conosciute in questo ordine. Quindi, non era solo una nuova specie, ma un nuovo genere e una nuova famiglia: Tiganophyton karasense (Tiganophytaceae). Si tratta di qualcosa di eccezionale perché, mentre ogni anno vengono denominate scientificamente circa 2.000, nuove famiglie vengono scoperte solo una volta all’anno.

L’arbusto ha delle bizzarre foglie squamose e cresce in delle saline naturali estremamente calde, da cui il nome Tiganophyton , che deriva dal latino “Tigani” = padella, e “Phyton” = pianta.

Si sa che esistono meno di 1.000 piante della specie, in sole tre località all’interno di una piccola area che sperimenta le temperature più alte della Namibia, 36° C, con solo 4-6 pollici di pioggia all’anno.

La bellissima bromelia brasiliana. Una splendida e colorata bromelia è stata scoperta in Brasile dai botanici brasiliani Pablo Hendrigo Alves de Melo e Gabriel Mendes Marcusso e dallo scienziato dei Kew Alex Monro nel dicembre 2019. Il team ha trovato il fiore su una parete calcarea ombreggiata in una foresta nel Brasile centrale e lo ha chiamato Acanthostachys calcicola , che significa “crescere sul calcare”.  Gli scienziati ritengono che la pianta, che appartiene alla stessa famiglia dell’ananas, sia impollinata da un colibrì. Sfortunatamente, nonostante la ricerca di altre cinque aree calcaree nelle vicinanze, hanno trovato solo 25 piante di questo straordinario parente di ananas. A. calcicola è solo la terza specie del suo genere nota alla scienza e l’estrazione di calcare per la produzione di cemento è una seria minaccia per quest’area, così come il pascolo del bestiame e il taglio del legname.

Le aree calcaree naturalmente esposte hanno spesso specie vegetali uniche e rare, ma sono minacciate in tutto il mondo dall’estrazione di materie prime da costruzione e dalla produzione di cemento, il che a sua volta mette a rischio le molte specie limitate a quest’area.

L’orchidea più brutta del mondo. La maggior parte delle persone pensa alle orchidee come fiori appariscenti, vibranti e belli, ma la Gastrodia agnicellus , appena denominata quest’anno e trovata in una foresta in Madagascar, è esattamente l’opposto; i sui  fiori sono piccoli (11 mm) marroni e piuttosto brutti.

Dopo che G. agnicellus viene impollinata, i sui gambi crescono, tenendo i frutti ben al di sopra del suolo della foresta in modo che i semi simili a polvere possano disperdersi meglio. Per alimentarsi quest’orchidea dipende dai funghi e non ha foglie o altri tessuti fotosintetici.

La nuova orchidea è stata valutata come minacciata di estinzione, ma il suo areale è molto piccolo ed interamente in un parco nazionale, quindi, per ora le piante hanno una certa protezione.

Dì nuove Aloe. Quest’anno dei Kew in Madagascar hanno scoperto due nuove specie di Aloe.  In  Madagascar le Aloe si trovano solitamente in aree aperte e soleggiate, ma le due nuove  specie,  A. vatovavensis e A. rakotonasoloi sono state trovate in una foresta.

Il team, guidato da Solofo Rakotoarisoa , ha portato degli esemplari di queste piante nella capitale Antananarivo per coltivarle e per confermare, dopo la fioritura, che fossero davvero  specie nuove per la scienza. Non è ancora noto se le foglie succulente di entrambe le aloe abbiano i benefici medicinali propri dell’aloe vera .

Oro blu. La Diplycosia puradyatmikai  è un arbusto imparentato con i mirtilli che è stato descritto quest’anno nella Nuova Guinea indonesiana da un team indonesiani e dei Kew guidati da Wendy A. Mustaqim. Si tratta di una pianta cresce sulle pendici vicino alla vetta più alta del sud-est asiatico, il Monte Jaya, che raggiunge quasi i 5.000 metri, vicino alla più grande miniera d’oro del mondo: Grasberg. Il suo habitat è una foresta montana bassa, ricca di piante della famiglia dei rododendri.  Cresce fino ad arrivare a 1,5 m di altezza ed è caratterizzato da setole bruno-dorate sui suoi steli, foglie coriacee rotonde e fiori a forma di campana colorati  di rosso.

Appartiene a un genere che comprende circa 120 specie note che solitamente vivono in alta montagna in un’area che va dall’Indocina alla Nuova Guinea.

Una nuova erba di una famiglia di piante importanti dal punto di vista medico. Marsdenia chirindensis è stata denominata di recente dallo scienziato dei Kew David Goyder , che ha passato 30 anni a studiarla insieme alle piante circa 150 specie di Marsdenia sparse nei tropici.

Classificata come erba, la pianta appartiene alla famiglia delle Apocynaceae, importante dal punto di vista medico, che viene utilizzata anche per produrre coloranti o per trattare una serie di problemi di salute come flatulenza, gonorrea, paralisi, ustioni e infezioni fungine della pelle.

La nuova specie ha un areale limitato  alla foresta di Chirinda dello Zimbabwe, al confine con il Mozambico, botanicamente ben nota e con diverse specie di specie,. Si sa che esistono solo una o due piante. L’efficacia medicinale di questa specie non è stata ancora testata, ma potrebbe avere un grande potenziale.

L’ibisco scoperto online. Lo spettacolare Hibiscus hareyae con un fiore rosso con petali frastagliati è stato scoperto online dallo specialista australiano Lex Thomson. La bellissima pianta, che proviene da una macchia costiera nel sud della Tanzania, è stata trovata da Thomson  mentre stava studiando immagini online di esemplari storici di erbario e si è accorto che questi esemplari avevano diverse caratteristiche principali mai viste prima nella ben nota e ampiamente coltivata specie sosia H. schizopetalus , che vive nel sud-est del Kenya.  La nuoiva specie è stata chiamata così in onore del dottor Hareya Fassil, che ha lavorato alla produzione di medicinali tradizionali a base vegetale in Africa. La nuova pianta ha un grande potenziale orticolo in quanto può resistere a condizioni molto più aride rispetto al noto H. schizopetalus.

Più di un bell’aspetto… Non tutte le specie nominate di recente dagli scienziati sono nuove per l’umanità, come dimostra la graziosa Convolvulacea “gloria mattutina rosa”  Ipomoea noemana, una specie che è conosciuta e utilizzata da decenni anche dalle comunità locali ma è rimasta semplicemente sconosciuta e invisibili al mondo scientifico.

Questa pianta, che appartiene allo stesso genere della patata dolce, era nota come “yura” alle comunità locali delle alte Ande del Perù e cresce tra i cactus a 2.300 m di altitudine e presenta tuberi viola fino a 10 cm di diametro, che possono essere consumati crudi. La gente del posto dice che hanno un sapore dolce. Il suo fiore è stato scoperto scientificamente quest’anno e deve il suo nome alla dedica fatta alla filantropa peruviana Noema Cano da un team di ricercatori peruviani e dei Kew guidati da Enoc Jara, dell’Universidad Nacional de San Marcos di Lima.

La Ipomoea noemana deve ancora essere analizzata per capire il suo valore nutritivo e il potenziale agricolo, ma si spera che questa pianta attraente possa avere un potenziale come nuova coltura alimentare.

19 nuove orchidee dalla Nuova Guinea. Quest’anno, lo specialista di orchidee dei Kew Andre Schuiteman, con l’aiuto dell’indonesiano Reza Saputra e dell’olandese Jaap Vermeulen, ha classificato e denominato 19 nuove incredibili orchidee che vivono sugli alberi della Nuova Guinea .

La denominazione di queste nuove orchidee è il risultato di anni di studio dedicati da Schuiteman e dai suoi collaboratori in Indonesia, Filippine, Stati Uniti e Paesi Bassi alle orchidee dell’isola tropicale più ricca di biodiversità del mondo.

Le nuove specie include tre specie attraenti del genere Dendrobium, inclusa la Dendrobium aurifex, coltivata nel vivaio tropicale di Kew Gardens, con spettacolari fiori di arancio dorato brillante.

Le altre 16 nuove specie appartengono al genere Bulbophyllum , molte delle quali sono impollinate dalle mosche, con i fiori che hanno ciuffi di peli che ricordano i tratti del volto umano, come si xcapisce anche dai loro nomi: ” Bulbophyllum baffuto”, “Bulbophyllum con basette” e “Bulbophyllum dalla lingua di pugnale”.

Molte di queste orchidee sono state trovate solo una volta e alcune sono conosciute solo per un singolo esemplare conservato, quindi gli scienziati non sanno ancora se sono rare e in via di estinzione o se si trovano in un certo numero nelle aree della Nuova Guinea non sufficientemente esplorate.