Nuova Guinea, l’isola paradisiaca brulicante di vita e piena di tesori botanici

Un nuovo studio dimostra che la Nuova Guinea ha la più alta varietà di piante di qualsiasi isola al mondo

[6 Agosto 2020]

Fin dalla sua “scoperta” la Nuova Guinea, la più grande isola tropicale del mondo e la più complessa dal punto di vista tettonico, con i suoi mille popoli e centinaia di lingue e con la sua natura impenetrabile ha affascinato per secoli geologi, antropologi e naturalisti.  Questa grande isola che divide l’Asia dall’Oceania ospita un incredibile mosaico di ecosistemi, dalle mangrovie e foreste pluviali di pianura, alle praterie alpine ad alta quota, con cime innevate come quella del Monte Blanc.

A cominciare dal XVII secolo, i botanici hanno identificato e denominato le piante raccolte in Nuova Guinea, realizzando collezioni ed erbari nei due Paesi che si dividono l’Isola- Papua Nuova Guinea e Indonesia,  e anche in istituzioni scientifiche europee come i Royal Botanic Gardens – Kew nel Regno Unito. Ma, come fanno notare proprio ai Kw, nonostante i notevoli progressi fatti negli ultimi decenni nella definizione della tassonomia di molte piante della Nuova Guinea, le informazioni restano frammentari perchè i botanici hanno lavorato indipendentemente l’uno dall’altro, in mancanza di un lavoro unitario per realizzare una checklist  delle piante della regione, c’era una grande incertezza su quante specie di piante ci siano in Nuova Guinea. «In effetti – dicono i ricercatori britannici – rispetto ad altre aree come l’Amazzonia per le quali sono state recentemente pubblicate checklist delle piante, la Nuova Guinea è rimasta “l’ultima sconosciuta”».

Una lacuna in parte colmata dallo studio “New Guinea has the world’s richest island flora”,  appena pubblicato su Nature e frutto del lavoro di  99 esperti di piante di 55 istituzioni scientifiche di tutto il mondo.

Secondo le stime precedenti, il numero di piante della Nuova Guinea variavano da 9.000 a 25.000 specie, tre degli autori dello studio, Rodrigo Cámara-Leret dell’università di Zurigo, William Baker e Timothy Utteridge dei Royal Botanic Gardens – Kew, spiegano che «Abbiamo scoperto che ci sono 13.634 specie di piante di 1.742 generi e 264 famiglie, posizionando la Nuova Guinea come l’isola più floristicamente Più diversificata del mondo. Questo pone la Nuova Guinea ben al di sopra dell’hotspot della biodiversità del Madagascar con il 16% in più di specie.  Delle specie trovate, le orchidee rappresentavano il 20% della flora a Papua Nuova Guinea e il 17% della Nuova Guinea indonesiana, il che è paragonabile alla ricchezza di orchidee in Paesi megadiversi come l’Ecuador (23%) e la Colombia (15%). Le specie arboree rappresentavano il 29% di tutta la flora: in confronto, l’Amazzonia ha 2,6 volte più specie di alberi, ma in un’area 6,4 volte più grande. Abbiamo anche scoperto che il 68% delle piante della Nuova Guinea, oltre 9.300 specie, sono endemiche, cioè si trovano esclusivamente in quella regione. Questo alto livello di endemismo non ha eguali nell’Asia tropicale e rende ancora più importante la conservazione dei ricchi habitat della Nuova Guinea con una vita vegetale così unica e insostituibile. Pensiamo che questa unicità possa essere spiegata dalla sua maggiore superficie terrestre e dalla diversità dell’habitat, dalla sua posizione che segna la congiunzione tra il sud-est asiatico, l’Australia e il Pacifico, e dalla sua complessa storia tettonica».

Gli scienziati sono convinti che la nuova checklist delle specie botaniche della Nuova Guinea accelererà la ricerca in tutta l’isola e informerà la politica della conservazione e la pianificazione – sia in Papua Nuova Guinea e in Indonesia – per contribuire a garantire la sicurezza di una flora così biodiversa.

Secondo Cámara-Leret, William Baker e Utteridge «Questo rapid assessment dovrebbe anche servire da modello per accelerare la ricerca in altre regioni. In secondo luogo, si spera che faciliterà la caratterizzazione di ancora più nuove specie sull’isola. Qui c’è molto da fare. Ad esempio, negli ultimi anni i botanici del  Kew hanno descritto 33 nuove specie di rattan (palme rampicanti) della  Nuova Guinea, più della metà delle specie conosciute».

Ma attualmente gli studi botanici in Nuova Guinea sono pochi e i cambiamenti nell’utilizzo del suolo stanno diventando una minaccia crescente per la biodiversità, «Motivo per cui  – dicono i ricercatori – sono urgentemente necessarie ulteriori esplorazioni botaniche in modo che le specie sconosciute alla scienza possano essere raccolte prima che scompaiano». Utteridge ha detto a BBC news: «Se le perdiamo, non c’è modo di ripristinarle da nessun’altra parte, perché al di fuori dell’isola non si trovano. Abbiamo la reale responsabilità di conservare questa vita vegetale unica».

Cámara-Leret, William Baker e Utteridge concludono: «Rendendo disponibile questa checklist a livello globale, ci auguriamo che vengano intensificati gli sforzi per formare la prossima generazione di tassonomisti delle piante della Nuova Guinea, per digitalizzare e unificare le collezioni storiche in tutto il mondo e per trovare supporto finanziario a lungo termine per accelerare la ricerca».