Ogm, la nuova tecnologia che «somiglia ad una reazione nucleare a catena»

Potrebbe essere utilizzata contro zanzare, parassiti dei raccolti e specie invasive

[4 Agosto 2015]

Dopo le rivelazioni di The Indipendent, i ricercatori della National Academy of Sciences Usa hanno confermato che stanno lavorando ad un nuovo metodo, chiamato “gene drives” per realizzare organismi geneticamente modificati  e che accelererebbe la trasmissione dei geni trasgenici nelle popolazioni di specie a riproduzione rapida, come le zanzare, che diffondono malattie oppure che attaccano i raccolti.

Ad altri scienziati che temono che la  nuova tecnologia presenti troppi rischi e  27 famosi genetisti hanno chiesto controlli stringenti anche sull’utilizzo della tecnologia in laboratorio, per minimizzare il rischio di una fuga involontaria di animali Ogm.

I ricercatori hanno paragonato la tecnologia “gene drives”  ad una reazione nucleare a catena , visto che permette aui geni modificati di espandersi in una popolazione di insetti, o di altri animali, senza nessun intervento aggiuntivo.

I test di laboratorio sui moscerini della frutta hanno dimostrato che un gene modificato introdotto in uno di questi insetti è stato sufficiente a “contagiare” praticamente tutta la popolazione riproduttiva di moscerini in una sola generazione.

Gene drives  si basa su una “cassetta”  che produce geni inserita in un cromosoma di un insetto o di un altro organismo. Questo consente all’elemento geneticamente modificato introdotta con la “cassetta” di saltare da un cromosoma all’altro, diffondendo così molto velocemente un tratto geneticamente modificato  che si può riprodurre anche nelle specie che vivono allo stato selvatico.

Helen Wallace, di GeneWatch UK, non è per niente convinta: «Anche con le migliori intenzioni, può avere gravi conseguenze negative. Per esempio, le zanzare geneticamente modificate per essere resistenti ai virus potrebbero portare ad un’evoluzione di virus che sarebbero più virulenti. Questo potrebbe portare ad una propagazione incontrollata di malattie mortali gravi».

Ma i sostenitori  della tecnologia “gene drives”  ribattono che questi Ogm  potrebbero essere di grande beneficio per la salute umana, riducendo popolazioni di insetti che diffondono malattie,  come le zanzare che trasmettono la malaria, dengue, febbre gialla o la malattia di Lyme. Inoltre la nuova tecnologia OGM potrebbe essere utilizzata  anche per invertire le mutazioni che rendono i parassiti resistenti ai pesticidi agricoli,  oppure per diffondere  tratti genetici nelle popolazioni di specie invasive per favorirne l’eradicazione, ad esempio rendendo la pelle dei rospi della canna introdotti in Australia, non tossica per i predatori.

L’appello dei 27 genetisti, pubblicato su Science,  non è contrario alla sperimentazione di “gene drives”  ma dice che gli scienziati della  National Academy of Sciences  dovrebbero essere aperti e trasparenti riguardo alla loro ricerca, che a loro avviso potrebbe avere importanti vantaggi in materia di salute, l’agricoltura e la conservazione delle specie.

Alcuni scienziati temono che questa nuova tecnologia rapida potrebbe essere utilizzata da Stati canaglia o da gruppi terroristici che hanno accesso a laboratorio di genetica per creare superorganismi OGM che potrebbero poi diffondere nell’ambiente naturale e  minacciare così la salute umana o coltvazioni economicamente importanti. Cosa però che è già stata fatta da qualche Stato democratico con gli organismi non Ogm o magari “potenziati” in laboratorio.

David Gurwitz dell’Università di Tel Aviv, ha detto a The Indipendent: “Proprio come i gene drives  possono rendere le zanzare non idonee ad ospitare e diffondere il parassita della malaria,  potrebbero in teoria essere progettati con gene drives che trasportino carichi per la consegna di tossine batteriche letali per l’uomo».

Altri scienziati temono che l’introduzione di gene drives negli insetti o in altri organismi in natura per uno scopo benefico potrebbe semplicemente portare a conseguenze dannose imprevedibili.