Orsi in Trentino, Costa: «Bene l’incontro con il presidente Fugatti. No all’abbattimento punto fermo»

Un tavolo scientifico sui grandi carnivori per stabilire qual è il numero massimo di esemplari che il territorio può ospitare

[12 Agosto 2020]

Tutti soddisfatti per gli esiti dell’incontrato di stamani a Roma tra il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli della Provincia autonoma di Trento, il ministro dell’ambiente Sergio Costa e il capo del corpo forestale Romano Masè.

La provincia dice che il suo appello è stato raccolto dal ministro all’ambiente: «Quello dei grandi carnivori è un tema che va affrontato insieme», anche se a dire il vero finora il presidente leghista del Trentino aveva cercato di fare da solo.

In un comunicato la Provincia autonoma di Trento sottolinea che «L’approccio è innanzitutto quello scientifico. A breve infatti un Tavolo congiunto di esperti del Ministero (Ispra in primo luogo) e della Provincia affronterà il problema dei problemi, vale a dire il numero di esemplari di orsi che un territorio piccolo come il Trentino può ospitare. Disponibilità è stata manifestata dal ministro anche a ricercare zone e ambienti idonei dove collocare gli esemplari problematici».

Al termine dell’incontro tutti i soggetti coinvolti si sono detti soddisfatti e Fugatti  ha detto che «Una valutazione scientifica rigorosa porterebbe ad una gestione dei grandi carnivori in grado di andare oltre il binomio: abbattimento sì o no. Riguardo al numero di esemplari, il Trentino si è già espresso, sostenendo che quello attuale (si parla di un centinaio ormai di esemplari) sia troppo elevato per il territorio, ma si ritiene importante che gli esperti possano confrontarsi sul tema».

La Zanotelli ha spiegato che «Nelle prossime settimane verrà definita la data del nuovo incontro fra autorità nazionali e regionali per la definizione di un nuovo piano nazionale per la gestione dei grandi carnivori».

Per Costa si è trattato di «Un incontro produttivo e soddisfacente. “Abbiamo concordato che si aprirà un tavolo scientifico tra il Ministero, Ispra con il sistema agenziale e la provincia autonoma di Trento, che consentirà di avere un quadro della situazione delle conoscenze dal punto di vista scientifico. L’intento è trovare insieme una via per la gestione della fauna, la mitigazione e la convivenza con l’uomo. Abbiamo anche discusso dei cosiddetti orsi problematici, con particolare riferimento a M49 e JJ4, cioè Papillon e Gaia, come li ho ribattezzati, e raccogliamo positivamente la disponibilità del presidente Fugatti a trovare soluzioni condivise che non prevedano l’opzione dell’abbattimento e che tengano in conto l’eventuale carico antropico esistente.  Il no all’abbattimento come punto fermo è sicuramente un risultato importante».

In una nota il ministero dell’ambiente sottolinea che «La discussione è stata ampia e aperta, al di là di pregiudizi e improntata al confronto tra le differenti posizioni. La parola ora passa quindi a un percorso scientifico condiviso tra le parti. Si lavorerà fin da subito alla costituzione del tavolo che, quindi, valuterà anche la questione dell’eventuale effettivo sovrannumero di orsi in alcune zone del Trentino che, comunque, dovrà  essere determinato da precisi studi scientifici».

Costa ha concluso: «Ho rappresentato che per il ministero dell’Ambiente alcune soglie di confronto sono invalicabili, come appunto l’abbattimento e la tutela della maternità. Si lavorerà assieme con spirito istituzionale, pur consapevoli delle diverse rispettive posizioni e con l’intento di trovare una soluzione basata su elementi scientifici che tenga conto della sensibilità del Paese. La dimostrazione del fatto che quando la politica lavora al servizio dei cittadini e del bene comune riesce a superare tutti gli steccati».