Progetto lupi in Val di Cornia: dalla tutela alla convivenza

Comune di Campiglia Marittima: sinergia istituzionale per attuare il Piano nazionale del lupo

[1 Marzo 2021]

Da qualche mese il Comune di Campiglia Matittima (LI) sta lavorando per gestire in modo corretto il ritorno dei lupi nei boschi della Val di Cornia e oggi sottolinea che «Come previsto nel mese di dicembre e con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia per motivi esclusivamente organizzativi, Comune e Regione si sono confrontati su questo tema e sulle problematiche ad essa connesse, sia sul territorio comunale che in quelli limitrofi».

La riunione che aveva come tema “Presenza di canidi selvatici in val di Cornia” arriva all’indomani del coinvolgimento della Regione da parte del Comune di Campiglia Marittima, a sua volta coinvolto dal ministero e dall’Ispra, nel monitoraggio del lupo, è stata introdotta dall’assessora del Comune di Campiglia Marittima Elena Fossi, che ha esposto i motivi che hanno indotto l’amministrazione comunale ad interessarsi della questione: «In particolare, alcuni episodi di uccisione di animali da allevamento e da compagnia e di frequenti avvistamenti, anche in prossimità dei centri abitati non potevano passare inosservati o taciuti. Il rischio sarebbe stato quello di minimizzare le difficoltà incontrate dalle nostre aziende agro-zootecniche e l’impatto emotivo dei nostri concittadini e, forse, di massimizzare deprecabili episodi di bracconaggio».

Valeria Salvadori e Marco Lucchesi di Ispra hanno illustrato i risultati del monitoraggio realizzato nella zona che comprende i comuni di Campiglia, Suvereto, San Vincenzo, Piombino e Massa Marittima che, sebbene ancora parziali, hanno confermato «La consistente presenza dei lupi che si muovono, dall’entroterra, prevalentemente lungo i percorsi fluviali in cerca di cibo».

Coerentemente ai propri principi normativi che hanno inserito il lupo tra le specie protette ed hanno indicato le azioni a protezione della fauna nonché alla lotta contro il  randagismo, la Regione Toscana impegna costantemente risorse per il contenimento degli eventi dannosi provocati dai lupi nell’ambito agricolo. Ma la Fossi ha fatto notare che «Tuttavia, nell’attesa dell’approvazione del Piano Nazionale del Lupo di cui si parla ormai da molti anni, ma che ad ora non ha ancora visto la luce, e dello stanziamento da parte della Regione Toscana di risorse più consistenti rispetto a quelle sino ad oggi impiegate, tali da dare effettivi ristori alle aziende agricole danneggiate e da consentire una dettagliata campagna di informazione per i cittadini, per il reperimento delle quali ci faremo parte attiva, il Comune di Campiglia ha aderito al programma  europeo “Life” volto alla realizzazione del progetto “Lupi urbani e confidenti” che tenterà di studiare, e per quanto possibile, attenuare, le problematiche causate dalla presenza del lupo in aree antropizzate. Inoltre, il Comune,  per capire meglio e definire i comportamenti umani volti alla convivenza con il lupo e al contenimento della paura percepita, ha, di recente, stretto rapporti con l’associazione Selvatica APS con cui incontrerà, nel mese di marzo, unitamente al Comune di Suvereto, innanzitutto le associazioni agricole di categoria per predisporre un programma dettagliato di interventi che avrà come protagoniste proprio le aziende zootecniche che intenderanno aderire e con cui, successivamente, organizzerà una campagna informativa per tutta la cittadinanza partendo dal settore socio-educativo».

La Fossi ha concluso: «Sicuramente, il periodo che stiamo vivendo causato dal Covid-19 che alimenta il clima di incertezza e di paura non consente la trattazione serena di argomenti di questa natura, o perlomeno li pone in secondo piano, tuttavia, ci sono molti interessi in gioco, l’economia di un territorio, la tutela degli allevamenti, la serenità ed il benessere delle famiglie e, per questo, vogliamo guardare avanti, senza timori, né preconcetti nella certezza che questo momento finirà».