Quando le scimmie africane attraversarono l’Atlantico e sbarcarono in Sudamerica

Antichi denti trovati in Perù suggeriscono che, 34 milioni di anni fa, scimmie ormai estinte riuscirono ad attraversare l’oceano su zattere di vegetazione

[10 Aprile 2020]

Secondo lo studio “A parapithecid stem anthropoid of African origin in the Paleogene of South America”, pubblicato su Science da un team internazionale di ricercatori, 4 denti di scimmia fossilizzati scoperti nelle profondità dell’Amazzonia peruviana forniscono nuove prove del fatto che più di un gruppo di antichi primati si è spostato dall’Africa al Sudamerica attraversando l’Oceano Atlantico.

I reperti che svelano questa incredibile navigazione dei nostri antichissimi antenati proviene dai resti fossili di una specie appena scoperta appartenente a una famiglia estinta di primati africani noti come parapitecidi. All’University of Southern California (USC) ricordano che «I fossili scoperti nello stesso sito in Perù avevano precedentemente fornito la prima prova che le scimmie sudamericane si sono evolute dai primati africani. Si ritiene che queste scimmie abbiano fatto il viaggio più di 900 miglia galleggiando su zattere di vegetazione che si era staccata dalle coste, probabilmente durante una tempesta»

Secondo il principale autore dello studio, Erik Seiffer del Department of integrative anatomical sciences della Keck school of medicine dell’USC, «Questa è una scoperta davvero unica. Questo dimostra che, oltre alle scimmie del Nuovo Mondo e a un gruppo di roditori noti come caviomorfi, esiste questo terzo lignaggio di mammiferi che in qualche modo ha fatto questo molto improbabile viaggio transatlantico per arrivare dall’Africa al Sud America».

I ricercatori hanno chiamato la scimmia estinta Ucayalipithecus perdita un nome che deriva da Ucayali, l’area dell’Amazzonia peruviana dove sono stati trovati i denti, e pitikos, la parola greca per scimmia e perdita, la parola latina per perduta. Ucayalipithecus perdita era una piccola scimmietta, delle dimensioni simili a quelle di un moderno uistiti e i ricercatori ritengono che il sito di Ucayali in cui sono stati trovati i denti provenga da un’epoca geologica nota come Oligocene, cioè da ciirca 34 – 23 milioni di anni fa. Sulla base dell’età del sito e della vicinanza di Ucayalipithecus con i suoi parenti fossili scoperti in ‘Egitto, il team di scienziati stimano che la migrazione dall’africa di questi minuscoli primati potrebbe essere avvenuta circa 34 milioni di anni fa.

Seiffert aggiunge che «Pendiamo che questo gruppo potrebbe essere arrivato in Sud America proprio intorno a quello che chiamiamo Confine Eocene-Oligocene, un periodo di tempo tra due epoche geologiche, quando la calotta glaciale antartica ha iniziato a formarsi e il livello del mare è calato. Questo potrebbe aver avuto un ruolo nel rendere un po’ più facile per questi primati attraversare davvero l’Oceano Atlantico».

Due dei denti di Ucayalipithecus perdita sono stati identificati nel 2015 da due dei coautori argentini dello studio, (Marcelo Tejedor e Nelson Novo dell’Instituto Patagónico de Geología y Paleontología) che avevano così dimostrato che le scimmie del Nuovo Mondo avevano antenati africani. Quando nel 2016 a Seiffert è stato chiesto di aiutarli a descrivere questi esemplari, ha notato la somiglianza dei due molari superiori rotti con una specie di scimmia parapitecida estinta di 32 milioni di anni fa che aveva studiato in Egitto.

Una spedizione nel sito peruviano nel 2016 ha portato alla scoperta di altri due denti appartenenti a questa nuova specie. La somiglianza di questi altri denti inferiori con quelli dei denti della scimmia egiziana ha confermato a Seiffert che Ucayalipithecus discendeva da antenati africani.

Seiffert è ancora sorpreso e conclude: «La cosa che mi colpisce di questo studio, più di ogni altra in cui sono stato coinvolto, è quanto sia improbabile tutto questo. Il fatto che questo sito remoto sia in mezzo al nulla, che le possibilità di trovare questi pezzi siano estremamente piccole, il fatto che stiamo rivelando questo viaggio molto improbabile che è stato fatto da queste prime scimmie, è tutto abbastanza notevole».