Recupero ambientale del Lago di Massaciuccoli: il piano del Parco

Gli interventi prioritari per natura, turismo sostenibile e cultura

[18 Marzo 2021]

Il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli ha redatto il piano per il recupero ambientale e culturale del Lago di Massaciuccoli, che punta a coniugare natura, turismo sostenibile, attività tradizionali grazie al «Miglioramento della qualità delle acque del lago, fitodepurazione, adeguamento idraulico, rimozione delle strutture abbandonate, ristrutturazione delle bilance e centri autorizzati per i ricoveri barchini in materiali naturali».

I principali lavori da attuare sono contenuti nello studio scientifico commissionato dall’Ente Parco all’Istituto di scienze della vita della Scuola Superiore Sant’Anna che, dopo l’analisi approfondita del lago unita agli studi di Enio Paris dell’università di Firenze e sulla base del percorso partecipato del “Contratto di Lago”, ha individuato gli interventi da eseguire contestualmente alla realizzazione da parte dell’Autorità di Distretto Appennino settentrionale del tubo.one.5, il cosidetto “tubino”, un canale superficiale che immetterà le acque del Serchio nel Lago migliorandone così la salute.

Il lago, si estende su 7 km2 per un volume di 10-15 milioni di m3 cubi che arrivano a 37-48 se si aggiungono i canali e la zona collegata del Padule. Il volume varia durante l’anno, nei mesi estivi è minore. Numerosi sono i canali sia in entrata sia in uscita: ogni giorno in media vengono filtrati dai 20 ai 24mila m3 di acqua. Le aree agricole sono più sviluppate nella zona meridionale, dal 2005 ad oggi è diminuita la coltivazione del mais e sono cresciute colture meno idroesigenti come gli ortaggi

Il presidente del Parco, Giovanni Maffei Cardellini, spiega che «Nel secondo dopoguerra il Lago ed il Padule erano diventati una vera e propria area industriale da cui si estraevano tonnellate di sabbia silicea la nascita del Parco ha contrastato ulteriori compromissioni ambientali, adesso programmiamo una serie di azioni per invertire definitivamente la rotta. Ci teniamo a presentare il piano nel cantiere dove è in corso il restauro del Navicello di Puccini, che sempre grazie ad un investimento dell’Ente sarà recuperato e diventerà uno dei punti di forza del lago. Un segnale di rinascita ambientale e culturale».

Il direttore del Parco, Riccardo Gaddi, ricorda che «Per iniziare a breve partirà la batimetria per conoscere nel dettaglio la profondità e le caratteristiche del fondale: i lavori sono già affidati grazie ad un investimento di 40mila euro dell’Ente. Dopodichè lo studio scientifico ha individuato 8 progetti prioritari».  Progetti che  potranno sia essere finanziati dalle risorse che avanzeranno dai lavori dei lavori per il tubo.one.5 (sono stanziati 18milioni di euro, ma la previsione di costo è inferiore, il progetto e l’appalto sono a carico dell’Autorità di Distretto Appennino settentrionale dell’Autorità di Bacino), sia ottenere risorse su altre eventuali linee di finanziamento. Agricoltura di qualità, riqualificazione paesaggistico-ambientale, promozione della biodiversità, valorizzazione turistico-naturalistica, contenimento della subsidenza: sono gli obiettivi che si prefigge il piano.

Al Parco sottolineano che «Gli interventi riguardano tutta l’area del lago: allargamento del collettore di Vecchiano con risagomatura e piantumazione delle sponde per la fitodepurazione (550mila euro), fitodepurazione nella zona del Caprile con adeguamento idraulico (600mila euro), fitodepurazione nell’area di Montramito (1,5 milioni di euro) e nell’area artigianale di Migliarino (550mila euro), deviazione dell’acqua dalle Polle del Fontanaccio nel Barra Barretta per aumentare l’apporto di acqua dolce e di qualità (150mila euro), trappole per catturare i sedimenti che arrivano dalle acque collinari e contrastare l’insabbiamento del lago (550mila euro), rimozione dei manufatti fatiscenti e realizzazione di centri autorizzati per ricoveri barchini (lotto 1 lato Torre del Lago, 1 milione di euro), studio per elaborare un progetto di recupero ambientale e paesaggistico nella zone dove si trova la Carbonaia (150mila euro). Inoltre l’Ente ha già messo in bilancio le risorse per la realizzazione di un attraversamento in legno che completa i camminamenti che partono dell’Oasi Lipu e che permetterà di collegarsi alla Brilla, centro visite e foresteria del Parco sul lago».

Recentemente sono nate le “Sentinelle del lago”, grazie alle convenzioni con Canoa kayak Versilia, Rivivilago e Pro Loco Massarosa, che promuovono visite nel territorio e stanno mappando le situazioni di degrado su cui il Parco interverrà interloquendo con i proprietari delle aree interessate. All’Ente parco evidenziano E’ infatti importante ricordare che la maggior parte dei terreni che ricadono sul territorio dell’area protetta non sono di proprietà dell’Ente e che sono i proprietari delle aree ad essere i responsabili della manutenzione e della pulizia delle stesse». Sono in corso di valutazione ulteriori convenzioni altre associazioni come Le mie radici, Villa Borbone e Dimore storiche, La nuova Magia, Carp Fishing Toscana.