Ricompare dopo 100 anni il piccolo fantasma della foresta: l’ape ammantata australiana

Molto probabilmente è a forte rischio estinzione a causa della scomparsa dell’habitat e delle sue due piante ospiti

[8 Marzo 2021]

Lo studio “Missing for almost 100 years: the rare and potentially threatened bee, Pharohylaeus lactiferus (Hymenoptera, Colletidae)”, pubblicato sul Journal of Hymenoptera Research, da James Dorey della Flinders University e del South Australian Museum di Adelaide ripercorre le fasi di un’ampia ricerca sul campo di una rara ape ammantata australiana autoctona, la Pharohylaeus lactiferus, che non era più stata trovata da quasi un secolo. I ricercatori hanno scoperto che era stata sempre stata lì dove era stata trovata, ma Dorey avverte che «Probabilmente è sotto crescente pressione per sopravvivere. Questo è preoccupante perché è l’unica specie australiana del genere Pharohylaeus e non si sapeva nulla della sua biologia».

Recentemente. Dorey  ha sottolineato su The Conversation che «Non capita spesso di gettare gli occhi su una creatura che temeva fosse scomparsa da tempo. Forse è per questo che la mia recente riscoperta della specie di api autoctone Pharohylaeus lactiferus è così eccitante, specialmente dopo che ha passato  un secolo a sfuggire ai ricercatori».

La caccia al piccolo fantasma della foresta è iniziata dopo che, sulla base della mancanza di avvistamenti recenti, gli esperti di api Olivia Davies e Tobias Smith avevano ipotizzato la possibilità dell’estinzione della specie. Dorey spiega che «In questo caso il genere è Pharohylaeus, dove “pharo” significa “ammantato”, poiché i primi tre segmenti addominali di queste api si sovrappongono agli altri per assomigliare a un mantello. Ho trovato l’ape ammantata P. lactiferus durante un importante lavoro di campionamento sulla costa orientale di oltre 225 siti unici. La scoperta e quello che ho imparato da essa mi hanno aiutato a trovare altri esemplari in altri due siti. Mi chiedevo anche perché il P. lactiferus fosse scomparso da così tanto tempo. È naturalmente raro, difficile da trovare o forse minacciato?  Molte api australiane sono molto difficili da identificare a livello di specie. In effetti, per alcune potrebbe essere quasi impossibile. Tuttavia, P. lactiferus è un’ape mascherata di bianco e nero relativamente distinta. Le api mascherate sono quelle della sottofamiglia Hylaeinae, chiamata così perché spesso hanno motivi facciali sorprendenti e luminosi su una faccia altrimenti scura. Con questo aspetto distintivo, i problemi di identificazione non hanno contribuito al mistero di P. lactiferus».

20 dei siti di campionamento, nel New South Wales e nel Queensland, erano  mirati alla ricerca dell’ape ammantata. Insieme a registrazioni extra di api e vegetazione provenienti dall’Atlas of Living Australia , che elenca 500 specie di api nel New South Wales e 657 nel Queensland, i ricercatori della Flinders hanno cercato di valutare gli ultimi livelli di reale biodiversità degli imenotteri, tenendo conto che «E’ probabile che la perdita di habitat e la frammentazione delle foreste pluviali australiane, insieme a gli incendi e al cambiamento climatico, esercitino pressioni su questa e altre specie di invertebrati, spingendole verso l’estinzione».

Dorey spiega ancora: «Tre popolazioni di P. lactiferous sono state trovate campionando le api che visitano le loro specie vegetali preferite lungo gran parte della costa orientale australiana, suggerendo l’isolamento della popolazione». E l’habitat altamente frammentato e la potenziale specializzazione dell’ape fantasma solo su alcune piante ospiti potrebbero spiegare la rarità di P. lactiferus. Dalla colonizzazione europea a oggi, l’Australia ha già disboscato oltre il 40% delle sue foreste e boschi, lasciando quel che resta gran parte del resto frammentato e degradato.

Dorey aggiunge: «Le mie analisi geografiche utilizzate per esplorare la distruzione dell’habitat nelle bioregioni Wet Tropics e Central Mackay Coast indicano la suscettibilità delle foreste pluviali del Queensland e delle popolazioni di P. lactiferus agli incendi, in particolare nel contesto di un territorio frammentato».

Lo studio avverte anche che «La specie è ancora più vulnerabile in quanto sembra favorire specifici esemplari floreali e sono stati trovati solo vicino alla foresta pluviale tropicale o subtropicale, un singolo tipo di vegetazione. Le collezioni indicano una possibile specializzazione floreale e dell’habitat con esemplari che visitano solo gli alberi della ruota di fuoco, Stenocarpus sinuatus (Proteaceae) e gli alberi fiamma di Illawarra, Brachychiton acerifolius (Malvaceae), escludendo altre risorse floreali disponibili. Nonostante la riscoperta, le popolazioni note di P. lactiferus rimangono rare e vulnerabili i alla distruzione dell’habitat (ad esempio a causa di un mutato uso del suolo o di eventi come gli incendi). La ricerca futura dovrebbe mirare ad aumentare la nostra comprensione della biologia, ecologia e genetica delle popolazioni di P. lactiferus».

Su The Conversation  Dorey fa notare: «Sappiamo nelle bioregioni in cui è stato scoperto P. lactiferus che le foreste pluviali hanno subito sia la distruzione che la frammentazione dell’habitat sin dalla colonizzazione europea. Questa minaccia non è diminuita e il Queensland è ancora un hot spot per la bonifica. Sappiamo anche che queste foreste pluviali sono bruciate in tutto il Queensland ogni anno tra il 1988 e il 2016. I mega incendi dell’estate 2019-20 hanno bruciato quasi il doppio della superficie di qualsiasi anno precedente. Per alcune specie di api questo potrebbe non essere un problema. Ma per una specie che potenzialmente richiede cibi, habitat e persino altre specie specifiche, potrebbe significare l’estinzione locale. Solo così, tante popolazioni di una singola specie possono scomparire, prima che non ne rimanga nessuna. P. lactiferus persiste, il che è meraviglioso. Sfortunatamente, non possiamo ancora dire se sia minacciata o meno. Per determinarlo con sicurezza sarebbe necessario un regime di indagine solido, ampio e mirato. Potremmo non essere in grado di intraprendere un tale regime per tutte le 1.654 specie di api citate in Australia. Ma forse potremmo fare questo sforzo per l’unica ape ammantata del Paese».

Dorey conclude: «Se vogliamo comprendere e proteggere queste meravigliose specie australiane, dobbiamo davvero aumentare il biomonitoraggio e gli sforzi di conservazione, insieme ai finanziamenti per la cura dei musei e la digitalizzazione delle loro collezioni e altre iniziative. Mentre l’Australia ospita 1.654 specie di api autoctone, queste sono spesso messe in ombra agli occhi dell’opinione pubblica dall’ape europea diffusa e invasiva».