Rossella Muroni presenta un progetto di legge per istituire il Parco Nazionale del Fiume Magra

D’accordo con la richiesta di Legambiente anche Movimento 5 Stelle e Verdi

[9 Luglio 2019]

Dopo il Forum dedicato al Parco del Fiume Magra, organizzato a fine giugno da Legambiente a Sarzana per fare il punto sul futuro dell’area insieme ad amministratori regionali e locali e alle associazioni del bacino idrografico, la deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni ha  raccolto la richiesta avanzata dal Cigno Verde  di superare l’attuale divisione tra Toscana e Liguria e di fare del Fiume Magra un Parco Nazionale e ha presentato una proposta di legge in tal senso. «Il Magra, infatti, è a tutti gli effetti un bacino idrografico unitario anche dal punto di vista della qualità ecologica e della biodiversità – dice la Muroni – Il Parco comprenderà l’attuale territorio del Parco Regionale di Montemarcello-Magra-Vara in provincia di La Spezia, le Aree naturali protette di interesse locale sul fiume Magra in provincia di Massa-Carrara e i siti della rete Natura 2000 compresi sul bacino, verrà delimitato con decreto del Ministero dell’Ambiente e sarà finanziato per l’esercizio 2020 con 300 mila euro».

Secondo la deputata di sinistra, «Istituire un parco nazionale aiuterà a realizzare sul Magra politiche unitarie e coerenti di tutela della biodiversità, gestione ambientale e difesa del suolo. Rientrano in tali politiche anche quelle antincendio: con l’arrivo dell’estate torna la recrudescenza degli incendi boschivi che nel 2017 hanno mandato in fumo ben 35.000 ettari all’interno di ZPS, SIC, Aree protette nazionali e regionali. Ma per mettere le Aree Protette in condizione di tutelare al meglio il nostro capitale naturale serve dotarle di una governance forte e concreta. Per questo spero che il ministro dell’Ambiente sostenga la proposta di istituzione del Parco Nazionale del Fiume Magra e che da ora in poi il Mattm presti alle nostre Aree protette l’attenzione che meritano. Temo tuttavia che dovremo aspettare la prossima maggioranza perché le politiche per i parchi non sembrano essere una priorità del governo giallobruno: tuttora perdurano la paralisi nelle nomine dei presidenti e il commissariamento di numerosi parchi nazionali».

Ma almeno la parte “gialla” del governo Salvini-Di Maio sembra essere favorevole alla proposta e il portavoce M5S alla Camera Roberto Traversi, membro della commissione ambiente, ha annunciato che«Il MoVimento 5 Stelle raccoglie la proposta di Legambiente e la porterà in Parlamento, all’attenzione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa». La capogruppo in Consiglio regionale del M5S, Alice Salvatore, aggiunge: «E’ un’ottima idea per tutelare la biodiversità del territorio e uscire dal pantano di incompetenza e immobilismo, quando non uno spudorato favorire le lobby dei cacciatori o dei costruttori, che governa tutte le politiche della Giunta Toti». La Salvatore ha poi sottolineato «le potenzialità del Parco nell’ottica del rilancio dell’economia del territorio, dello sviluppo sostenibile e occupazionale».

All’iniziativa di Legambiente arriva anche il sostegno dei Verdi: «La nostra Liguria ha bisogno di più parchi e di meno cemento, Il coordinamento provinciale di Europa Verde/I Verdi plaude all’iniziativa tenutasi per chiedere la valorizzazione del territorio con il rafforzamento e la qualifica a Parco nazionale dell’attuale Parco di Monte Marcello Magra e Vara. E’ innegabile l’importanza strategica e politica di una visione d’insieme volta alla salvaguardia e valorizzazione del territorio che si contrappone in maniera netta con chi addirittura vorrebbe cancellare i parchi perché a loro dire superflui e magari pensare poi a nuovi piani per ampliamenti volumetrie cementificazioni e chissà altro ancora. Finalmente il territorio si vuole unire per rilanciarsi parlando di natura , salubrità e di ecosistema, visione questa per noi imprescindibile per pensare di avviare il prossimo futuro. Di questo chiaramente politicamente ce ne facciamo garanti ovvero i Verdi non avranno mai alcun dialogo politico d’interazione con chi non promuove la tutela attiva del territorio e la sua difesa promuovendo rilanciando e sostenendo invece iniziative come questa di Legambiente che pubblicamente ringraziamo».

Andrea Germi, portavoce dei Verdi della Provincia di La Spezia, conclude: «Siamo per riprogettare e tutelare il territorio non sulla carta o a futili discorsi , ma partendo ad esempio da un elemento unificante d’integrazione delle politiche…il fiume Magra : tutto per la tutela della biodiversità, per la gestione ambientale e difesa del suolo , di fatto è solo vedere quello che realmente creato secondo natura ovvero un importante corridoio ecologico che svolge un rilevante ruolo di collegamento tra aree ed ecosistemi pensando poi di creare e potenziare dando forza a strategie chiare di interazione tra Parco Nazionale delle Cinque Terre (Patrimonio dell’Umanità Unesco) ; Parco Nazionale dell’Appennino Tosco/ Emiliano (Riserva della Biosfera Unesco ). “Parco Regionale delle Alpi Apuane (Global Geopark Unesco). Insomma, pensare a porre le basi del futuro partendo dalle certezze che abbiamo , che potranno portare sviluppo compatibile e sostenibile , occupazione o incentivo all’apertura di aziende di green economy o non inquinanti e sicuramente anche culturalmente porre un pilastro portante per un prossimo futuro dove questo tipo di azioni contribuiranno anche alla lotta al cambiamento climatico vera emergenza dei giorni nostri».