Scoperta una nuova discarica abusiva nel Parco dell’Arcipelago toscano

[19 Gennaio 2015]

Legambiente ha scritto alla sindaca del  Comune di Marciana, Anna Bulgaresi, al presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, e all’Esa – che gestisce la raccolta dei rifiuti all’Isola d’Elba – per segnalare «la presenza di una nuova discarica di inerti edili, rifiuti pericolosi e materiale vario lungo la strada di Lavacchio, a solo poche centinaia di metri dalla grande discarica recentemente bonificata dal Comune di Marciana».

Gli ambientalisti erano già stati allertati da alcuni cittadini ed escursionisti: «Ci risulta che questa nuova discarica nei giorni scorsi sia stata segnalata da nostri soci al Corpo forestale dello Stato, che ha provveduto ad un accurato sopralluogo. Ci siamo recati sul posto ed abbiamo potuto verificare che la nuova discarica abusiva è stata realizzata a valle della strada, all’interno del territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della Zona di speciale di conservazione (Zsc già ZPS, SIC e SIR) Monte Capanne – Promontorio dell’Enfola, rimpinguando una precedente discarica abusiva di inerti di dimensione più ridotta.

La discarica sembra frutto di più conferimenti, probabilmente tutti riconducibili agli stessi vandali: in vista ci sono alcuni sacchi per rifiuti contenenti materiali vari frutto evidentemente di una ristrutturazione edilizia; sono stati scaricati altri inerti edili; dietro un cumulo di massi e terra è occultato quello che sembra lo smantellamento di un intero bagno; è presente una grossa batteria per auto; nella macchia sono presenti altri rifiuti di diverse tipologia».

La presidente del Cigno Verde isolano, Maria Frangioni, confida sul fatto che «le indagini della Forestale portino all’individuazione di chi ha commesso questo nuovo scempio, cosa purtroppo non inusuale nel territorio del Comune di Marciana e nel resto dell’Elba», e invita Comune, Parco Nazionale ed Esa «a procedere  alla rimozione e alla bonifica di cumuli dei rifiuti», suggerendo poi al Comune di Marciana, magari in accordo con il Parco, di organizzare una specifica iniziativa con le imprese edili operanti nel Comune di Marciana per evitare che episodi di vandalismo simili continuino a ripetersi, scaricando sulla comunità i costi dello smaltimento dei rifiuti risultanti dai lavori edili eseguiti da qualche “furbetto”».