Sorpresa: le specie di Panda rosso sono due, non una

Il DNA rivela che panda rosso dell'Himalaya e quello cinese appartengono a due specie distinte e hanno anche caratteristiche morfologiche e abitudini diverse

[27 Febbraio 2020]

Secondo lo studio “Genomic evidence for two phylogenetic species and long-term population bottlenecks in red pandas” pubblicato su Science Advances da un team di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze, il panda rosso, conferma un’ipotesi che circolava finora tra gli zoologi: il panda rosso o minore (Ailurus fulgens), un mammifero in via di estinzione endemico dell’Himalaya, andrebbe in realtà classificato come due sottospecie o addirittura due specie: il panda rosso dell’Himalaya ( A. fulgens ) e il panda rosso cinese ( Ailurus styani). Infatti, l’esame de DNA dei Panda Rossi realizzato dal team cinese conferma che in realtà le popolazioni di Panda rosso sono costituite da due specie distinte, cosa confermata anche da differenze morfologiche e dai confini dell’areale di distribuzione dei due Panda rossi. Il che fa dire ai ricercatori che «Questi dati definiscono così chiaramente due specie filogenetiche nei panda rossi». Ipanda rossi cinesi hanno una pelliccia più rossa e gli anelli della coda a strisce, mentre i panda dell’Himalaya hanno musi più bianchi. Inoltre, il team di ricerca cinese evidenzia anche diverse traiettorie demografiche nelle due specie: «A. styani ha subito due colli di bottiglia della popolazione e una grande espansione della popolazione nel tempo, mentre A. fulgens ha sperimentato tre colli di bottiglia e un’espansione molto piccola, dando come risultato una diversità genetica molto bassa».

Se la notizia della “scoperta” di una nuova specie di mammifero è entusiasmante, purtroppo in questo caso solleva subito qualche problema: i Panda rossi sono già in pericolo a causa della caccia e della perdita di habitat e ora, come fanno notare gli scienziati, gli sforzi per salvarli dall’estinzione diventano ancora più essenziali e difficili.

I panda rossi vivono nelle foreste montane di Cina, India, Nepal, Bhutan e Myanmar, dove il loro numero è ormai ridotto a poche migliaia di individui e diminuisce ogni giorno e il principale autore dello studio, Yibo Hu dell’AS Key Laboratory of Animal Ecology and Conservation Biology dell’istituto di zoologia dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino, ha sottolineato che «Il panda rosso himalayano ha bisogno di una protezione più urgente, a causa della sua bassa diversità genetica e delle dimensioni ridotte della popolazione». Inoltre, Per preservare l’unicità genetica delle due specie, si dovrebbe evitare che si incrocino in cattività e produrre in cattività esemplari con pedigree certi»

Gli scienziati cinesi hanno analizzato il DNA di 65 panda rossi selvatici, scoprendo così le due specie separate che hanno preso ognuno la propria strada evolutiva quando le popolazioni di panda rosso furono divise da un fiume circa 250 mila anni fa.

Dopo aver letto lo studio, Mike Jordan, direttore flora e fauna dello zoo di Chester (che ospita una coppia di panda rossi), ha detto a BBC News che «L’evidenza genetica ci consente di dire che sono da considerare specie completamente diverse, piuttosto che variazioni di una specie. La popolazione è scesa a quelle che potrebbero essere solo poche migliaia. Ora che dobbiamo dividere quelle poche migliaia tra due diverse specie, questo potrebbe aumentare la necessità assoluta della loro conservazione e sospetto che scopriremo che una o entrambe le specie siano ancora più minacciate di quanto pensassimo in precedenza».

Questi piccoli e bellissimi mammiferi, che i cinesi chiamano hǔo hú . volpe di fuoco, somigliano agli orsi ma appartengono a un genere a parte: l’Ailurus e, oltre al bracconaggio sono in pericolo anche per la perdita di habitat e gli accoppiamenti tra consanguinei. Vivono sugli alberi delle foreste temperate montane e mangiano soprattutto, usando i loro artigli affilati e ricurvi per afferrare gli steli. Non sono imparentati da vicino con il panda gigante e nel loro attuale areale sono protetti in tutti i Paesi, questo non impedisce che siano vittime della caccia illegale.

Inizialmente il panda rosso, viste alcune somiglianze fisiche, era stato considerato un parente del procione e quindi si pensava che fosse imparentato con gli orsi, ora sappiamo che appartiene (o meglio appartengono) a una famiglia a sé stante – gli Ailuridae . e che sono tra i mammiferi che si sono evoluti in maniera più distinta dalle altre specie e, purtroppo in via di estinzione a livello globale.

Moumita Chakraborty di EDGE of existence, un programma di conservazione che vede come capofila a Zoological Society of London, spiega su BBC News che il panda rosso «E’ cacciato illegalmente per la sua pelliccia nel sud-ovest della Cina, in particolare per la sua preziosa coda folta da cui vengono prodotti dei cappelli. Questi cappelli “portafortuna” vengono usati dagli sposi cinesi. Il fatto che siano due specie diverse significa che i piani d’azione per la conservazione dovrebbero essere specifici per le esigenze delle due diverse specie. A causa della frammentazione del loro habitat naturale, dei loro piccoli numeri e delle esigenze alimentari di nicchia il loro numero rasenta il limite dell’estinzione».