Successo del trekking slow all’Elba. Adesioni record alla Festa d’Inverno di Legambiente

Sempre più partecipate le passeggiate lente alla scoperta del territorio elbano e della sua storia recente

[3 Febbraio 2020]

Da qualche settimana Legambiente sta organizzando all’Elba delle passeggiate invernali alla scoperta del territorio e della storia recente, Una piccola scommessa riuscita che ogni volta vede aumentare i partecipanti e che rivela anche quanto sia stata rimossa dalla memoria collettiva la storia recente – quella che va dal dopoguerra fino al boom turistico dell’Isola – e anche quanto gli stessi elbani conoscano gli altri paesi al di fuori dei frequentatissimi lungomare o delle piazze principali, ma anche la voglia di contatto con la natura.

Il 2 febbraio sono stati più di 100 i partecipanti all’ormai tradizionale Festa d’inverno di Legambiente a Fonte di Zeno, la magnifica azienda agrituristica annidata nel cuore d verde del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano tra Poggio e Marciana Marina.

In occasione della Giornata mondiale delle Zone umide, il serpentone di escursionisti lenti è partito puntuale dal Moletto del Pesce di Marciana Marina per risalire le – sconosciute ai più – stradine pedonali interne del Paese, con frequenti soste per parlare di alluvioni, asini, uomini, vino, storie vecchie e recenti e scoprire un’Elba dimenticata ma che si può ancora toccare con mano e nei segni del territorio.

Poi la risalita lenta della collina verde dello Zolfale, tra antiche vigne e muretti a secco, per raggiungere la strada del Lavacchio che fa da confine tra i Comuni di Marciana Marina e Marciana e del Parco Nazionale, dove i trekkers si sono inerpicati, tra lecci e castagni e le briglie e dighe del fosso che scende dal monte fino alla marina, per raggiungere lo spettacolare casale di Fonte di Zeno, il suo gigantesco cedro e il suo panorama unico sulla vallata e il mare e su Poggio e Marciana che, visti da lì, sembrano un unico paese.

Un luogo sconosciuto alla quasi totalità dei partecipanti che un certosino e lunghissimo lavoro della famiglia Cocchia ha tolto dall’oblio, facendolo riemergere dai rovi per trasformarlo in un posto che ispira pace e serenità. Un’immersione nella natura e negli antichi paesaggi agricoli dell’Elba, condita da buon cibo e dal vino di Arrighi, per una sosta tra il giardino delle farfalle e il pollaio con galline ed oche, mentre una poiana sorvegliava dall’alto.

Una giornata di scoperta e tranquillità che è continuata con la rapida discesa, tra antiche carbonaie e lecci, fino alla Madonna del Buonconsiglio e poi verso Marciana Marina, con la promessa e la richiesta di ritrovarsi ancora.

La presidente di Legambiente Arcipelago Toscano Maria Frangioni conclude: «Avremmo potuto essere molti di più, ma abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni in anticipo perché già così abbiamo messo a dura prova le inesauribili capacità delle famiglia Cocchia che gestisce magnificamente un posto bellissimo. Andrea, Elisa, Beppe e Gabriella ancora una volta sono stati eccezionali, gentilissimi e generosi (oltre a cucinare benissimo). Non abbiamo parole per ringraziarli. Ci scusiamo con tutti quelli che non hanno potuto partecipare, sarà per la prossima volta».