TartaDay, conoscere da vicino le tartarughe marine. Tute le iniziative (VIDEO)

La giornata nazionale della Caretta caretta nel Mediterraneo, specie protetta a rischio estinzione

[21 Agosto 2015]

Il 22 agosto si celebra il TartaDay, la giornata nazionale dedicata alla tartaruga comune  Caretta caretta, un’’iniziativa promossa da TartaLife, il progetto Life+ di cui è capofila il CNR-ISMAR di Ancona e che vede protagonisti molti centri di recupero italiani che operano dall’Emilia Romagna alla Sicilia passando per la Puglia e la Sardegna. Una festa alla quale parteciperanno numerosi i partner che, oltre al CNR-ISMAR e al Consorzio Unimar, contribuiranno alla realizzazione di TartaLife: Provincia Regionale di Agrigento, Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Fondazione Cetacea Onlus, Associazione Centro Turistico Studentesco e giovanile CTS, Area Marina Protetta Isole Egadi, Legambiente, Area Marina Protetta Isole Pelagie Cooperativa. Tutte realtà impegnate nella salvaguardia della biodiversità marina.

L’auspicio è che, anche quest’anno per l’Italia sia un’estate da record. Per il momento un nido a Linosa che si schiuderà intorno alla metà di settembre, uno a Sciacca e due lungo la costa ionica della Calabria. Mentre due giorni fa è avvenuta una schiusa in località Zingarello, ad Agrigento, sito sul quale mai in passato erano state segnalate deposizioni. Alcuni bagnanti hanno rinvenuto quattro tartarughine, tre delle quali purtroppo morte, probabilmente per cause naturali o per attacchi di predatori, mentre la quarta è stata rinvenuta salva e rilasciata in mare dopo le prime cure.

A TartaLife spiegano che «Il progetto, che ha come obiettivo la riduzione della mortalità della Caretta caretta nei nostri mari dovuta alla pesca professionale, vuole portare a conoscenza del grande pubblico le reali condizioni in cui versa la specie nei nostri mari e cosa si può fare per arginare il rischio di estinzione. Ogni anno sono oltre 130 mila le tartarughe marine Caretta caretta che nel Mediterraneo rimangono vittime di catture accidentali da parte dei pescatori professionisti. Circa 70.000 abboccano agli ami utilizzati per la pesca al pescespada, oltre 40.000 restano intrappolate nelle reti a strascico e circa 23.000 in quelle da posta per un totale di 133.000 catture con oltre 40.000 casi di decesso. Numeri impressionanti e peraltro decisamente sottostimati: se infatti consideriamo in questo calcolo tutti i pescherecci comunitari e le migliaia di piccole imbarcazioni da pesca che operano nei paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, si arriva più verosimilmente a una stima di 200 mila catture e proporzionalmente a circa 70 mila decessi».

Le Caretta caretta sono  minacciate soprattutto dalle catture accidentali con i palangari e le reti a strascico e al CTS sottolineano che «I palangari, diffusi soprattutto in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia, sono costituiti da migliaia di ami collegati a un cavo principale; la tartaruga marina viene catturata accidentalmente nel momento in cui si avventa sull’esca posizionata sull’amo. Le reti a strascico sono invece reti tranate sul fondo che possono incidentalmente catturare le tartarughe che si trovavano lungo il percorso compiuto dalla rete. L’Adriatico è un’importante area di alimentazione per la Caretta caretta, pertanto le catture accidentali con reti a strascico sembrano essere molto abbondanti».

Tartalife vuole promuovere a livello nazionale l’adozione di nuovi attrezzi da pesca più selettivi, già sperimentati dal CNR-ISMAR, di istituire nuovi “presidi di soccorso” per le tartarughe (o potenziare quelli già esistenti) nelle aree geografiche più “a rischio” per la pesca o più importanti per la riproduzione ed in particolare per la nidificazione. «Infatti non esiste solo il problema della pesca professionale – dicono i curatori del progetto – . Recenti studi affermano che, nonostante il Mar Mediterraneo rappresenti con i suoi oltre due milioni e mezzo di chilometri quadrati di superficie marittima solo lo 0,8% della superficie acquatica terrestre, il Mare Nostrum riesce ad ospitare il 7% delle specie marine conosciute al mondo, ed in particolare, ben 5 specie di tartarughe tra cui la Caretta caretta che è la più comune. Un patrimonio naturale ingente che, tuttavia, si scontra quotidianamente con le numerosissime minacce: la cementificazione delle coste, 90 milioni di abitanti risiedono nella fascia costiera, 584 città affacciate sul mare, 750 porti turistici e 286 commerciali per una media di 200 milioni di turisti ogni anno. Un flusso di merci e di pubblico tale da mettere a dura prova la capacità dell’uomo e degli ecosistemi di conservare intatta la naturalità dei siti di riproduzione. Poche le eccezioni in Italia come la costa meridionale della Sicilia e la piccola isola di Linosa, la costa ionica della Calabria e la Puglia. Ma il pericolo maggiore è costituito dal traffico marittimo.

Tanti gli eventi previsti il 22 agosto per il Tarta-Day: non solo la liberazione delle tartarughe ma anche l’apertura dei Centri di Recupero al pubblico con visite, conferenze, incontri informativi.  Eccone alcuni:

Centro Recupero Fauna Selvatica CTS di Cattolica Eraclea (AG)  – 12:00: liberazione di una tartaruga presso la spiaggia di Punta Grande Realmonte (AG). La liberazione sarà preceduta da un momento di educazione ambientale con la popolazione locale, e sarà seguita da un confronto con la stessa platea di cittadini e la distribuzione di depliant e materiale informativo del progetto tartalife. tel. 346767797

Centro Recupero Tartarughe Marine CTS di Linosa (AG) in collaborazione conl’AMP Isole Pelagie Tel. 0922 972076 – 340/1290736. 10:00 – 12:00 e 15:30 – 18.30: Alla scoperta della straordinaria storia delle tartarughe marine: incontri e visite guidate con gli esperti del Centro di Recupero alle vasche di ricovero e presso il nido nella Spiaggia di Pozzolana di Ponente

17:00  Liberazione di Achille tartaruga marina recuperata il 15 luglio

Area Marina Protetta Isole Egadi, Favignana (TP). ore 15.30 educazione ambientale in spiaggia con i bambini sul tema dei rifiuti in mare e delle tartarughe, con giochi e attività a tema presso la scuola di vela Gulliver – attività di diffusione e sensibilizzazione ai turisti sulla pesca sostenibile, sul progetto Tartalife e le tartarughe marine in collaborazione con gli operatori del pescaturismo.

Fondazione Cetacea  Riccione (RN) tel 0541 691557 cell. 3488594478. ore 10,00 Apertura al pubblico del Centro di Recupero Cura e Riabilitazione. ore 11,00 Visita guidata col tema ” i pericoli  e le soluzioni per le Tartarughe in Adriatico – Tartalife”.  ore 16,00 Laboratorio per i più piccini “Tartarughe Marine – gioco dell’oca”. ore 20,00 Inaugurazione delle vasche di Quarantena realizzate con il contributo del Tartalife con cena finale.

Centro Recupero Tartarughe Marine Legambiente C/o Oasi di Lago salso – Manfredonia (FG) – Contatti: tel. 0884/571508 – 3475085535.  10,30: Manfredonia (FG), presso il Centro Velico Gargano (Molo di Ponente) – liberazione pubblica di un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta e punto informativo con distribuzione di materiale e gadget di progetto.

Parco Nazionale Asinara. Per info:340.8161772. Liberazione di una tartaruga alla presenza di una colonia di bambini c/o Spiaggia dell’Ossario a Cala Reale

 

Altre informazioni sulle iniziative del TataDay su: www.tartalife.eu