Ucciso un cucciolo delle tigri siberiane “di Putin”

I bracconieri che hanno massacrato il felino potrebbero essere stati dei boscaioli o dei cacciatori

[3 Agosto 2015]

Mentre in mezzo mondo ci si continua ad indignare per l’uccisione, da parte di un dentista statunitense, dell’anziano leone Cecil nello Zimbabwe, dall’altra parte del pianeta, dal Territorio di Khabarovsk, nell’Estremo Oriente Russo, arriva la notizia di un altro scellerato atto di bracconaggio: l’uccisione di un cucciolo di tigre dell’Amur o siberiana  (Panthera tigris altaica).

Secondo Ria Novosti, il tigrotto è stato scoperto da un gruppo di turisti in bicicletta a 8 chilometri da Solontsovy, era lungo 1,2 metri e pesava circa 50 Kg (un adulto di tigre dell’Amur è lungo tra i 2 e i tre metri e pesa tra i 160 e 270 Kg).

I bracconieri si sono particolarmente accaniti contro il giovane felino che aveva diverse ferite da arma da fuoco e il muso devastato. I turisti non hanno potuto segnalare immediatamente l’accaduto perché non  avevano i telefoni cellulari ed hanno abbandonato precipitosamente la zona per paura che la madre del cucciolo potesse essere vicina e tentasse di vendicarsi. Quando sono tornati il ​​giorno dopo, il corpo dell’animale non c’era più. Probabilmente, se si tratta di bracconaggio per rivendere la pelle e parti della tigre in Cina, nel mirino dei bracconieri c’era proprio la madre e il cucciolo allora è stato abbattuto come vittima “collaterale!.

Uno dei ciclisti,  Yevgeni, che ha visto il cucciolo morto, ha detto a Ria Novosti: «Abbiamo visto un camion Kamaz  a tre chilometri di distanza e crediamo che la tigre sia stata uccisa  da taglialegna, e noi eravamo le uniche altre  persone che erano nella zona.  Anche se potrebbero avere ucciso anche bracconieri».

Nella zona le tigri siberiane vengono chiamate le tigri di Putin, perché il programma di conservazione per le tigri dell’Amur è iniziato nel 2008 su iniziativa del presidente russo Vladimir Putin.

Nel 1940 erano rimasti tra i  30 o 40 esemplari di questa magnifica sottospecie di tigre,  ma grazie agli sforzi del governo Russo (e poi di quello cinese) e delle associazioni ambientaliste, attualmente le tigri dell’Amur sono 500.

La morte del cucciolo è comunque una pessima notizia perché significa che i bracconieri, sia che siano boscaioli o cacciatori, prendono nuovamente di mira le tigri di Putin.