Una roadmap mondiale per salvare gli insetti dall’estinzione

Gli scienziati: eliminare rapidamente pesticidi e gas serra per impedire l’apocalisse ignorata degli insetti

[8 Gennaio 2020]

E’ ormai noto e scientificamente provato che in tutto il mondo molte specie di insetti sono fortemente diminuite fino a rischiare l’estinzione. Ma secondo lo studio “International scientists formulate a roadmap for insect conservation and recovery”, pubblicato su Nature Ecology & Evolutionda un team internazionale di oltre 70 scienziati, potremmo riuscire a salvare questi insetti e a ripristinare le loro popolazioni.

Il principale autore dello studio, Jeff Harvey del Nederlands Instituut voor Ecologie (NIOO-KNAW) e della Vrije Universiteit Amsterdam, spiega che «L’obiettivo è avviare presto il recupero degli insetti. In tutto il mondo stanno aumentando le prove che le specie di insetti soffrono di molteplici fattori di stress indotti causati dall’uomo: perdita e frammentazione dell’habitat, inquinamento, specie invasive, cambiamenti climatici e sovrasfruttamento. Come scienziati, vogliamo raccogliere tutte le conoscenze disponibili e metterle in atto insieme ai gestori del territorio, ai responsabili politici e a tutti coloro che sono coinvolti».

La roadmap si basa sul raggiungimento di obiettivi su livelli temporali diversi e alla sua realizzazione ha partecipato anche un autore di libri scientifici sull’ecologia delle api e di altri insetti come Dave Goulson, dell’University of Sussex, e il noto scienziato Hans de Kroon, dell’Institute for Water and Wetland Research (IWWR) della Radboud Universiteit, autore di un famoso studio sul declino della biomassa degli insetti. Harvey sottolinea: «In sostanza, stiamo pensando in modo strategico e questo ne è il racconto. Ora e lungo la strada, bisogna fare di tutto per invertire il declino degli insetti».

L’abbondanza, la diversità e la biomassa degli insetti vengono messe spesso sotto pressione e il team di ricercatori sottolinea che questo «Colpisce tutti i gruppi funzionali: dai predatori agli impollinatori. Gli insetti sono di vitale importanza in una vasta gamma di servizi ecosistemici di cui alcuni sono indispensabili per la produzione alimentare e la sicurezza, come per il controllo dei parassiti».

La roadmap degli insetti suddivide i passi da compiere in azioni immediate, a medio e lungo termine. Prima di tutto, ci sono un certo numero di azioni definite “soluzioni senza rimpianti” che possono essere intraprese immediatamente e indipendentemente dalle nuove conoscenze ancora a venire, dato che non andranno a beneficio solo di singole specie di insetti. Poi c’è l’urgente necessità di stabilire le priorità: quali specie, aree e problematiche necessitano maggiormente della nostra attenzione. Infatti, secondo gli scienziati, dovrebbe essere urgentemente stabilito quali specie di insetti erbivori, detritivori, parassitoidi, predatori e impollinatori sono prioritarie per la conservazione,

Gli scienziati dicono che «A medio termine, dovrebbero essere programmati nuovi esperimenti per chiarire quali fattori di stress causano quali effetti. E per acquisire conoscenze in aree poco studiate. Qui, un’azione parallela sarebbe quella di andare a scavare nelle raccolte di insetti esistenti, ad esempio nei musei. Questo può colmare le lacune nei nostri dati sulla biodiversità del passato, come base di riferimento essenziale».

Infine, ci sono le azioni più a lungo termine che comprenderanno la formazione di partnership pubblico-private e iniziative di finanziamento sostenibile per ripristinare e creare luoghi in cui gli insetti possono vivere. Il tutto di pari passo a un programma di monitoraggio globale, nel quale le persone utilizzano esattamente gli stessi metodi e siti, su tempi più lunghi. «In questo modo, possiamo sicuramente confrontare il benessere degli insetti in tutto il mondo ed escludere eventuali incongruenze dirompenti», assicurano gli scienziati.

Le soluzioni proposte sono note ma sempre più urgenti da attuare: per impedire un collasso delle popolazioni di insetti, il mondo deve eliminare rapidamente l’utilizzo dei pesticidi, dare priorità ai metodi di coltivazione basati sulla natura e ridurre urgentemente l’inquinamento idrico, luminoso e da rumore. L’eliminazione dei pesticidi sintetici e dei fertilizzanti utilizzati nell’agricoltura industriale e la rapida riduzione delle emissioni di gas serra sono essenziali per impedire quella che gli ambientalisti hanno definito l’”apocalisse ignorata degli insetti”.

Gli scienziati hanno invitato i governi a seguire l’esempio della Germania, che nel settembre 2019 ha annunciato un piano d’azione da 100 milioni di euro per la protezione degli insetti, aggiungendo che «Il declino degli insetti è una grave minaccia, che la società non può più rimandare di affrontare».

Harvey conclude: «Soprattutto, speriamo che gli utenti finali e i gestori del territorio possano ora utilizzare questa roadmap, ad esempio per l’agricoltura, la gestione dell’habitat e lo sviluppo urbano, come modello per il vero recupero degli insetti».