Si registrano temperature minime di 2,2 gradi superiori alla media

Cambiamenti climatici, Coldiretti: «Caldo anomalo sta mandando in tilt le coltivazioni»

«Siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense, che il terreno non riesce ad assorbire»

[19 Febbraio 2019]

Sull’onda dei cambiamenti climatici, le mutevoli condizioni meteo insieme al susseguirsi di eventi estremi, stanno pesantemente condizionando le sorti dell’agricoltura nazionale. L’ultimo anno è stato il più caldo da oltre due secoli per l’Italia, ma non è solo il trend di costante aumento delle temperature a sconvolgere la vita nei campi: a inizio febbraio la Coldiretti stimava milioni di euro in danni dovuti a piogge intense, mentre a metà gennaio a preoccupare era la prolungata siccità. Oggi invece è il caldo.

Sulla base dei dati rilevati dall’Ucea (Ufficio centrale di ecologia agraria) per la prima decade di febbraio, Coldiretti dichiara infatti che «il caldo anomalo sulla Penisola con temperature minime di 2,2 gradi superiori alla media sta mandando in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con l’inizio del rigonfiamento delle gemme nelle piante da frutto e lo spuntare di fiori spontanei come le viole nei prati».

Mentre in città imperversano picchi di smog, gli effetti del potente anticiclone a matrice sub tropicale presente sulla Penisola mettono in allarme anche le campagne «Il rischio che la “finta primavera” –  spiega la Coldiretti – inganni le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili. Una situazione che aggrava il già pesante bilancio delle perdite che si sono verificate dall’inizio dell’anno a causa di gelate e dei nubifragi con alluvioni, allagamenti e frane. Siamo di fronte – conclude l’associazione degli agricoltori – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense, che il terreno non riesce ad assorbire».