Clima, l’Adriatico sta già cambiando: come adattarsi?

Il progetto europeo AdriaClim nasce per promuovere lo sviluppo di nuovi piani di adattamento regionali e locali

[17 Maggio 2021]

Secondo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), peraltro fermo da anni a livello di bozza, a causa della crisi climatica in corso l’Adriatico cambierà molto rispetto a come lo conosciamo già nel giro dei prossimi trent’anni.

Più nello specifico, si attende che la temperatura del mare salirà di circa 1,5-1,6 °C, il livello del mare di 7 cm – con possibile incremento dell’erosione costiera –, ci sarà un aumento della salinità (non solo del mare ma anche dell’acqua dolce e degli acquiferi), con effetti avversi sull’ecosistema marino ormai inevitabili.

L’importanza di frenare il clima che cambia è dunque cruciale per non peggiorare la situazione, ma com’è evidente anche l’adattamento a quei cambiamenti che ormai non possono essere evitati assume un importanza centrale.

Per questo nasce il progetto europeo AdriaClim – coordinato da Arpa Emilia-Romagna con il coinvolgimento di Arpa Veneto e Arpa Friuli Venezia Giulia oltre a Ispra, università, istituti di ricerca e istituzioni pubbliche dell’Italia e della Croazia –, che punta a studiare gli effetti dei cambiamenti del clima sulle zone costiere dell’Adriatico e individuare le misure a vari livelli (comunale, regionale e nazionale) per ridurne l’impatto sulla società.

Offrendo una panoramica sul progetto, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), sottolinea che temperature più elevate associate a una maggiore frequenza ed entità delle mareggiate impongono sfide significative di gestione delle coste che possono essere affrontate al meglio se si mettono in atto gli sforzi combinati di istituzioni pubbliche, amministrazioni, enti di ricerca e portatori di interesse.

Non a caso lo scopo principale di AdriaClim (Climate change information, monitoring and management tools for adaptation strategies in Adriatic coastal areas) è promuovere lo sviluppo di nuovi piani di adattamento regionali e locali e l’aggiornamento di quelli già esistenti per mitigare gli impatti del cambiamento climatico sulla fascia costiera dell’Adriatico e trasformare potenziali minacce in opportunità economiche.

Il risultato sarà lo sviluppo di un sistema informativo utile a supportare le decisioni degli amministratori locali che saranno sempre più chiamati a fronteggiare gli effetti sul territorio dei cambiamenti climatici.