Conte all’Onu: accordi ambiziosi e lungimiranti per clima, biodiversità e desertificazione (VIDEO)

L’intervento del presidente del consiglio italiano al Climate Ambition Summit

[14 Dicembre 2020]

Il presidente del Consiglio dei ministri dell’Italia, Giuseppe Conte, è intervenuto al Climate Ambition Suimmit co-organizzato dal nostro governo con l’Onu e il Regno unito. Ecco   cosa ha detto:

Cinque anni fa, a Parigi, i nostri Paesi hanno adottato uno storico Accordo, impegnandosi a rafforzare la risposta globale alla minaccia esistenziale del cambiamento climatico.

Nonostante i nostri sforzi da quel giorno, il mondo continua ad affrontare l’aumento delle emissioni globali e della temperatura a un ritmo allarmante.

La pressione ora è ancora più alta, poiché stiamo pianificando collettivamente la nostra ripresa dai danni causati dalla pandemia globale.

Tuttavia, di fronte a questa enorme sfida, abbiamo l’opportunità di ricostruire meglio e più green.

La comunità scientifica ci dice che siamo ancora in tempo per invertire il corso del nostro futuro, a patto di procedere con una determinazione senza precedenti.

Ma dobbiamo agire ora, per salvaguardare il nostro pianeta, ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi, e garantire un futuro sostenibile, che appartiene alle giovani generazioni più che a noi.

In qualità di Presidenza del G20 2021 e partner del Regno Unito per la COP26, l’Italia si impegna a dare un contributo importante a questo impegno comune: il prossimo anno, vogliamo utilizzare la nostra responsabilità speciale per consentire accordi ambiziosi e lungimiranti nel quadro delle tre Convenzioni di Rio sul clima, la biodiversità e la desertificazione.

L’impatto della pandemia sui nostri sistemi sociali ed economici non dovrebbe influire sulla nostra determinazione ad affrontare queste sfide, attraverso nuovi e ambiziosi Nationally Determined Contributions, strategie a lungo termine e un riallineamento dei flussi finanziari globali per affrontare la mitigazione e l’adattamento.

In qualità di membro fondatore e attivo dell’Unione europea, siamo orgogliosi della sua leadership nella lotta al cambiamento climatico. Soprattutto oggi, a seguito della decisione di ieri del Consiglio europeo di un NDC volto a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030.

Sia a livello nazionale che come membro dell’Ue, siamo anche fermamente impegnati nelle strategie a lungo termine che definiscono un percorso per le emissioni net zero entro il 2050. Pertanto, incoraggiamo l’abvvio dello start per una gara per raggiungere il net zero nelle principali economie globali.

La finanza internazionale per il clima giocherà un ruolo chiave nel raggiungimento di questi obiettivi. Restiamo fermi nell’impegno globale di fornire 100 miliardi di dollari entro il 2020 per sostenere le economie in via di sviluppo nel raggiungimento dei nostri obiettivi climatici condivisi.

Il cambiamento climatico colpisce prima i più vulnerabili e più duramente. L’Italia ha sempre prestato particolare attenzione alla loro necessità di rafforzare la loro resilienza agli impatti climatici attuali e futuri. Questo è il motivo per cui sono orgoglioso di annunciare l’impegno dell’Italia a donare 30 milioni di euro all’ United Nations Adaptation Fund.

Il nostro “Pianeta” è una delle componenti chiave della Presidenza italiana del G20, insieme alle “Persone” e alla “Prosperità”: il benessere della nostra “casa comune” è il primo, imprescindibile passo per garantire il benessere dell’umanità.

Oggi, nel quinto anniversario dell’accordo di Parigi, dobbiamo dare prova di leadership, ricordando che le nostre azioni risuoneranno fortemente nel resto del mondo.

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