A Bruges una conferenza coi maggiori esperti di settore, per l’Italia partecipa l’economista Massimiliano Mazzanti

Dare un prezzo al carbonio è la pallottola d’argento per la transizione energetica?

Per rispettare l’Accordo di Parigi all’Italia mancano misure per tagliare 120 Mton nei prossimi 10 anni,12 Mton all’anno

[31 Ottobre 2019]

Nonostante il montare delle proteste per l’inazione contro i cambiamenti climatici, anche nel corso del 2018 le emissioni antropogeniche di CO2 sono cresciute ancora a livello globale (+1,9%), arrivando a quota 37,9 Gt. E mentre gli anni passano diventa sempre più difficile fermare il riscaldamento globale entro i +2°C centigradi, la soglia individuata dall’Ipcc e fissata nell’Accordo di Parigi per evitare cambiamenti climatici devastanti e irreversibili su scala umana.

Che fare, dunque? Dare un prezzo alle emissioni di carbonio rappresenta uno dei passi più importanti da compiere sia a livello nazionale che internazionale, ma è sufficiente? Alcuni dei maggiori esperti di settore si riuniranno al College of Europe di Bruges il prossimo 18 novembre, per argomentare una risposta durante la conferenza Pricing carbon: the silver bullet for the energy transition? (è possibile registrarsi all’evento entro il 14/11, ndr).

Per l’Italia parteciperà Massimiliano Mazzanti, economista ambientale dell’Università di Ferrara e storica firma del nostro think tank redazionale, Ecoquadro, in un contesto dove il carbon pricing è ormai divenuto un tema scottante per il nostro Paese.

Che sia o meno una “pallottola d’argento” contro i cambiamenti climatici, una forma di carbon tax è stata ormai introdotta in 56 Paesi del mondo e in 10 di quelli europei, ma non in Italia. Eppure le nostre emissioni di gas serra praticamente non calano dal 2014. Per allinearci con la traiettoria dell’Accordo di Parigi per il clima dovremmo almeno dimezzare, entro il 2030, le emissioni del 1990 che erano pari a circa 520 Mton, quindi ridurle a 260 Mton. Invece secondo le stime dell’Ispra, con le misure attualmente vigenti, arriveremmo a 380 Mton al 2030. Ci mancano misure per tagliare 120 Mton nei prossimi 10 anni,12 Mton all’anno. Per dirla con le parole di Edo Ronchi, ex ministro dell’Ambiente, «se c’è qualcuno in grado di dimostrare che sia possibile produrre uno sforzo del genere senza mettere in campo un impegno straordinario, ma solo con piccole misure di ordinaria amministrazione, si faccia avanti».