Forestazione urbana: 30 milioni di euro nel 2020 – 2021 per le Città metropolitane

Italia Nostra: a Roma interventi urgenti per i Pini e gli alberi monumentali

[13 Ottobre 2020]

La Conferenza unificata ha approvato il decreto attuativo della legge Clima che regola le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse per i finanziamenti del programma sperimentale per la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane.

Il ministero dell’ambiente spiega che «Nel dettaglio lo schema di decreto si inserisce in quanto previsto dall’articolo 4, comma 2 del dl Clima che dava facoltà al ministro dell’Ambiente di stabilire le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse tra le Città metropolitane per il finanziamento del Programma sperimentale di forestazione. L’approvazione del decreto è frutto di un lungo percorso che ha tenuto conto delle linee programmatiche del Green Deal europeo, della Strategia per il Verde Urbano, dei Criteri ambientali minimi (CAM) e del parere della Conferenza unificata Stato-Regioni. I finanziamenti previsti per il biennio 2020-2021 sono di 15 milioni di euro per ciascun anno, stanziati sul capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’Ambiente, e saranno destinati alle aree metropolitane, tenendo conto dei livelli di qualità dell’aria delle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria. È previsto un limite massimo del finanziamento per ciascun progetto presentato dalle Città metropolitane, pari a 500 mila euro e tra i requisiti di ammissibilità dei progetti presentati è previsto impegno ad assicurare un piano di manutenzione per un periodo di almeno 7 anni e l’eventuale nuova messa a dimora delle alberature che non abbiano attecchito».

Le priorità della progettazione degli interventi sono: assicurare la tutela della biodiversità, l’aumento della superficie delle infrastrutture verdi e il miglioramento della funzionalità ecosistemica e incrementare la salute e il benessere dei cittadini.

Il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha commentato: «Sono molto soddisfatto di aver concluso l’iter di approvazione di questo importante decreto attuativo che è stato pensato per organizzare il processo della riforestazione nelle grandi città, adesso spero in una grande risposta da parte delle città metropolitane affinché possano iniziare velocemente a realizzare i loro progetti di riforestazione. Sappiamo che la lotta ai cambiamenti climatici richiede azioni concrete e finalmente mettiamo in campo questo strumento che stimola progetti concreti che migliorano la qualità dell’aria nelle città metropolitane, assorbendo anidride carbonica e incrementando allo stesso tempo bellezza e qualità di vita».

Entro 120 giorni dalla firma del decreto le città metropolitane possono presentare i loro progetti che saranno verificati e validati dal ministero dell’ambiente entro 90 giorni.

Una volta approvato, il progetto riceverà il 20% a titolo di anticipo, a seguito della comunicazione di avvio dei lavori, poi il 50% alla presentazione dello stato di avanzamento per almeno la metà delle opere finanziate ed eseguite, a fronte della presentazione di specifici documenti attestanti la contabilità, la fatturazione, la relazione di sintesi e la documentazione fotografica. Infine, il restante 30% alla presentazione del certificato di regolare esecuzione e atto di collaudo delle opere realizzate, con allegata contabilità, fatturazione, documentazione fotografica, copia dei certificati di provenienza delle specie vegetali.

E proprio mentre si disciteva di finanziamenti per la forestazione delle città metropolitane, da Italia nostra Roma arrivava un allarme per i pini e gli alberi monumentali della capotale: «Il paesaggio di Roma Capitale rischia di essere modificato in modo irreparabile nel giro di pochi mesi a seguito di abbattimenti indiscriminati e patologie delle alberature. I Pini, i protagonisti eccellenti del nostro paesaggio, dalle Pinete litoranee, all’ EUR e alle aree centrali, colpiti dalla cocciniglia Toumeyella parvicornis, che ha grande rapidità di diffusione, rischiano di morire rapidamente, privi di cure».

Ialia Nostra sollecita i ministeri dell’ambiente e delle politiche agricole e forestali e dei beni e attività culturali, la Regione Lazio, Roma Capitale a «Prendere atto della gravissima patologia, Toumeyella parvicornis (denominata anche coccinella tartaruga) che ha colpito già migliaia di esemplari di Pini nella città di Roma, nelle Pinete litoranee, nella zona Eur e nella città storica, sito Unesco, oltre che  in zone come Saxa Rubra ecc, e a mettere in atto quanto necessario per affrontare tale emergenza con le cure necessarie con la massima urgenza per salvare il nostro paesaggio. Occorre fermare subito la diffusione della patologia, che ha colpito i Pini di Roma e che rischia di diffondersi in altre Regioni. Dobbiamo subito intervenire per salvare circa 1 milione di Pini presenti a Roma, fra pubblici e privati, e salvare il paesaggio di Roma Capitale».

Italia Nostra Roma evidenzia che «Il rischio di perdere per sempre significativi paesaggi con piante monumentali, Pini, rarità e configurazioni paesaggistiche uniche al mondo è fortissimo ed è già spesso una tragica realtà. Le alberature, in particolare i Pini, sono i protagonisti eccellenti del nostro paesaggio urbano. Nel caso di Roma, sito Unesco, sono elementi essenziali dello scenario urbano più significativo. La Legge 10/2013, art 7, prevede per i Comuni l’obbligo dell’elenco degli alberi monumentali ed il Comitato per lo sviluppo del verde, che sovrintende alla Legge, ha previsto la necessità per i Comuni di dotarsi di un piano di gestione del verde, nonché dell’elenco degli alberi monumentali; elementi che ad oggi non risultano elaborati o in elaborazione. Gli interventi di abbattimento di alberature già effettuati o in programma su Roma hanno già interessato o potrebbero interessare in futuro esemplari definiti “monumentali” ai sensi dell’art.7 della legge 14 gennaio 2013, n.10, o appartenenti a specie protette e per i quali esistono disposizioni del Mipaaf».

Per questo l’associazione ambientalista chiede: «Ai Ministeri Mipaaf, Ministero dell’Ambiente e Regione Lazio, l’emanazione del Decreto per la “lotta obbligatoria”, a carattere conservativo, per combattere la patologia della Toumeyella parvicornis, che ha colpiti moltissimi Pini, individuando i protocolli di cura, l’endoterapia, con le relative autorizzazioni, sulla base delle esperienze positive di cura, già effettuate, l’abamectina ha dato ottimi risultati, per fermare la diffusione della patologia. Occorre la lotta obbligatoria a carattere conservativo perché sia il pubblico, che il privato provvedano alle cure ed il patrimonio vegetale sia recuperato. E’ necessario prevedere, la eventuale sostituzione obbligatoria, in loco, degli alberi che dovessero morire con analoga specie affinché non si modifichi il paesaggio della città. Al Ministero dei Beni ed attività Culturali, di mettere in atto un monitoraggio di questa grave situazione per avviare interventi urgenti nelle aree di competenza diretta, come le Ville storiche, il Parco archeologico dei Fori, Colle Oppio, Passeggiata Archeologica, Parco dell’Appia, Ostia Antica ecc., ma anche a tutela del contesto di paesaggio di Roma, coordinando e stimolando immediati interventi per salvaguardare tale patrimonio paesaggistico a partire dalle situazioni più critiche. Di avviare comunque studi e sperimentazioni a riguardo con CNR, Università e soggetti specialistici, per verificare ogni possibile ulteriore cura e monitorare i risultati degli alberi curati. A Regione Lazio e Roma Capitale  di mettere in atto azioni urgenti e risolutive, prevedendo stanziamenti adeguati per provvedere alle cure secondo due tipi di interventi: l’endoterapia con il prodotto più adeguato allo stato attuale. (L’ endoterapia con abamectina ha già dato ottimi risultati in molti contesti in cui si sta provvedendo, come ad esempio l’ Accademia Americana a Roma, Cimitero Acattolico, Giardino della Mortella ad Ischia) ed il lavaggio a pressione delle chiome con adeguati preparati per eliminare la melata della cocciniglia e la fumaggine. A Roma Capitale, di fermare subito ogni abbattimento e potatura dei Pini e alberi monumentali e provvedere ad un Piano urgente, con specifici fondi, per la loro cura a partire dalla Mappatura georeferenziata degli alberi, già colpiti dalla patologia, e provvedere subito, come emergenza, agli stanziamenti e agli interventi di endoterapia, prevedendo un monitoraggio delle aree trattate. Fornire la necessaria informazione, in base alla Convenzione di Aarhus, ai cittadini in relazione a tale patrimonio di alberature e Pini, che costituisce un bene comune irrinunciabile».