Gigantesco incendio in Corsica: bruciati più di 1.000 ettari di foresta a Quenza

Le fiamme spinte dai venti a 140 Km/h della tempesta Hervé. Ci vorranno giorni per mettere l’incendio sotto controllo

[5 Febbraio 2020]

Ieri sera, prima del calare della notte, un gigantesco incendio, spinto dai venti a 150 Km orari della tempesta Hervé, aveva già incenerito, 1.000 ettari di foresta tra Quenza (Corse-du-Sud) e Solaro (Haute-Corse) e, facendo il punto della situazione, il prefetto della Corsica, Franck Robine, aveva avvertito: «E’ un incendio che progredisce molto velocemente e che, attizzato dal vento, discende verso la riva del mare, nel settore di Solenzara. Più di 200 vigili del fuoco della Corse-du-Sud e dell’Haute-Corse sono mobilitati su questo incendio già molto importante». E per stamattina sono attesi altri rinforzi dalla Francia continentale.

L’incendio era partito all’alba di ieri da una zona inaccessibile del Col du Larone, nel comune di Quenza, e, dopo un inizio violento che ha incenerito 300 ettari di foresta, è diventato meno virulento, ma ha continuato ad essere molto attivo, propagandosi nella vallata di Solenzara  e alla foresta di Tova, soprattutto con dei salti delle fiamme che i vigili del fuoco non hanno potuto impedire.

Jean-Jacques Peraldi, direttore dipartimentale aggiunto dei servizi antincendio e soccorso dell’Haute-Corse, ha detto: «Quel che ci preoccupa è la rapidità della progressione dell’incendio verso il mare, nell’asse Est in direzione del comune di Solaro, con raffiche superiori ai 100 Km nel settore». Ma più a nord, a Capo Corso, i venti della tempesta Hervé hanno superato i 170 km/h e in tutta l’isola è vietato accendere qualsiasi tipo di fuoco all’aperto.

Purtroppo, a causa del forte vento che ha costretto Météo France ha dichiarare l’allerta arancione su tutta la Corsica, ieri non sono potuti intervenire i Canadair e il prefetto ha detto che se il vento calmasse 4 aerei sono pronti a partire per fornire un sostegno dall’aria ai vigili del fuoco che da ieri cercano di fermare le fiamme che purtroppo non si fermano e che, dicono i pompieri, grazie alle violente folate di vento hanno fatto diversi “salti” di strade, rendendo vane le operazioni di contenimento.

Robine ha sottolineato che «E’ impossibile accedere a questo incendio con mezzi terrestri. Tutto il lavoro dei servizi di soccorso consiste quindi, per il momento, nel proteggere le abitazione e le persone, facendo in modo che il fuoco non arrivi fino alle zone abitate». Nell’area dell’incendio è proibito qualsiasi tipo di spostamento, mentre è vietata la circolazione sulle strade dove operano i vigili del fuoco e i servizi di soccorso.

Pur sperando in un calo del vento, il prefetto ha detto che l’incendio non potrà essere messo sotto controllo che tra qualche giorno.

L’origine del gigantesco incendio resta indeterminata, ma in molti pensano che sia dolosa, e il prefetto ha spiegato che la gendarmerie ha aperto un’inchiesta.