«Le decisioni prese nei prossimi 10 anni avranno conseguenze per l’umanità per i 10.000 anni a venire»

Gli eurodeputati: carbon neutrality entro il 2050. Meno 55% di emissioni entro il 2030

Ridurre le emissioni dei trasporti aerei e marittimi, raddoppiare i contributi al Green Climate Fund e stop ai sussidi ai combustibili fossili

[7 Novembre 2019]

La Commissione europea ha già proposto un obiettivo  per la carbon neutrality entro il 2050. Ma il Consiglio europeo non l’ha ancora approvato perché alcuni Paesi, in particolare i governi sovranisti di destra dell’Europa orientale con in testa la Polonia, si oppongono. Ma la 25esima conferenza delle parti dell’United Nations framework convention on climate change (COP25 Unfccc), che doveva tenersi a Santiago del Cile e che è stata spostata a Madrid (2 – 13 dicembre) si avvicina e la delegazione del Parlamento europeo che parteciperà, guidata dal rosso/verde olandese della GroenLinks  Bas Eickhout, vorrebbe presentarsi con qualcosa in mano che confermi la leadership climatica dell’Ue.

Per questo gli eurodeputati della Commissione ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare hanno approvato, con 62 sì e 11 no, una mozione nella quale dicono che «L’Ue deve impegnarsi per la carbon neutrality entro il 20150 e rafforzare la sua ambizione per il 2030 in materia di riduzione delle emissioni».

La Commissione ambiente dell’Europarlamento invita anche l’Ue a sottoporre alla COP25 Unfccc «La sua strategia a lungo temine per raggiungere la climate neutrality al più tardi nel 2050. Questo permetterebbe all’Ue di mantenere la sua leadership mondiale in materia di lotta contro il cambiamento climatico».

Gli eurodeputati hanno anche sottolineato la necessità che L’Ue, se vuole davvero raggiungere gli obiettivi per il 2050, aumenti il suo impegno per il 2030 e sperano che «L’European Green Deal annunciato dalla presidente eletta della Commissione, Ursula von der Leyen, includa un obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030».

Per la Commissione ambiente dell’Europarlamento gli attuali impegni dell’Ue sulle riduzioni delle emissioni dei trasporti aerei e marittimi sono insufficienti e, quindi, «Tutti i Paesi dovrebbero includere le emissioni prodotte dai trasporti aerei e marittimi internazionali nei loro national contributions plans (NDCs)».

Per quanto riguarda i contributi al Green Climate Fund, «I Paesi dell’Ue dovrebbero al minimo raddoppiarli» e gli eurodeputati sottolineano che «Gli Stati membri sono i principali providers di fondi pubblici per la lotta al cambiamento climatico» e che «Il budget dell’Ue dovrebbe essere pienamente conforme ai suoi impegni internazionali». Inoltre fanno notare che «Tutte insieme, le promesse reali dei Paesi sviluppati sono ancora ben al di sotto dell’obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno a iniziare dal 2020».

Mentre in Italia Salvini, Berlusconi e Meloni se la prendono con la fine degli incentivi per il gasolio per camion più vecchi e inquinanti, gli eurodeputati (anche quelli del Partito popolare europeo al quale aderisce Forza Italia) chiedono «immediatamente a tutti i Paesi dell’Ue di sopprimere progressivamente tutte le sovvenzioni dirette e indirette a favore dei combustibili fossili entro il 2020» e chiedono all’European Investment Bank di «cessare di prestare denaro per progetti legati ai combustibili fossili, salvo per il gas quando viene utilizzato in combinazione con delle energie rinnovabili».

Gli eurodeputati lanciano un monito ai governi europei e alla COP25 Unfccc: «Le decisioni mondiali che saranno prese durante i prossimi 10 anni avranno un impatto sul futuro dell’umanità nei 10.000 anni a venire».

Il presidente della Commissione ambiente dell’Europarlamento, il liberale francese Pascal Canfin (Liste Renaissance – Renew Europe) ha detto che «La commissione ambiente mostra la via da percorrere perché l’Europa sia il primo continente carbon-neutral nel 2050. Mentre gli stati Uniti hanno confermato la loro uscita dall’Accordo di Parigi, noi abbiamo riaffermato che vogliamo che l’Europa agisca molto seriamente per lottare contro il cambiamento climatico».

Il testo approvato verrà sottoposto al voto dell’Europarlamento nella seduta plenaria del 25 – 28 novembre a Strasburgo.