Global day of climate action, Fridays for future: giustizia climatica e zero gas serra entro il 2030

Kyoto Club: ora più che mai è necessario mobilitarsi per il clima

[25 Settembre 2020]

Per Fridays For Future Italia, «I prossimi mesi e anni saranno cruciali per garantire un percorso sicuro al di sotto di 1,5° C di aumento della temperatura media globale, un obiettivo stabilito nell’accordo di Parigi. Se vogliamo ridurre al minimo i rischi di innescare reazioni a catena irreversibili al di fuori del controllo umano, dobbiamo agire ora. E’ quindi fondamentale che la crisi climatica non venga dimenticata all’ombra del coronavirus, ma sia considerata la massima priorità».

Per questo, Fridays For Future ha proclamato per oggi,  25 settembre, il Global Day of Climate Action, la Giornata d’azione globale per la giustizia climatica. e in molte città di tutto il mondo gli attivisti e le attiviste scenderanno nelle piazze con dimostrazioni, azioni non-violente e proteste per chiedere le loro proposte: giustizia climatica, azzeramento delle emissioni climalteranti entro il 2030, sottolineando l’importanza dell’istruzione in questa lotta alla crisi climatica perché è proprio dai luoghi dell’istruzione che secondo i Fridays For Future deve partire una nuova coscienza critica su questo importante tema. La mobilitazione proseguirà fino al 9 ottobre, giorno del Climate Strike nazionale, durante il quale  si svolgeranno scioperi e cortei studenteschi in tutte le maggiori città italiane.

Quindi, anche in Italia i giovani si mobiliteranno per rivendicare il diritto ad un futuro migliore e per Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club «Mai come in questo momento di emergenza sanitaria è necessaria la mobilitazione per il clima. Il ritorno alla mobilitazione è tanto più importante in questa fase delicata in cui si devono ridefinire le politiche alla luce degli obiettivi climatici più ambiziosi al 2030 (-55% di riduzione dei gas climalteranti a fronte del precedente -40%) e a fronte della necessità di usare seriamente le risorse del Recovery Plan, ricordando che almeno il 37% devono andare ad azioni climatiche».

Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club, conclude: «I ragazzi tornano in piazza, seppur rispettando tutte le misure di prevenzione dal covid, e questa è una bella notizia per tutti. C’è bisogno della loro forza per riuscire a vincere la sfida epocale di lotta contro la crisi climatica che continua a essere osteggiata da troppi poteri fossili persino adesso, dopo che il tragico lockdown pandemico avrebbe dovuto insegnarci che non è proprio possibile tornare come se nulla fosse al business as usual».