Green Italia e Greenpeace apprezzano il discorso di Draghi in Senato, ma «Ti teniamo d’occhio»

Animal Equality: in Senato buone intenzioni, ora al lavoro contro la crisi climatica. Realacci: discorso eccellente

[17 Febbraio 2021]

Annalisa Corrado e Carmine Maturo, co-portavoce di Green Italia, assieme a Rossella Muroni e Lorenzo Fioramonti, parlamentari e membri dell’ufficio di presidenza, hanno commentato a caldo il discorso del presidente del Consiglio uincaricato Mario Draghi in Senato: «Cambiamenti climatici e pandemia, il Presidente del Consiglio nel suo discorso al Senato allude al ruolo dell’uomo in questo processo distruttivo, agli effetti della crisi climatica sul Pianeta, sull’ambiente e sulla salute. All’amplificazione che l’inquinamento ha dato al coronavirus e alla tempesta perfetta che la crisi climatica e la pandemia hanno prodotto. Con effetti devastanti su salute, economica e tenuta sociale del Paese. Una situazione da cui non usciremo come prima, ma cambiando. Sarà necessario proteggere il futuro dell’ambiente, che è tutt’uno con il progresso e il benessere sociale, grazie ad un nuovo modello di crescita e alla transizione ecologica. Facendo attenzione ad aiutare i lavoratori e le persone in difficoltà, a sostenere le imprese che hanno una prospettiva e ad accompagnare verso il cambiamento le attività che guardano al passato. Un filo verde che accompagnerà non solo l’Italia, ma anche la nostra presidenza del G20 e la Youth4Climate che l’Italia ospiterà in vista della Conferenza Onu sul Clima di Glasgow».

Esponenti e parlamentari di Green Italia sottolineano che «Tra le priorità enunciate dal premier Draghi anche il rafforzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, un lavoro comune con l’Europa sul fronte dei migranti, servizi di welfare potenziati e infrastrutture sociali per liberare le donne dall’obbligo della cura familiare e liberarne il potenziale professionale per il bene dell società tutta, e, infine ma non certo da ultimo, un investimento sui giovani, sulla scuola, sull’università e la ricerca. Sul futuro. Parole che risuonano con quanto sempre sostenuto da noi ecologisti, alle quali ci auguriamo stavolta seguano azioni coraggiose e coerenti, perché non restino evocazioni vane o, peggio ancora, lettera morta. Come associazione vigileremo perché il tutto si traduca in scelte precise e concrete, da subito».

Per Ermete Realacci, ex presidente della commissione ambiente della Camera e presidente della Fondazione Symbola, «Quello di Draghi è un discorso eccellente e inclusivo. Per la prima volta è incardinata bene la sfida per l’ambiente e per una nuova economia. L’orgoglio per l’Italia e una visione che può mobilitare le migliori energie del Paese».

Per Rossella Muroni, deputata di LeU ed ex presidente di Legambiente, quello di Draghi è stato «Un discorso asciutto con alcune chiarissime scelte di campo, in primo luogo sull’Europa perché, come ha detto il presidente Draghi, “non c’è sovranità nella solitudine”. Ho ascoltato parole sul presente, sul nostro ruolo nel mondo, sulle ambizioni che il nostro Paese deve coltivare: nessuno deve rimanere indietro, nei diritti e nelle opportunità, mentre costruiamo l’Italia sostenibile del domani. Buon lavoro, presidente!»

Secondo Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, «L’attenzione riservata alle emergenze climatica e ambientale in corso, nelle parole pronunciate questa mattina in Senato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, è un segnale importante».

Ma per Greenpeace, «Se vorrà dare un seguito concreto a queste parole,  il governo Draghi dovrà agire subito in campo energetico, con provvedimenti per dotare il Paese delle necessarie infrastrutture per la transizione energetica, a cominciare dagli interventi sulle reti e sugli impianti di accumulo e batterie. Si tratta, infatti, di una condizione indispensabile per raggiungere i nuovi obiettivi europei e, in prospettiva, per puntare a un Paese al 100 per cento rinnovabile. Così facendo si creerebbero, inoltre, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro».

Greenpeace chiede al nuovo Governo «Un miglioramento del PNRR lato politiche climatiche, energetiche e ambientali. E la realizzazione di provvedimenti che puntino a migliorare la situazione del Paese in tema di agricoltura, mobilità sostenibile, economia circolare, tutela della biodiversità. Venerdì prossimo, con il voto sul decreto Milleproroghe, il governo Draghi sarà chiamato al primo banco di prova sulla transizione energetica. Una immediata azione concreta per dimostrare la volontà dell’Esecutivo di andare nella direzione giusta sarebbe una nuova, definitiva moratoria trivelle. Cioè un divieto permanente a ogni nuova attività di prospezione, ricerca e sfruttamento di gas e petrolio sul territorio nazionale, a terra e in mare».

Greenpeace, promette che monitorerà ogni passo fatto dal nuovo governo e Onufrio conclude: «Siamo pronti a confrontarci su tutto, ma denunceremo ogni scelta che contrasti con gli annunci fatti e con l’urgenza che ci impone l’emergenza climatica e ambientale

La biodiversità non ha fatto certo la parte del leone nel discorso di draghi – che j ha comunque detto che « Lo spazio che alcune megalopoli hanno sottratto alla natura potrebbe essere stata una delle cause della trasmissione del virus dagli animali all’uomo» e, dopo aver citato Papa Francesco ha aggiunto che «Proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo: digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane». Ma Animal Equality espresso comunque «Soddisfazione per le parole del neo Primo Ministro Mario Draghi, figura di alto profilo che ha portato dei concetti importanti in Senato, citando il ruolo cruciale dell’ambiente e della natura nelle politiche del suo governo».

Gli animalisti ricordano che «Il ruolo dell’uomo nella crisi climatica e le radici del Covid – originato da animali e da una natura deturpata dalle azioni umane – sono emerse chiaramente dalle parole del premier, che ha messo l’impronta ecologista, europea e rivolta all’ambiente al centro dei suoi orientamenti. Perché tutto questo diventi realtà è importante affrontare un tema cruciale del nostro settore agricolo: l’impatto degli allevamenti intensivi su ambiente, animali e salute umana. Oggi ci auguriamo che le risorse in arrivo dall’Europa, cifre mai viste prima, vengano distribuite tenendo conto di tutto questo, nell’ottica di tutelare l’ambiente, il benessere degli animali e la salute umana così come previsto proprio dalla Commissione europea.  Inoltre la stessa Commissione ha messo in luce l’importanza di una transizione sempre più forte verso le proteine a base vegetale, per diminuire l’impatto della nostra alimentazione su animali e ambiente. Si tratta di un settore del futuro, che può creare benessere, nuovi posti di lavoro e un’economia più in linea con il Pianeta».

Animal Equiti conclude: «Ci auguriamo che il Premier e i Ministri lavorino fin da subito nel solco delle indicazioni europee in questo senso. Noi di Animal Equality, insieme ad altre organizzazioni e alla società civile, ci adopereremo ogni giorno per lottare affinché queste indicazioni programmatiche diventino realtà».