I costi della piantumazione e la protezione degli alberi per combattere i cambiamenti climatici potrebbero aumentare

Il ruolo maggiore nella riduzione delle emissioni di CO2 lo svolgeranno i tropici. Ma anche le foreste Usa ed europee daranno un grosso contributo

[2 Dicembre 2020]

Piantare alberi e prevenire la deforestazione sono tra le strategie chiave di mitigazione del cambiamento climatico e L’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) si aspetta che la silvicoltura svolga un ruolo fondamentale nella riduzione del cambiamento climatico, ma il nuovo studio “The economic costs of planting, preserving and managing the world’s forests to mitigate climate change” pubblicato su Nature Communications da un team di ricercatori di RTI International, della  North Carolina State University, Ohio State University, università del Maine e dell’Environmental Protection Agency Usa (Epa) rileva che «Il costo di preservare e piantare alberi per raggiungere determinati obiettivi di riduzione delle emissioni globali potrebbe accelerare rapidamente».

Lo studio evidenzia che con piani di riduzione delle emissioni più ambiziosi, i costi aumenteranno vertiginosamente: entro il 2055, pagare i proprietari dei terreni per piantare e proteggere alberi a sufficienza per ottenere oltre il 10% delle riduzioni totali delle emissioni  di gas serra necessarie per limitare il cambiamento climatico a 1,5 gradi Celsius, costerebbe fino a 393 miliardi di dollari all’anno.

Uno degli autori dello studio, Justin Baker  di RTI International e del Department of forestry and environmental resources della North Carolina State University, sottolinea che «Il settore forestale globale può fornire una fetta davvero sostanziale della mitigazione necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici globali. Il potenziale fisico c’è, ma quando guardiamo ai costi economici, non sono lineari. Questo significa che più riduciamo le emissioni – più carbonio stiamo sequestrando – più pagheremo costi sempre più alti per farlo».

Per analizzare il costo della conservazione delle foreste, di prevenire l’abbattimento e la deforestazione e piantare alberi, i ricercatori hanno utilizzato il Global Timber Model che llo stima i costi della conservazione degli alberi nelle foreste private possedute e gestite da imprese per la produzione di cellulosa e carta, nonché su terreni di proprietà pubblica, come i parchi nazionali statunitensi.

L’ autore principale dello studio, Kemen Austin, senior policy analyst all’RTI, spiega che «Proteggere, gestire e ripristinare le foreste del mondo sarà necessario per evitare impatti pericolosi dei cambiamenti climatici e avere importanti co-benefici come la conservazione della biodiversità, il miglioramento dei servizi ecosistemici e la protezione dei mezzi di sussistenza. Fino ad ora, la ricerca sui costi della mitigazione dei cambiamenti climatici dalle foreste è stata limitata. Una migliore comprensione dei costi di mitigazione delle foreste globali ci aiuterà a dare la priorità alle risorse e ad informare la progettazione di politiche di mitigazione più efficienti».

Il team di ricerca statunitense ha stimato che «Impedire il rilascio di 0,6 gigatonnellate di anidride carbonica entro il 2055 costerebbe 2 miliardi di dollari all’anno». Secondo il  Greenhouse Gas Equivalencies Calculator dell’Epa, «In confronto, 393 miliardi di dollari all’anno sequestrerebbero 6 gigatonnellate, o l’equivalente delle emissioni di quasi 1,3 miliardi di veicoli passeggeri guidati per un anno».

Baker fa notare che  «Da questi risultati, non è chiaro se dal settore forestale globale si avrà una mitigazione costante a basso costo, come hanno indicato altri studi».

Il ruolo maggiore nella riduzione delle emissioni di CO2 lo svolgeranno i tropici che contribuiranno tra il 72 e l’82% della mitigazione globale totale proveniente dalla silvicoltura. Il Brasile – il Paese che ha la maggiore estensione di foresta pluviale amazzonica – la Repubblica democratica del Congo e l’Indonesia che contribuiranno con la quota maggiore.

I ricercatori hanno anche scoperto che la gestione delle foreste nelle regioni temperate, come le foreste negli Stati Uniti meridionali o in Europa, svolgerà un ruolo significativo, soprattutto con scenari di prezzi più elevati e si aspettano che il rimboschimento, che sta introducendo alberi in aree non forestate, e la gestione delle foreste esistenti negli Usa saranno strategie importanti.