I mega-incendi australiani hanno raggiunto livelli senza precedenti a livello globale

Percorsa una superficie mai vista in nessun altro bioma forestale negli ultimi 20 anni. «Sembra che il futuro che temevamo sia arrivato prima del previsto»

[25 Febbraio 2020]

Lo studio “Unprecedented burn area of Australian mega forest fires”, pubblicato su Nature Climate Change da Matthias Boer dell’Hawkesbury Institute for the Environment, della Western Sydney University, e da Víctor Resco de Dios e Ross Bradstock del Joint Research Unit CTFC–AGROTECNIO ha analizzato i dati storici sull’entità dei mega incendi boschivi in ​​Australia e ha scoperto che «L’area bruciata in Australia durante gli incendi boschivi del 2019-2020 supera di gran lunga i record storici in tutto il mondo».

Infatti, nelle precedenti stagioni degli incendi più devastanti in Australia era bruciato circa il 2% delle foreste temperate, ma nell’estate australe 2019/2020 le fiamme hanno divorato il 21% di queste foreste, una cifra molto superiore ai precedenti storici.

Boer, principale autore dello studio e scienziato capo al NSW Bushfire Risk Management Research Hub node della Western Sydney University, spiega: «Abbiamo analizzato i principali biomi forestali in Australia, Asia, Africa, Oceania e Nord e Sud America per determinare l’estensione delle aree annuali bruciate dagli incendi boschivi. Nelle foreste in Australia e in altri continenti ogni anno sono storicamente bruciate fino a circa il 5% della superficie forestale, con percentuali più elevate dell’8-9% registrate solo in piccole regioni forestali dell’Africa e dell’Asia. Eppure, nella stagione 2019/2020 in Australia, questa area bruciata è balzata al 21% dell’area forestale totale in una sola stagione. Questo è una scala di combustione senza precedenti a livello globale, non osservata in nessun altro bioma forestale negli ultimi 20 anni».

Le foreste australiane dominate dagli eucalipto fanno parte del bioma forestale temperato a foglia larga e misto ( Temperate Broadleaf and Mixed  – TBLM), che si estende su milioni di ettari sia in Australia che in altri continenti. Essendo essendo modellate da incendi che vengono innescati da periodi occasionali di siccità e caldo, sono tra le foreste più favorevoli agli incendi. Alla Western Sydney University sottolineano che «Negli anni normali, gli incendi bruciano soprattutto attraverso la lettiera secca sul terreno e sono tenuti sotto controllo da canaloni umidi e dai pendii rivolti a sud che ostacolano la diffusione del fuoco e riducono la probabilità di mega incendi boschivi. Tuttavia, dopo tre anni di estrema siccità e spinti da alte temperature e dai venti, le condizioni dell’innesco erano più secche che mai tra quelle registrate in 30 anni, aumentando gli incendi appiccati dai fulmini dai temporali secchi che si sono diffusi su milioni di ettari dal settembre 2019 in poi».

Boer conclude: «Le previsioni sui cambiamenti climatici ci avevano avvertito sulle temperature più elevate, siccità più lunghe e diffuse e comportamenti estremi degli incendi e sembra che il futuro che temevamo sia arrivato prima del previsto».