Il budget di Biden piace agli ambientalisti Usa. Piacerà anche al Congresso?

Sierra Club, Greenpeace e NRDC: passi avanti verso la giustizia climatica e sociale

[31 Maggio 2021]

Il presidente Usa Joe Biden ha presentato formalmente la sua prima richiesta di bilancio al Congresso. Punto di partenza di quella che, se approvata, per gli Usa sarebbe una vera e propria rivoluzione è lestrema urgenza di affrontare 4 crisi interconnesse: «Una storica pandemia globale; un’economia martoriata dalla recessione; la crisi generazionale del cambiamento climatico;  persistenti disuguaglianze nell’economia e nella nazione».

Il bilancio proposto da Biden comporta nuovi importanti investimenti per la lotta ai  cambiamenti climatici – con un aumento di oltre 14 miliardi di dollari rispetto al 2021 – in quasi tutte le Agenzie federali per investire in resilienza ed energia pulita, migliorare la competitività degli Stati Uniti e mettere l’America sulla strada giusta per raggiungere le emissioni net zero non più tardi rispetto al 2050. Il piano di Biden indirizza questi investimenti perché garantiscano che il 40% dei benefici derivanti dall’affrontare la crisi climatica affrontino gli impatti cumulativi sproporzionatamente elevati sulle comunità svantaggiate e si aggiungano a nuovi finanziamenti fondamentali per i programmi di giustizia ambientale per l’Environmental Protection Agency (EPA).

I commenti delle organizzazioni ambientaliste sono positivi, a cominciare da quello di Sierra Club, la più grande influente e diffusa associazione ambientalista Usa: «La richiesta di Biden include il più grande investimento di sempre nella giustizia ambientale, espande i fondi chiave per l’azione climatica, l’equità, l’assistenza sanitaria e la preparazione alle pandemie»,

La vicedirettrice di Sierra Club Kirin Kennedy: «Nella vita e nel governo, non c’è espressione più pura delle priorità di qualcuno nel suo budget. Secondo tale standard, il primo bilancio del presidente Biden dimostra che è un campione per la giustizia ambientale e climatica, protegge le nostre terre pubbliche, assicura la nostra democrazia e garantisce aria e acqua pulite per le comunità a livello nazionale.  Questo budget finanzia le priorità chiave che andranno a beneficio di tutti negli Stati Uniti e fa importanti progressi nell’invertire le inadeguate misure di austerità. Esortiamo il Congresso a rispettare rapidamente il mandato del presidente Biden per investimenti audaci nel governo e nella giustizia climatica e ambientale, elaborando e trasformando questo budget in legge».

Giudizio positivo (ma con qualche dubbio) anche da parte di John Noël, senior climate campaigner di Greenpeace Usa, che però. Prima di tutto, evidenzia che  «E’ essenziale che il presidente Biden mantenga il suo impegno a porre fine alle sovvenzioni ai combustibili fossili entro il suo primo anno in carica. Piuttosto che riempire le tasche dei dirigenti dei combustibili fossili, quel denaro deve essere investito nelle comunità e nei lavoratori americani». Ma il via libera dato in contemporanea da Biden alle trivellazioni nell’Artico in Alaska non piace per nulla agli ambientalisti.

Noël ha ricordato che «Siamo in un momento di emergenza e abbiamo un disperato bisogno di investire nelle nostre infrastrutture e comunità nella misura richiesta dal momento. Il budget per l’anno fiscale 2022 del presidente Biden è un passo positivo verso la fornitura di sostegno alle famiglie americane, la fornitura di aria e acqua pulite per le nostre comunità e la protezione del pianeta, ma c’è molto di più che deve essere fatto. Il nostro movimento ha fornito al presidente Biden un progetto per creare 15 milioni di posti di lavoro promuovendo al contempo la giustizia razziale ed economica, e non ci fermeremo finché non diventerà realtà. Il bilancio del presidente abroga alcuni sussidi ai combustibili fossili. Anche l’amministrazione Obama, nelle sue varie richieste di budget, aveva eliminato alcuni sussidi ai combustibili fossili. L’amministrazione Biden deve imparare dagli errori del passato e sostenere la questione al Congresso. Possono iniziare interrompendo i negoziati con il Partito Repubblicano, controllato dai combustibili fossili, e avviare il budget reconciliation process per garantire che nel prossimo disegno di legge sulle infrastrutture i sussidi vengano eliminati. I politici hanno parlato di bloccare i sussidi ai combustibili fossili sconsiderati e dispendiosi per oltre un decennio. Devono finire una volta per tutte. Abrogare tutti i sussidi e il trattamento preferenziale alle fossil fuel corporations è una politica di buon senso e la base per qualsiasi legislazione relativa al clima».

E’ invece entusiasta il commento del Natural Resources Defense Council (NRDC): «Il presidente Biden ha consegnato al Congresso un budget audace che riporterà le agenzie federali a soddisfare le loro missioni e creerà milioni di posti di lavoro nell’energia pulita, allontanandosi dagli sporchi combustibili fossili, fornendo acqua potabile sicura e frenando il cambiamento climatico, portando a un futuro sano, equo e prospero per il nostro Paese».

John Bowman, amministratore delegato per gli affari governativi dell’NRDC, non ha dubbi: «Questo budget è una dichiarazione di leadership. Con esso, il presidente Biden guiderà l’innovazione di cui abbiamo bisogno per ripristinare la leadership degli Stati Uniti nella rivoluzione dell’energia pulita che sta alimentando una nuova generazione di crescita globale. Questo progetto creerà milioni di posti di lavoro ben retribuiti ripulendo il nostro sporco settore energetico, costruendo l’economia energetica pulita del futuro, proteggendo le nostre comunità dalle miniere e dai pozzi di combustibili fossili abbandonati e mettendo alla portata di tutti i trasporti sostenibili e l’acqua potabile sicura. Tutte le parti dovrebbero riunirsi attorno a questo storico appello per un’azione per il clima e una ripresa equa».