Il Comune di Pisa tra emergenza climatica e negazionismo

Fridays for future: «Il Comune non può dichiarare che qualcosa è al livello di emergenza e poi invitare alla calma»

[29 Ottobre 2019]

Il Consiglio comunale di Pisa, la scorsa settimana, ha accolto la richiesta avanzata dal movimento Fridays for future e dichiarato emergenza climatica, impegnandosi ad avviare a un percorso che tenda a ridurre a zero le emissioni locali nette di gas serra entro il 2030 sul territorio comunale. Al contempo, però, un approccio negazionista sembra continuare a convivere all’interno dell’Amministrazione comunale. Si riportano affermazioni in cui l’assessore all’Ambiente Filippo Bedini dichiara ad esempio che «il riscaldamento globale è dovuto anche all’uomo, ma non sappiamo in che misura, anche se sicuramente minima»; «non esiste alcun modello che dimostri come l’aumento dell’anidride carbonica porti ad aumenti di temperatura come quelli ipotizzati»; «la storia del nostro pianeta è anche la storia dei cambiamenti climatici che si sono susseguiti nel tempo. Noi crediamo che questi siano in massima parte dovuti a cambiamenti naturali. Il rispetto della natura è soprattutto un tema personale». A distanza di una settimana dal via libera del Consiglio comunale, il Fridays for future pisano torna dunque ad affrontare il tema, con una nota che riportiamo integralmente qui di seguito.

Il Comune di Pisa, nella seduta dello scorso 22 ottobre, ha dichiarato all’unanimità lo stato di emergenza climatica per la città, accogliendo la mozione di iniziativa popolare presentata dagli attivisti di Fridays for future, che impegna all’avvio di un percorso per azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2030.

Qualche giorno dopo, l’assessore con delega all’Ambiente Filippo Bedini ha invitato alla calma, affermando che la correlazione tra emissioni di CO2 e cambiamenti climatici non è dimostrata, e che gli attuali cambiamenti climatici non sono poi così diversi dalle variazioni avvenute durante le passate ere geologiche.

«Un’affermazione molto pericolosa – dichiara Gabriele Moretti, 28 anni, dottorando in biologia e primo firmatario della mozione – perché chi ascolta riceve il messaggio, errato, che la comunità scientifica sia divisa sulla questione. Non c’è nulla di più lontano dalla realtà. La stragrande maggioranza degli articoli scientifici individuano chiaramente nelle emissioni di origine umana di anidride carbonica e altri gas serra i principali responsabili dell’aumento di temperatura a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni, spiegando il meccanismo secondo cui a maggiori emissioni corrisponde un rialzo termico sul nostro pianeta. Ugualmente errato è imputare i cambiamenti attuali del clima al susseguirsi delle ere geologiche, teoria che non è in grado di spiegare, tra le altre cose, come le variazioni delle temperature stiano progredendo così rapidamente.

L’assessore Bedini ha citato alcuni scienziati che hanno opinioni diverse sulla questione – prosegue – ma si tratta del 2% degli articoli pubblicati sul tema, una parte dei quali è stato tra l’altro di recente oggetto di revisioni, che ne hanno messo in luce diversi errori metodologici. Pisa vanta, oltre all’università e al centro di ricerca Cnr più grande d’Italia, due poli di eccellenza, Normale e Sant’Anna. E proprio da uno scienziato del Sant’Anna, Roberto Buizza, viene un appello indirizzato alle più alte cariche dello stato che afferma con chiarezza l’origine antropica del riscaldamento globale, e invita a non diffondere false notizie sul clima».

Il movimento Fridays for future, fin dalle sue origini, ha sempre affermato di essere un portavoce delle tesi degli scienziati del clima, rimasti inascoltati per anni. Il Rapporto 2018 dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), l’ organo creato dall’Onu per studiare il fenomeno dei cambiamenti climatici, afferma con forza la necessità di un azzeramento delle emissioni entro metà secolo, se vogliamo contenere l’aumento termico entro il grado e mezzo, ed evitare conseguenze irreversibili per il nostro pianeta ed i suoi ecosistemi.

«Questa è, a tutti gli effetti, una emergenza – conclude Moretti – e va trattata come tale. Il Comune non può dichiarare che qualcosa è al livello di emergenza e poi invitare alla calma. Approvando la mozione, Pisa si è impegnata a dare un contributo importante al contenimento delle emissioni nel nostro paese azzerando le emissioni entro il 2030 e avviando un percorso trasparente e partecipato che coinvolga non solo Fridays for future, ma tutte le realtà che da anni lavorano per la difesa dell’ambiente. Per fare questo però è necessario un’azione coraggiosa e rapida. Chiediamo quindi al più presto l’istituzione di un tavolo di lavoro partecipato che inizi ad individuare le azioni necessarie per raggiungere l’obiettivo».–

di Fridays For Future Pisa – Italia