Il fattore Antartide: le incertezze de modelli climatici rivelano il rischio imminente del livello del mare

Studio internazionale: «Rischi per le metropoli costiere, da New York a Mumbai, da Amburgo a Shanghai»

[17 Febbraio 2020]

Secondo lo studio “Projecting Antarctica’s contribution to future sea level rise from basal ice shelf melt using linear response functions of 16 ice sheet models (LARMIP-2)”, pubblicato su Earth System Dynamics da un folto team internazionale di ricercatori guidato dal Potsdam-Institut für Klimafolgenforschung (PIK), «L’innalzamento del livello del mare a causa della perdita di ghiaccio in Antartide potrebbe diventare un grave rischio per la protezione costiera anche s breve termine. Già durante questo secolo, a causa dell’Antartide, il livello globale del mare potrebbe salire fino a tre volte di più rispetto al secolo scorso».  Una preoccupante scoperta frutto di un confronto eccezionalmente completo di modelli di computer all’avanguardia realizzati in tutto il mondo.

Il principale autore dello studio, Anders Levermann del PIK e del LDEO della Columbia University spiega che «L’”Antarctica Factor” risulta essere il più grande rischio e anche la più grande incertezza, per i livelli del mare in tutto il mondo. Mentre negli ultimi 100 anni abbiamo assistito a un aumento del livello del mare di circa 19 centimetri, la perdita di ghiaccio antartica potrebbe portare a un massimo di 58 centimetri entro questo secolo. La pianificazione costiera non può semplicemente basarsi sulla migliore ipotesi, richiede un’analisi del rischio. Il nostro studio prevede esattamente questo: il contributo del livello del mare dell’Antartide probabilmente non supererà i 58 centimetri».

All’espansione termica dell’acqua dell’oceano e allo scioglimento dei ghiacciai montani per effetto del riscaldamento globale, che fino ad oggi sono stati i fattori più importanti per l’innalzamento del livello del mare, si aggiungerà il contributo della perdita di ghiaccio nell’Antartide.  «Il rischio complessivo di innalzamento del livello del mare è quindi ancora più grande – dicono al PIK – eppure il “fattore Antartide” sta per diventare il più importante».

Ma le stime dell’innalzamento del livello del mare dovute al “fattore Antartide” variano secondo un ampio spettro di previsioni: supponendo che l’umanità continui a emettere gas serra come prima, un livello che gli scienziati chiamano “molto probabilmente”, l’innalzamento del livello del mare previsto per questo secolo è tra i 6 e i 58 centimetri. Se le emissioni di gas serra dovessero essere ridotte rapidamente, sarebbe compreso tra i 4 e i 37 centimetri. Al PIK fanno notare che «E’ importante sottolineare che la differenza tra uno scenario business-as-usual  e uno scenario di riduzione delle emissioni diventa sostanzialmente maggiore su scale temporali più lunghe, quindi aumenterà in futuro».

I ricercatori hanno spiegato una serie di incertezze nei calcoli che vanno dalla risposta al riscaldamento atmosferico, alle emissioni di carbonio, al trasporto del calore oceanico verso l’Oceano Antartico.

Al nuovo studio hanno collaborato 16 gruppi di modellazione della calotta glaciale composti da 36 ricercatori provenienti da 27 istituti. Uno studio analogo 6 anni prima si era basato solo sul lavoro di 5 modelli di calotte glaciali. Al PIk evidenziano che «Questo sviluppo riflette la crescente importanza della ricerca sulla calotta glaciale antartica».

Una delle autrici dello studio, Sophie Nowicki del Goddard Space Flight Center della NASA e a capo dell’Overarching ice sheet model intercomparison project (ISMIP6) dell’Intergovernmental panel on climate change, spiega che «Più modelli di simulazione al computer utilizziamo, tutti con rappresentazioni dinamiche leggermente diverse della calotta glaciale dell’Antartico, più ampia è la gamma di risultati che produciamo, ma anche più solide sono le intuizioni che otteniamo. “Ci sono ancora grandi incertezze, ma stiamo costantemente migliorando la nostra comprensione sulla più grande calotta glaciale sulla Terra. Il confronto dei risultati del modello è uno strumento efficace per fornire alla società le informazioni necessarie per prendere decisioni razionali»

Levermann conclude: «A lungo termine, la calotta glaciale antartica ha il potenziale di innalzare il livello del mare di decine di metri. Quello che sappiamo per certo è che non fermare la combustione di carbone, petrolio e gas aumenterà i rischi per le metropoli costiere da New York a Mumbai, Amburgo o Shanghai».