Il riscaldamento globale farà aumentare gli incidenti stradali e gli infortuni (VIDEO)

Un aumento di 2° C delle temperature potrebbe provocare circa 2.100 morti in più all’anno per incidenti solo negli Usa

[16 Gennaio 2020]

Lo studio “Anomalously warm temperatures are associated with increased injury deaths”, pubblicato su Nature Medicine da un team di ricercatori dell’Imperial College London, della Columbia University e dell’Harvard University, ha calcolato il numero di ulteriori incidenti mortali che si verificherebbero negli Stati Uniti se le temperature aumentassero di 1,5 e 2 gradi Celsius e i risultati hanno rivelato, in questi due scenari, ci sarebbero ogni anno ulteriori 1.600 e 2.100 incidenti mortali stradali e infortuni di vario tipo.

Secondo lo studio, finanziato dall’Environmental Protection Agency Usa e dal Wellcome Trust, «La maggior parte di queste morti sarebbero tra i giovani, di età compresa tra 15 e 34 anni» e che i 3 Stati che avrebbero il maggior numero di morti sarebbero California, Texas e Florida, tutti nel sud degli Usa.

I ricercatori hanno studiato il numero di decessi per infortuni all’anno in ogni Stato e contea degli Stati Uniti continentali (esclusi le Hawaii e l’Alaska) tra il 1980 e il 2017 e hanno classificato quelli non intenzionali, tra cui quelli dovuti ai trasporti, cadute e annegamento, e intenzionali, che comprendono aggressione e suicidio. Il team ha quindi monitorato le variazioni di temperatura insolite o anomale ogni mese in ogni contea degli Usa continentali durante un periodo di 38 anni. Confrontando le temperature insolite con i dati degli infortuni, i ricercatori hanno stimato l’aumento delle morti per infortuni legato a un aumento delle temperature globali innescato dal cambiamento climatico.

Secondo uno degli autori dello studio, Majid Ezzadi dell’Imperial College London. «Queste previsioni suggeriscono che, con l’aumentare delle temperature aumentano, dovremmo aspettarci di vedere più morti per incidenti durante i trasporti, suicidi, annegamenti e violenza. Questi nuovi risultati dimostrano quanto i cambiamenti climatici possono influenzare i giovani. Dobbiamo rispondere a questa minaccia con una migliore preparazione in termini di servizi di emergenza, supporto sociale e avvertenze sanitarie».

Per realizzare lo studio, il team ha utilizzato i dati del National Center for Health Statistics Usa per calcolare il numero di decessi per infortuni tra il 1980 e il 2017 e questo ha rivelato che 4,1 milioni di ragazzi e uomini e 1,8 milioni di ragazze e donne sono morti a causa di un incidente durante i 38 anni presi in esame. Trasporti, cadute, annegamenti, aggressioni e suicidi rappresentano la maggior parte di questi decessi. Utilizzando un modello statistico, i ricercatori hanno quindi calcolato il numero di decessi aggiuntivi dovuti a infortuni e incidenti causati da temperature insolite nei diversi mesi dell’anno e ne è venuto fuori che i maggiori rischi delle temperature elevate sono quelli di annegamento e incidenti automobilistici, il che secondo i ricercatori è dovuto all’aumento dell’attività natatoria e all’aumento di consumo di alcool alla guida con temperature calde.

I ricercatori hanno quindi utilizzato questo modello per prevedere il numero di decessi aggiuntivi con un aumento delle temperature medie di 1,5 e 2 gradi Celsius, cioè il limite ideale e quello massimo di riscaldamento globale previsto dall’Accordo di Parigi. Dai risultati emerge che «Più di 1.200 dei 1.600 decessi in più associati a un aumento di 1,5 gradi Celsius sarebbero di maschi». Tuttavia, tra gli uomini e le donne più anziani, i mesi invernali più caldi sono stati associati a una riduzione delle morti per caduta. L’innalzamento delle temperature farebbe crescere anche il rischio di morte per suicidio e aggressione, anche se non con agli stessi livelli previsti per gli annegamenti e gli incidenti stradali.

I ricercatori dicono che «Le ragioni di questi aumenti non sono ancora completamente comprese. Una possibile spiegazione potrebbe essere che le persone trascorrono più tempo all’aperto nella stagione calda con maggiori possibilità di scontri. Le persone tendono anche ad essere più agitate quando fa caldo e forse a bere più alcol, il che potrebbe portare ad un aumento del numero di aggressioni. In termini di suicidi, ricerche precedenti hanno suggerito che le alte temperature sono associate a livelli più elevati di sofferenza mentale, specialmente nei giovani».

Il principale autore dello studio, Robbie Park dell’Imperial College London e dell’ Earth Institute della Columbia University, conclude: «Il nostro lavoro evidenzia come i decessi per infortuni, tra i quali quelli per aggressioni, suicidi, trasporti e annegamento, attualmente aumentano con una temperatura calda e potrebbero anche peggiorare con l’aumento delle temperature risultante dai cambiamenti climatici, a meno che questo non venga contrastato dalle strutture del sistema sociale e sanitario che mitigano questi impatti».