In Svizzera funerale per il ghiacciaio Pizol. Legambiente: requiem per i ghiacciai delle Alpi

Le iniziative del 27, 28, 29 settembre per salvare i ghiacciai italiani

[23 Settembre 2019]

La Radiotelevisione svizzera Italiana (Rsi)  lo definisce »Un requiem in memoria dei ghiacci perenni per sensibilizzare sulle conseguenze dei cambiamenti climatici». E’ il funerale Pizol, nel Canton San Gallo, uno dei più piccoli ghiacciai svizzeri che si estendeva sopra Sargan a un’altezza tra i 2.600 e i 2.800 metri di altezza e che ndegli ultimi 10 anni ha perso tra l’80 e il 90% del suo volume, mentre la sua superficie è ormai ridotta a poco più di 5 campi di calcio. Fra qualche anno il Pizol non esisterà più.

La cerimonia è stata organizzata da Sacrificio Quaresimale, Pane per tutti, Iniziativa delle Alpi, Greenpeace, oeku e Associazione svizzera per la protezione del clima e uno dei promotori, Stefan Salzmann, ha detto a Rsi News: «Vogliamo attirare l’attenzione sui cambiamenti climatici e sulle conseguenze che possono avere, anche in Svizzera e abbiamo scelto un simbolo, il ghiacciaio del Pizol, dove le modifiche del clima sono visibili qui come in tanti altri luoghi.

Come spiega il portale cattolico svizzero Catt.ch «Circa 250 persone hanno detto addio a quella che un tempo era un’imponente massa di ghiaccio, ed ora è il primo ghiacciaio svizzero ad essere rimosso dalla rete di misurazione della Confederazione Svizzera. Come preludio di una settimana decisiva per la politica climatica, alcune organizzazioni di cooperazione allo sviluppo e di difesa dell’ambiente hanno richiamato l’attenzione sul drammatico riscaldamento globale che non colpisce solo i ghiacciai. Nel sud del mondo, come ha spiegato un ospite del Laos, si manifesta principalmente con siccità e inondazioni. La celebrazione è stata accompagnata dal suono del corno delle Alpi e da una benedizione del ghiacciaio».

Intervenendo alla cerimonia, il glaciologo Matthias Huss del Politecnico federale di Zurigo, che da più di  10 anni studia il Pizol. ha spiegato che «Il Pizol è infatti stato il primo ghiacciaio ad essere rimosso dalla rete svizzera di monitoraggio. E’ chiaro il legame tra lo scioglimento dei ghiacciai e il cambiamento climatico: l’accumulo di anni estremamente caldi ha causato la disintegrazione del ghiacciaio del Pizol.

Ma a rischiare di scomparire non è solo il ghiacciaio del Pizol: nei prossimi decenni innumerevoli piccoli ghiacciai delle Alpi subiranno un destino simile. Khonemany Inoukham, coordinatore di Sacrificio Quaresimale in Laos. Ha ricordato che «I cambiamenti climatici colpiscono tutti noi. Poco prima di arrivare in Svizzera, il mio Paese è stato colpito da diverse tempeste. I campi di grano sono stati inondati e le famiglie hanno dovuto fuggire dalle loro case, perdendo ogni cosa. Molti paesi poveri sono colpiti dal cambiamento climatico, ma non hanno i mezzi per reagire e adattarsi. Invito la Svizzera e i Paesi industrializzati ad adottare misure urgenti contro il cambiamento climatico, perché le conseguenze colpiscono in primo luogo i paesi più poveri».

Eric Petrini, teologo e incaricato per la pastorale ha guardato quel che succede da una prospettiva cristiana e spirituale: «Il cambiamento climatico è un problema che va finalmente affrontato in modo deciso. L’impegno per la protezione dell’ambiente e la sostenibilità non è un gioco. Conservare la creazione è la missione di Dio verso tutti noi. Perché siamo tutti parte di questa creazione ed è nel preservare la creazione che la nostra umanità si manifesta realmente».

La celebrazione si è conclusa con la deposizione di una corona di fiori e una preghiera  per ricevere sostegno e benedizione nel comune impegno per la protezione del clima e con il sono del corno delle Alpi.

Ai piedi del ghiacciaio del Pizol, quasi completamente sciolto e triste simbolo del cambiamento climatico provocato dall’uomo, le organizzazioni ambientaliste e di cooperazione allo sviluppo hanno chiesto alla Svizzera di attuare finalmente le misure contenute nell’Accordo di Parigi sul clima adottato nel 2015. La cerimonia di commemorazione del Pizol ha segnato anche l’inizio di una settimana dedicata ai ghiacciai e al clima anche in Italia dove Legambiente ha indetto per il  27, 28, 29 settembre dei Requiem per un ghiacciaio: veglie  funebri per i nostri ghiacciai che stanno scomparendo, «una serie di iniziative lungo tutto l’arco alpino porteranno l’attenzione di cittadini, e non solo, sugli effetti dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta, a partire dal nostro paese».

L’iniziativa svizzera e quelle italiani si ispirano  al funerale per il ghiacciaio scomparso in Islanda e Legambiente spiega che «I Requiem per un ghiacciaio, inizieranno il 27 settembre, in occasione dello sciopero globale per il clima deiFridays For Future. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con le associazioni Dislivelli e Cnemambiente. Aderiscono inoltre: Comitato di Cortilys, Dachverband für Natur- und Umweltschutz, La via di Malles, Libera Belluno, Mountain Wilderness, Italia Nostra – sezione di Belluno, Peraltrestrade, Vispo, Wwf Alto Adige».

 

Ecco gli appuntamenti:

27 settembre

Ghiacciaio del Lys (Valle d’Aosta) Ore 10:00 partenza dal parcheggio Staffal – Gressoney La Trinité. Escursione fino alle sorgenti del Lys, parte terminale del ghiacciaio. Presentazione dell’iniziativa, a cura di Vanda Bonardo – responsabile nazionale Alpi Legambiente. Descrizione della situazione dal punto di vista scientifico, con Michel Isabellon (Arpa Aosta) e Michele Freppaz (Università di Torino). Musica per il ghiacciaio con Martin Mayes, musicista suonatore di corno delle Alpi. Racconti sul ghiacciaio di Davide Camisasca, fotografo e guida alpina. Discussione collettiva sulle azioni personali per mitigare i cambiamenti climatici, partecipano Legambiente Dora Baltea, Legambiente Valle d’Aosta, Comitato di Cortilys, progetto VISPO, giovani e amanti della montagna.

Ghiacciaio del Monviso (Piemonte) ore 8:00 – Ritrovo alla frazione Castello di Pontechianale. ore 13:00 – Arrivo presso il Colle delle Cadreghe (3.130 metri slm). Breve introduzione sui motivi dell’iniziativa. Descrizione della situazione dal punto di vista scientifico. Brevi considerazioni da parte dei presenti seguiti da un impegno individuale per una buona azione che contribuisca alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
ore 19:00 – Rientro previsto a Castello di Pontechianale. Partecipano: Legambiente Barge, Legambiente Val Pellice, Legambiente Cuneo, alpinisti, giovani e amanti della montagna. La giornata è rivolta a partecipanti fisicamente preparati e attrezzati per l’alta montagna. In caso di brutto tempo l’iniziativa potrà subire modifiche. Gli aggiornamenti saranno pubblicati su https://friday4monviso.wordpress.com/

Ghiacciaio del Montasio (Friuli – Venezia Giulia). ore 09:30 – Partenza dalla Val Saisera, in direzione del Rifugio Grego e Bivacco Stuparich. ore 12:30 – Commemorazione presso la morena del ghiacciaio. A seguire – I motivi dell’iniziativa – Marco Lepre, responsabile regionale Alpi Legambiente. Seguono comunicazioni su: la situazione dal punto di vista scientifico; il punto di vista degli amanti della montagna; il punto di vista dei giovani. ore 13:30 Rientro verso il Rifugio Grego (sosta ristoro) e Val Saisera. Partecipano: Legambiente Carnia, Legambiente FVG,  esperti,  giovani e amanti della montagna.

 

28 settembre

Ghiacciaio dello Stelvio (provincia di Bolzano)  ore 12:00 – Partenza dal passo dello Stelvio. Partecipano: Legambiente Bolzano, Legambiente Merano, Dachverband für Natur- und Umweltschutz, Umweltschutzgruppe Vinschgau, La via di Malles, Wwf Alto Adige, esperti, giovani e amanti della montagna.

Ghiacciaio della Marmolada (provincia di Trento) ore 9:30 – Partenza dalla diga di passo Fedaia. Partecipano: Franco Tessadri e Marco Tessadri – Mountain Wilderness, Peraltrestrade Dolomiti, Italia Nostra Sez. di Belluno, Free Rivers Italia, Libera Cadore, giovani e amanti della montagna.

 

29 settembre

Ghiacciaio del Brenta (provincia di Trento) ore 8:00 – Partenza da Trento, parcheggio area Zuffo, per il Rifugio Vallesinella. Partecipano: Legambiente Trento, esperti, giovani e amanti della montagna.

Ghiacciaio del Montasio (Friuli – Venezia Giulia) ore 09:30 – Partenza dalla Val Saisera, in direzione del Rifugio Grego e Bivacco Stuparich. ore 12:30 – Commemorazione presso la morena del ghiacciaio. A seguire – I motivi dell’iniziativa –Marco Lepre, responsabile regionale Alpi Legambiente. Seguono comunicazioni su: la situazione dal punto di vista scientifico; il punto di vista degli amanti della montagna; il punto di vista dei giovani. ore 13:30 Rientro verso il Rifugio Grego (sosta ristoro) e Val Saisera

Per informazioni: alpi@legambiente.it