Legge europea sul clima: accordo provvisorio Consiglio-Europarlamento. Soddisfatta la Commissione Ue

I Verdi europei: poco ambizioso serve solo per una foto opportunity al summit di Biden

[21 Aprile 2021]

I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio che sancisce l’obiettivo di un’Ue  climate-neutral entro il 2050 e un obiettivo collettivo di riduzione delle emissioni nette di gas serra (emissioni al netto degli assorbimenti) di almeno il 55% entro il 2030 rispetto al 1990.

João Pedro Matos Fernandes, ministro dell’ambiente e dell’azione climatica del Potr rtogallo, presidente di turno dell’Ue, ha commentato «Siamo molto soddisfatti dell’accordo provvisorio raggiunto oggi. La legge europea sul clima è “la legge delle leggi” che definisce il quadro per la legislazione dell’Ue relativa al clima per i 30 anni a venire. L’Ue è fortemente impegnata a diventare climate neutral entro il 2050 e oggi possiamo essere orgogliosi di aver stabilito un obiettivo ambizioso sul clima che può ottenere il sostegno di tutti. Con questo accordo inviamo un segnale forte al mondo – subito prima del Leader’s Climate Summit  del 22 aprile – e apriamo la strada alla Commissione per proporre il suo pacchetto sul clima “fit-for-55” a giugno».

Il Consiglio europeo evidenzia che «Per quanto riguarda l’obiettivo 2030, i negoziatori hanno convenuto sulla necessità di dare priorità alla riduzione delle emissioni rispetto alle rimozioni. Al fine di garantire che entro il 2030 vengano compiuti sforzi sufficienti per ridurre e prevenire le emissioni, è stato introdotto all’obiettivo netto un limite di 225 Mt di CO2 equivalente al contributo delle rimozioni. Hanno inoltre convenuto che l’Unione si prefigge di raggiungere un volume maggiore di assorbimento netto di carbonio entro il 2030».

Altri elementi dell’accordo provvisorio includono: l’istituzione di un Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici, un organismo indipendente che avrà, tra le altre cose, il compito di fornire consulenza scientifica e rapporti sulle misure dell’Ue, gli obiettivi climatici e i bilanci indicativi dei gas serra e la loro coerenza con la legge europea sul clima e gli impegni internazionali dell’Ue ai sensi dell’Accordo di Parigi.

Secondo l’accordo raggiunto, la Commissione europea proporrà un obiettivo climatico intermedio per il 2040, se del caso, al più tardi entro sei mesi dal primo bilancio globale effettuato ai sensi dell’Accordo di Parigi. Allo stesso tempo pubblicherà un bilancio indicativo previsto per i gas serra dell’Ue per il periodo 2030-2050, insieme alla sua metodologia di base. Il bilancio è definito come «Il volume totale indicativo delle emissioni nette di gas serra (espresso come CO2 equivalente e fornisce informazioni separate su emissioni e assorbimenti) che dovrebbero essere emesse in quel periodo senza mettere a rischio gli impegni dell’Unione ai sensi dell’Accordo di Parigi».

Inoltre, i negoziatori hanno convenuto che la Commissione si impegnerà con i settori dell’economia che scelgono di preparare roadmap volontarie indicative per il raggiungimento dell’obiettivo di climate neutrality dell’Unione entro il 2050. La Commissione monitorerà lo sviluppo di queste roadmap, faciliterà il dialogo a livello Ue e condividerà le migliori pratiche tra gli stakeholders.

E la Commissione europea ha accolto con favore l’accordo provvisorio, ricordanbdo che «Elemento fondamentale dell’European Green Deal, la legge europea sul clima sancisce l’impegno dell’Ue a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e l’obiettivo intermedio di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. L’accordo della legge europea sul clima è una pietra miliare per la Commissione von der Leyen, in quanto tiene fede a uno degli impegni annunciati negli orientamenti politici della Presidente nel luglio 2019».

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha dichiarato: «Sono felice di questo accordo raggiunto su un elemento essenziale dell’European Green Deal. Il nostro impegno politico di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 è ora anche un impegno giuridico. La legge sul clima pone l’Ue su un percorso verde per un’intera generazione, è l’impegno solenne preso con i nostri figli e nipoti».”

Per Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, «Questa è una tappa storica per l’Ue. Abbiamo raggiunto un accordo ambizioso che iscrive l’obiettivo della neutralità climatica in una legislazione vincolante che sarà nostra guida nelle politiche per i prossimi 30 anni. La legge sul clima darà forma alla ripresa verde dell’Ue e assicurerà una transizione verde socialmente equa. L’accordo di oggi rafforza la nostra posizione mondiale di preminenza nella lotta alla crisi climatica. Quando i leader mondiali si riuniranno in occasione della Giornata della Terra, l’Ue porterà questa buona notizia al tavolo dei negoziati, e auspichiamo che ispiri i nostri partner internazionali. Oggi è un giorno felice per i nostri cittadini e per il pianeta».

Un entusiasmo non condiviso dall’European Gree Party: «Sfortunatamente, il Parlamento europeo non ha prevalso nella sua richiesta di un forte obiettivo climatico e di una riduzione del 60% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Il gruppo Verdi/ ALE ha chiesto il 65% in linea con le raccomandazioni degli scienziati. Allo stato attuale, la legge europea sul clima continuerà a consentire il finanziamento dei combustibili fossili».

Secondo l’eurodeputato Michael Bloss, relatore ombra Verdi / ALE sulla legge europea sul clima nella commissione per l’ambiente, «Con questo obiettivo climatico per il 2030, l’UE non sta facendo abbastanza per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima, che minaccia il destino dell’attuale e le generazioni future in un mondo di caos climatico e difficoltà economiche. La Commissione e il Consiglio, insieme ai loro sostenitori nei gruppi conservatori, hanno approvato una legge sul clima debole per una foto opportunity con il presidente Joe Biden e hanno perso l’occasione affinché l’Ue sia un leader mondiale nell’azione climatica.   Per proteggere il clima e mitigare i peggiori effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta, sulle persone e per le generazioni future, abbiamo bisogno di un’European Green Deal ambizioso ed efficace. Ciò che la Commissione ha finora prodotto è debole. Non vale la pena esserlo. Cone se si trattasse di un “Erope´s Man on the Moon project: dobbiamo salvare l’European Green Deal europeo adesso. La Commissione ha un’ultima possibilità quando a giugno pubblicherà il suo pacchetto “Fit for 55” per proporre una forte politica climatica con un alto prezzo della CO2 superiore ai cento euro e a finirla con le auto con motore a combustione entro il 2030, nonché un piano chiaro per passare a fonti energetiche completamente rinnovabili il prima possibile».

Il Vicepresidente Verdi/ALE della commissione ambiente, dell’Europarlamento, Bas Eickhout, ha concluso: «Sebbene accogliamo con favore l’introduzione attesa da tempo di una legge sul clima, gli obiettivi fissati nell’accordo rischiano di rendere l’European Green Deal poco più di uno slogan per la Commissione e Consiglio. Il blocco contro obiettivi ambiziosi da parte della maggior parte dei governi dell’Ue mina la lotta al cambiamento climatico e rende l’Unione europea un partner globale debole. L’aggiunta di un consiglio scientifico indipendente e il bilancio del carbonio sono il filo conduttore di questo accordo, che a servire almeno come base per azioni future. Tuttavia, l’accordo generale semplicemente non è abbastanza ambizioso per consentire all’UE di fare la sua parte per salvare il clima».