Mega-fulmini: la Wmo convalida nuovi record per il fulmine più lungo e per quello più duraturo

Un fulmine lungo più di 700 Km in Brasile e uno che è durato 16,73 secondi in Argentina

[26 Giugno 2020]

Un comitato di esperti della World metorological organization (WMO) ha validato due nuovi record mondiali di lunghezza e durata di un fulmine, rispettivamente in Brasile e in Argentina.

Alla Wmo spiegano che «Questi nuovi record di lunghezza e durata per dei mega-fulmini, stabiliti grazie a nuove tecniche di imagining satellitari delle saette, sono oltre due volte superiori a quelli registrati precedentemente negli Stati Uniti e in Francia».

La notizia dei mega-fulmini record è stata data dallo studio “New WMO Certified Megaflash Lightning Extremes for Flash Distance (709 km) and Duration (16.73 seconds) recorded from Space” pubblicato su Geophysical Research Letters in  preparazione dell’International Lightning Protection Day  del 28 giugno e il Comitato Wmo per gli estremi meteorologici e cimatici, che tiene il registro dei fenomeni estremi a livello globale, «Il 31 ottobre 2018, un fulmine ha coperto una distanza orizzontale di  709 ± 8 km (440,6 ± 5 miglia) nel sud del Brasile, cioè la più grande lunghezza mai registrata nel mondo per un solo fulmine. Questo equivale alla distanza tra Boston e Washington negli Usa o tra Londra e la frontiera svizzera vicino a Basilea; Il 4 marzo 2019, il nord dell’Argentina è stato teatro di un fulmine di una durata di 16,73 secondi, cioè la durata più lunga mai osservata per un solo fulmine».

Il precedente record di lunghezza per un singolo fulmine, stabilito il 20 giugno 2007 nello Stato Usa dell’Oklahoma, era di 321 km . Sia per il vecchio record che per il nuovo record, la lunghezza del fulmine è stata misurata utilizzando la tecnica della distanza ortodromica massima. Il precedente record per la durata di un singolo lampo, 7,74 secondi, era stato registrato il 30 agosto 2012 nella regione francese della Provence-Alpes-Côte d’Azur.

Randall Cerveny, relatore Wmo per gli estremi meteorologici e climatici ha sottolineato che «Questi sono record straordinari per i fulmini presi isolatamente. Gli estremi ambientali sono la misura di ciò che la natura è in grado di fare, così come dei progressi scientifici che consentono di renderne conto. Probabilmente esistono anche valori più estremi e probabilmente saremo in grado di osservarli quando le tecniche di rilevazione dei fulmini saranno ancora più sofisticate. Quindi, le informazioni che otterremo stabiliranno i limiti nella scala dei fulmini – compresi i mega-lampi – che saranno molto utili dal punto di vista dell’ingegneria, della sicurezza e della scienza».

I WMO Archive of Weather and Climate Extremes tengono I registri ufficiali degli estremi associati a varie condizioni meteorologiche osservate in tutto il mondo, emisferi e regioni.  Vi sono attualmente elencati estremi di temperatura, pressione, precipitazioni, grandine, vento e fulmini, nonché due tipi specifici di tempeste, tornado e cicloni tropicali. Tra i record dei fulmini convalidati dalla Wmo ci sono: Impatto diretto: nel 1975, nello Zimbabwe, 21 persone furono uccise da un singolo fulmine mentre si riparavano in una capanna. Impatto indiretto: nel 1994, 469 persone sono morte a Dronka, in Egitto, quando un fulmine ha colpito un deposito di carburante e il combustibile bruciato si è riversato in città.

I fulmini rappresentano un grave rischio e ogni anno vengono segnalate molte vittime. I  nuovi record evidenziano le serie preoccupazioni per la sicurezza pubblica sollevate dalle tempeste di fulmini che possono percorrere distanze estremamente lunghe. E la Wmo ricorda la regola 30-30: «Se il tempo tra fulmini e tuoni è inferiore a 30 secondi, mettiti al riparo! e attendi 30 minuti dopo l’ultimo lampo per riprendere le tue attività all’aperto».

Le precedenti valutazioni che stabilivano i record per la lunghezza  e la durata dei fulmini si basavano sui dati dei Lightning Mapping Array networks.  Alla Wmo ricordano che «Molti specialisti in fulmini hanno riconosciuto che le reti di mappatura dei fulmini esistenti non possono misurare i fulmini oltre determinati limiti. Per identificare mega fulmini che superano questi estremi, sarebbe necessaria la tecnologia di mappatura dei fulmini che copra un campo di osservazione più ampio. I recenti progressi nella mappatura dei fulmini dallo spazio hanno permesso di misurare continuamente la lunghezza e la durata del fulmine su grandi distese geospaziali». Tra questi nuovi strumenti ci sono i Geostationary Lightning Mappers (GLMs) sugli R-series Geostationary Operational Environmental Satellites (GOES-16 e 17) gli stessi che registrato i nuovi record, e gli strumenti equivalenti messi in orbita dall’Europa (il Meteosat Third Generation (MTG) Lightning Imager) e dalla Cina (FY-4 Lightning Mapping Imager)».

Il principale autore dello studio, loo statunitense Michael J. Peterson, dello Space and Remote Sensing Group (ISR-2) del Los Alamos National Laboratory, evidenzia che «Questo notevole miglioramento delle nostre capacità di telerilevamento satellitare ha permesso di rilevare gli estremi in un lampo che una volta passavano inosservati. Questi estremi, noti come “mega-fulmini, sono definiti come scariche di un fulmine su mesoscale orizzontali lunghe fino a centinaia di chilometri».

Gli strumenti a bordo dei satelliti forniranno una copertura quasi globale di tutti i fulmini (sia intra-nuvole che nuvole-terreno)., comprese le aree del continente americano esposte a giganteschi sistemi convettivi le cui dinamiche sono favorevoli alla comparsa di mega.fulmini straordinari, cioè le Grandi Pianure in Nord America e il bacino de La Plata in Sud America.