Un’assicurazione proteggerà gli agricoltori poveri dai cambiamenti climatici

Iniziativa lanciata alla COP 25 di Madrid da Fairtrade International e Munich Climate Insurance Initiative

[11 Dicembre 2019]

Proteggere i contadini dalla crisi climatica, da tempeste, uragani, cicloni e alluvioni che stanno diventando sempre più violenti, con un impatto sproporzionato nei Paesi in via di sviluppo. è una priorità del sistema di certificazione del commercio equo Fairtrade che, insieme alla Munich Climate Insurance Initiative (MCII), ha portato la voce dei piccoli produttori alla 25esima Conferenza delle parti Unfccc in corso a Madrid.

Durante un evento collaterale organizzato il 6 dicembre nel padiglione tedesco, le due organizzazioni hanno annunciato che stanno lavorando insieme per »offrire un’assicurazione sul rischio climatico ai piccoli agricoltori Fairtrade».

Fairtrade ricorda che «Il cambiamento climatico non è “equo”. Le comunità più povere, che hanno poco impatto sull’ambiente, hanno contribuito meno di altre ai cambiamenti climatici ma sono di solito le più colpite. I piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo appartengono a questo gruppo. Uragani, cicloni, siccità, inondazioni e altri eventi meteorologici estremi stanno influenzando i raccolti e, in alcuni casi, cancellando la loro vera fonte di sostentamento.

Le organizzazioni certificate Fairtrade non fanno eccezione. Ad esempio, a settembre 2017, l’uragano Irma ha decimato la raccolta delle organizzazioni di banane certificate Fairtrade nei Caraibi. Più recentemente, a marzo 2019, il ciclone Idai ha provocato inondazioni massicce in Malawi, distruggendo le piccole aziende agricole e le colture, tra cui diverse cooperative di zucchero certificate Fairtrade».

Rossettie Gullo, assistente amministrativo di Kasinthula, una cooperativa di zucchero certificata Fairtrade in Malawi, spiega che «Molte persone sono state private di entrambe le proprie fonti di sostentamento: il raccolto, che era maturo, e il bestiame che è stato spazzato via. Come se non bastasse, molte case sono crollate e molte persone hanno perso la vita. I più colpiti sono stati i contadini e le loro famiglie che vivono e coltivano lungo il fiume Shire e i vicini fiumi di Mantchombe, M’thumba e Mwanza».

In casi come questi, con perdite devastanti causate da eventi meteorologici estremi, l’assicurazione sul rischio climatico può fornire un’adeguata rete di sicurezza: trasferisce, infatti, le perdite economiche causate da eventi meteorologici estremi da individui e organizzazioni ad assicuratori o ad altre organizzazioni di condivisione dei rischi. Ma questo tipo di assicurazione specializzata, che fornisce protezione contro la perdita e il danno di beni e mezzi di sussistenza, è fuori dalla portata della maggior parte dei piccoli agricoltori,

Albeiro Alfonso “Foncho” Cantillo, di Coobafrio, una cooperativa certificata Fairtrade della regione di Magdalena, in Colombia, evidenzia che «Il cambiamento climatico è una realtà per noi. I periodi di pioggia stanno diventando sempre più brevi mentre i periodi di siccità si allungano. Le piogge sono accompagnate da venti sempre più forti. Ho un ettaro di terreno coltivato a banana e il 70% di questa area di coltivazione è stata recentemente colpita da condizioni meteorologiche irregolari. Grazie a Fairtrade, siamo in grado di attuare progetti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici».

Fairtrade International e MCII sigleranno in un protocollo d’intesa il lancio di un progetto pilota in una delle regioni costiere dell’America Latina che è stata frequentemente colpita dagli uragani. Il progetto pilota sarà preceduto da uno studio di fattibilità per valutare le esigenze degli agricoltori del commercio equo e solidale, ipotizzare modelli di rischio e definire un prodotto assicurativo preliminare e un modello commerciale.

Lannette Chiti, senior advisor per i cambiamenti climatici di Fairtrade International, conclude: «L’assicurazione del rischio climatico rafforzerà il sostegno che Fairtrade offre. Rafforzerà molto la capacità di recupero e di adattamento di questi agricoltori».

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