La crociera dei super-ricchi nel disastro climatico dell’Artico

Il viaggio di 1.000 miglia della Crystal Serenity per attraversare il Passaggio a Nord Ovest

[22 Agosto 2016]

Mentre le temperature globali ogni mese battono un nuovo record, mentre gli incendi devastano gli Usa e altri Paesi, mentre il ghiaccio marino retrocede ai suoi minimi storici, una compagnia di crociere di lusso ha trovato un modo per far soldi con il disastro climatico dell’Artico: la Crystal Serenity è partita il 15 agosto da Seward, in Alaska, per un viaggio di 32 giorni che la porterà ad attraversare il mitico Passaggio a Nord-Ovest, la via di mare che collega gli oceani Pacifico e Atlantico e che era impraticabile, fino a quando il riscaldamento globale non ha iniziato a trasformare il suo ecosistema.

La Crystal Serenity è un transatlantico da 68.000 tonnellate in grado di trasportare 1.700 tra passeggeri e l’equipaggio, a bordo ci sono  un casinò, sei ristoranti e un cinema. E’ di gran lunga la più grande nave da crociera di lusso che abbia mai navigato in queste remote acque ghiacciate  e Il costo della crociera nel disastro ambientale è altissimo: va da 22.000 a 120.000 dollari a persona.

Dato lo stato attuale del pianeta non c’è da sorprendersi se questa crociera di superlusso  ha attirato le ire degli ambientalisti, preoccupati, tra le altre cose, dell’impatto sulla vita marina e delle possibili fuoriuscite di idrocarburi dopo un incidente. Rod Downie Polar program manager del Wwf UK, ha detto che che crociere come queste sono un enorme pericolo per  orsi polari e trichechi: «La compagnia di crociere ha compiuto passi positivi, ma i rischi sono quelli di un turismo insostenibile che sta rovinando la cosa che i turisti sarebbero venuti a vedere: la fauna unica che è già stressata da un clima sempre più caldo e dalla perdita di ghiaccio marino, e l’arrivo di mega-navi da crociera in questa parte del mondo potrebbe spingerla ulteriormente verso il baratro. E’ perché l’Artico è in crisi che questa crociera può avvenire».

La Crystal Cruises risponde su The Guardian che ha preso misure per la salvaguardia dell’ambiente: «Degna di nota è la nostra intenzione di utilizzare gasolio per uso marittimo a contenuto di zolfo ultra basso, che supera di gran lunga gli attuali requisiti per quella regione. Questo, insieme a una velocità di crociera relativamente lentoa, saprà raggiungere l’obiettivo di ridurre al minimo (sic!) la nostra impronta di carbonio».

Sul suo sito web la compagnia di navigazione di Los Angeles descrive la crociera come «La spedizione finale per il vero esploratore» e aggiunge  che «Seguiremo  le orme di intrepidi esploratori mentre si naviga attraverso paesaggi senza pari di grandi ghiacciai, fiordi mozzafiato, e avvistamenti di animali selvatici rari, mentre si conosce la cultura artica e la sua gente affascinante».

La crociera per ricconi della Crystal Serenity  è solo la punta dell’iceberg della crescente possibilità di industrializzare l’Artico c grazie allo scioglimento del ghiaccio, una possibilità che ha innescato tensioni geopolitiche e una nuova “guerra fredda” nutrita dalle rivendicazioni marittime dei diversi Paesi artici. Secondo  Michael Byers, professore di politica e diritto all’università della British Columbia, la crociera della Crystal Serenity deve essere utilizzata per stimolare nuovi colloqui tra i governi canadese e statunitense sui contestati diritti della navigazione nell’Artico .

Sul suo sito web, Crystal Cruises descrive così la crociera nel disastro climatico: «Un mondo lontano dal sole del Mediterraneo e dalle spiagge di sabbia bianca dei Caraibi, le crociere intorno alle regioni polari offrono un’avventura completamente diversa. Dal momento che si tratta di crociere di lusso, potrete trascorrere le vostre giornate in mare in una vasca idromassaggio calda sul ponte, con un bicchiere di vino in mano – o capitanare  a terra una spedizione, per saperne di più su questi ecosistemi remoti con l’aiuto di guide esperte».

Ma gli ambientalisti sono preoccupati anche per un’altra cosa: la Crystal Serenity sarà accompagnata dal rompighiaccio RRS Ernest Shackleton che darà in tempo reale informazioni sulle condizioni del ghiaccio marino lungo la rotta. Il problema è che il rompighiaccio è proprio quello che viene normalmente utilizzato dal  British Antarctic Survey (Bas), un’organizzazione scientifica finanziata con fondi pubblici che compie spedizioni scientifiche in Antartide. Ma il portavoce del Bas ha sottolineato  che il British Antarctic Survey non ha nessuna autorità su come il rompighiaccio viene  impiegato noleggiandolo  nei mesi estivi e che il Bas non trae nessun beneficio finanziario dalla crociera di superlusso, ma ha aggiunto che «Il turismo da crociera in entrambe le regioni polari è ben regolamentato».

Gli ambientalisti fanno notare che una nave normalmente dedicata alla scienza non dovrebbe essere utilizzata per consentire al turismo di accedere a una zona come l’Artico, riconosciuta da molti come una delle aree più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Già a giugno Byers aveva detto alla BBC che «C’è una tensione significativa tra la missione scientifica e ambientale dello Shackleton e la sua partecipazione a un in iniziativa turistica che ha un enorme impronta di carbonio pro capite».  Byers, era stato invitato a tenere una serie di conferenze per i passeggeri della Crystal Serenity, ma ha rifiutato, dato che crede che questa crociera finirà solo per incoraggiarne altre: «Questo viaggio è un contributo significativo, almeno su base pro capite, ai cambiamenti climatici da parte di persone che stanno andando a vedere un ecosistema prima che venga distrutto dai cambiamenti climatici. Trovo che sia di un’ironia abbastanza terribile».

In effetti la brochure ella Crystal Cruises dice che, oltre ad aumentare la sicurezza dei passeggeri, la Shackleton «Offrirà una piattaforma dalla quale gli ospiti potranno scendere a terra nella wilderness.  kayak in baie scenografiche, prendere zodiac (gommoni) per crociere guidate e vedere la vasta wilderness artica dall’alto da uno dei due elicotteri».

L’impatto è più che evidente e gli ambientalisti temono che la presenza dell’RRS Ernest Shackleton rafforzare il fascino della crociera e incoraggi questo tipo di turismo esclusivo. Come spiega Marcie Keever, di Friends of the Earth Usa, «Si tratta di una preoccupazione. Sono contenta che ci sia un backup sulla sicurezza, ma ci sentiamo un po’ come se stessero mettendo un po’ di lustrini. Che fatto qualcosa di rispettabile per scortarli dà loro maggiore legittimità, ma lo sentiamo come molto buono».

La crociera dei super-ricchi prevede anche visite alle piccole e remote comunità dell’Artico durante le soste nei porti e secondo Byers «Questo uno degli aspetti più sgradevoli del viaggio. Loro (le popolazioni locali) hanno la tubercolosi endemica, altissimi livelli di diabete, con persone che vivono in condizioni di povertà e disperazione. Le persone che stanno per sbarcare dalle navi da crociera non fanno parte dell’1%, ma dello  0,1% della élite finanziaria del mondo. E’ un altro esempio di quanto sia estremo questo particolare viaggio».

Intanto alla Crystal Cruises è andata così bene con le prenotazioni che sta progettando un’altra crociera attraverso il Passaggio a Nord-Ovest, nel 2017.