Rapporto Eco-Media: «L’ambiente fa notizia ma la stampa italiana è ancora poco green»

La copertura delle notizie ambientali da parte dei principali media italiani

[16 Dicembre 2016]

Al Forum nazionale “Ambiente tra informazione, economia e politica”, tenutosi oggi a Roma, è stato presentato il Rapporto 2016 “L’informazione ambientale in Italia”, promosso da Pentapolis e realizzato  attraverso l’analisi delle notizie ambientali pubblicate tra aprile e settembre 2016  da Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore, con le rispettive “sottotestate” locali e tematiche. Per la televisione è stata presa in considerazione l’edizione Prime Time dei telegiornali di Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La7 per i primi 9 mesi dell’anno.

Il presidente dell’Osservatorio Eco-Media, Massimiliano Pontillo, ha spiegato che «Attraverso il Rapporto annuale vogliamo stimolare la stampa italiana a un diverso approccio nei confronti delle tematiche ambientali, che produca anche un’attenzione maggiore del decisore pubblico. Non solo racconto delle emergenze e dei disastri naturali, ma anche analisi di taglio economico, per promuovere sempre di più la green economy come leva competitiva per il mercato italiano, e racconto di best practices, per incentivare una più solida cultura ambientale nazionale. Le firme che abbiamo voluto omaggiare con il Premio Pentapolis “Giornalisti per la Sostenibilità”’ rappresentano proprio un esempio dell’attenzione che vorremmo, di anno in anno, veder crescere nelle nostre analisi».

Ecco i principali dati rilevati:

Sui quotidiani italiani le notizie analizzate sono state 1.760: in testa La Repubblica con 481 articoli (27,3%) seguita da Il Sole 24 Ore con 383 (21,8%), Corriere della Sera con 382 (21,7%), La Stampa con 292 (16,6%) e Il Messaggero con 222 (12,6%). L’indagine evidenzia un maggior interesse per l’ambiente nelle testate locali (43%), con un forte coinvolgimento delle istituzioni locali (20% rispetto al 9% del 2014) e della società civile. Il dibattito etico e politico è ad oggi la principale tipologia di fatto-notizia (27%), seguita da articoli su eventi, convegni e pubblicazioni specializzate (26%). Le notizie di stampo economico sui temi ambientali sono aumentate considerevolmente (18% rispetto al 9% del 2014), così come quelle su temi tecnologici e di sviluppo (16% rispetto al 14% del 2014). Ancora scarso l’interesse per scoperte e innovazioni nel settore delle energie sostenibili (5% rispetto al 7% del 2014).

Nei tg nazionali, invece, sono state monitorate 35.278 notizie, di cui 2.702 dedicate a temi ambientali (7% contro il 3% nel 2015). L’andamento dell’attenzione ai temi ambientali presenta il primo picco ad aprile, con il Referendum sulle concessioni per le trivellazioni, e il secondo ad agosto, con il terremoto nelle regioni del Centro Italia. Il 48% delle notizie è incentrato sui temi Incidenti/Calamità, mentre le categorie Meteo e Best Practices raggiungono insieme il 17%. Seguono Degrado/Inciviltà, pari al 13% delle notizie, e Natura, che totalizza il 5%. L’informazione, anche nel 2016, si conferma legata alla componente emotiva ed emergenziale in Italia. Anche sotto la spinta del terremoto in Centro Italia, l’informazione su disastri, calamità e incidenti copre quasi il 50% delle notizie e anche nelle categorie Degrado/Inciviltà e Meteo, che coprono insieme un ulteriore 30%, risultano strutturali denuncia e allarmismo.

Il premio “Giornalisti per la Sostenibilità” è andato a per la sezione carta stampata è andato a: Silvia Morosi, Corriere della Sera; Vito De Ceglia, La Repubblica; Elena Comelli, Il Sole 24 Ore. Per la sezione TV sono stati premiati: Isabella Schiavone, TG1; Andrea Martino, TG2; Roberta Floris, TG5.