Biologico, la pandemia Covid-19 ha messo il turbo ai consumi

Zanoni (AssoBio): «Nell’area discount lo sviluppo è stato ben del 12,5% contro il 10,9% dell’intero settore alimentare»

[20 Luglio 2020]

La pandemia da Covid-19 e in particolare il lockdown hanno fatto precipitare i consumi italiani, ma non per quanto riguarda l’agroalimentare biologico: secondo i dati anticipati in vista degli Stati generali del bio che si terranno nel corso della tre giorni Sana Restart (a BolognaFiere dal 9 all’11 ottobre 2020), il comparto ha anzi continuato a crescere.

Basti pensare che nel 2019 i consumi hanno raggiunto 4089 mln di quali 3483 mln come consumo at home, 502 mln away from home e 104 mln nel canale bar. Grande crescita delle esportazioni che hanno toccato 2266 mln con un aumento sull’anno precedente del 10% arrivando a rappresentare il 5,5% del totale export agroalimentare italiano. Durante la pandemia ed in particolare nel mese di Marzo le vendite sono aumentate del 19,6% in confronto allo stesso mese dell’anno precedente con picchi del 26,2% nei piccoli supermercati di quartiere e del 28,8% nei negozi specializzati.

«L’aggiornamento dei dati Nielsen di fine giugno dimostra che continua nei primi sei mesi del 2020 la crescita del settore biologico anche in un anno dove i consumi sono stati completamente stravolti dal Covid 19. In particolare – commenta Roberto Zanoni, presidente di AssoBio – si nota che nell’area discount lo sviluppo è stato ben del 12,5%  contro il 10,9% dell’intero settore alimentare a dimostrazione del grande interesse del consumatore per il biologico ma anche della grande attenzione per il prezzo».